Yayah Kallon Nato a: Kono (Sierra Leone) Il: 30.06.2001 Nazionalità: sierra leonese Altezza: 175 cm Peso: - kg Ruolo: Attaccante Club Scuola: -

L'oggetto misterioso del nostro calciomercato ci ha messo un minuto per presentarsi. Entra dalla panchina, riceve un buon pallone da Doig, mira all'angolino e tira una rasoiata che si infila nella porta dell'Empoli.

È questo il biglietto da visita con cui Yayah Kallon, classe 2001, ci fa vedere di che pasta è fatto. Quello contro la squadra toscana è stato il suo primo gol in serie A, a questo punto potremmo dire stranamente, dopo aver giocato 15 gare la scorsa stagione nel derelitto Genoa.

La carriera di Kallon è appena iniziata e le cose da dire a livello calcistico non sono molte. Ci sarebbe da scrivere un libro sulla sua storia personale anche se poco compete a queste pagine costituite da vili bit. Yayah viene dalla Sierra Leone, uno dei paesi africani più martoriati di tutto il continente. Quando non c'è una guerra civile c'è una carestia, magari finisce una guerra ma restano tensioni sociali altissime, bande di mercenari, governi instabili, risorse naturali sfruttate in maniera indiscriminata e un continuo susseguirsi di queste situazioni che sono l'una la causa dell'altra. Così anche Kallon intraprende la via della fuga verso un futuro che spera essere migliore. Traversa l'Africa, tappa in Libia, traversa il Mediterraneo, sbarca in Italia. Da qui nasce la favola del «uno su mille ce la fa», viene notato dallo scouting del Genoa che per un periodo lo parcheggia al Savona in serie D. Poi la primavera con la squadra di Preziosi ed infine l'esordio in prima squadra.

Kallon in Primavera fa un po' quello che vuole con la palla tra i piedi ma si deve fermare per una frattura ad una gamba. Per lui comunque nel 2020-21 oltre a 10 gol in 27 gare ci sono anche 10 assist. In prima squadra ovviamente la situazione cambia e si fa più complicata, soprattutto se in generale la tua squadra non ti aiuta. Nell'ultima stagione è stato impiegato quasi sempre a partita in corso probabilmente anche per sfruttare al meglio le sue caratteristiche perché in effetti le doti di quello che ti spacca la partita le ha.

Un fisico compatto dalla forza esplosiva, accelerazione devastante, dribbling secco col pallone sempre vicinissimo al piede, quasi incollato, cosa che lo rende molto difficile da fermare per i difensori (a meno che non decidano di abbatterlo) e in queste caratteristiche ci ricorda molto Iturbe. Il tiro, preferibilmente di sinistro, è migliorabile ma a volte basta quanto appena raccontato per seminare il panico nelle difese avversarie, specie con quelle meno attrezzate, e magari per aprire varchi per i compagni.

In una squadra come la nostra attuale che manca totalmente di verve uno così serve alla grande e qualcuno gli spieghi che se lo chiameremo «Egidio» sarà solo per esorcizzare augurandogli di essere più bravo di...Kallon-i.

Valeriano