Nato a: Hafnarfjörður
Il: 29.06.1984
Nazionalità: islandese
Altezza: 186 cm
Peso: 83 kg
Ruolo: Centrocampista
Palmares: 1 promozione in serie A (Hellas Verona 2012-13), 1 promozione in Serie B (Hellas Verona 2010-11)
Club Scuola: Hafnarfjörður
Nazionale: 29 pres. 1 gol
Dopo aver fatto la trafila delle giovanili nella squadra del Fimleikafélag Hafnarfjörðar, Emil Halfredsson viene aggregato alla prima squadra dove resta per due anni, prima di essere acquistato dagli inglesi del Tottenham Hotspur. Viene regolarmente impiegato nel torneo dedicato alle riserve, non riuscendo a debuttare in Premier League, quindi nel 2006 viene girato in prestito al Malmö, in Svezia, dove totalizza 19 presenze e realizza 5 reti.
Tornato al Tottenham Hotspur, nel luglio 2007 viene venduto a titolo definitivo alla squadra norvegese del Lyn Oslo, dove però gioca una sola partita, prima di essere ceduto, sempre a titolo definitivo, alla Reggina. Dopo quasi due anni di attesa, segna il suo primo goal nel massimo campionato italiano il 26 aprile 2009 in Reggina-Juventus 2-2, battendo Buffon con un tiro da fuori area che si infila sotto l'incrocio.
Il 9 agosto 2009 il Barnsley preleva il giocatore dalla Reggina con la formula del prestito con diritto di riscatto. Tornato alla Reggina, il 31 agosto 2010 viene messo fuori squadra dopo la prima parte del ritiro, il 31 agosto la società amaranto lo ha ceduto in prestito al Verona con diritto di riscatto a favore del club scaligero. E' stato una pedina fondamentale per il raggiungimento della promozione in serie B nel centrocampo gialloblù per tutta la stagione 2010-2011, tanto da essere premiato con il premio di Mastino del Bentegodi, riservato al miglior giocatore dell'anno. Il 22 giugno 2011, 3 giorni dopo la vittoria dei play-off di Prima Divisione, il Verona ha deciso di riscattarne totalmente il cartellino.
Dal Dossier 2010-11:
Lungi da noi la banale tentazione di paragonare l'islandese a teutonici mostri sacri del passato. Hallfredsson ha rappresentato per tutto il campionato del Verona quel «qualcosa in più» che serve ad una squadra o per fare il salto di qualità (fine stagione) o per non affondare (inizio stagione). Una massa imponente in mezzo al campo, una tecnica non sopraffina ma che per la Lega Pro è oro colato, una grande esperienza alle spalle. In alcune occasioni sembrava giocare con sufficienza, come dire «sti qua me li mangio a colazione», poi è subentrato qualche problema fisico e il rendimento ne ha un po' risentito restando però ampiamente sopra la media. Lo attendiamo protagonista anche in serie B. Il suo giudizio è ottimo.
Dal Dossier 2011-12:
Pensavamo di avere visto un grande Hallfredsson la scorsa stagione. Ebbene, quest'anno abbiamo visto un Hallfredsson ancora migliore. Merito sicuramente della preparazione estiva, del gioco consolidato della squadra e del ginocchio tornato in sesto dopo i fastidi della scorsa stagione. Durante la prima parte del campionato è stato un giocatore assolutamente devastante. Dalla pausa natalizia in poi è iniziato il declino e poi ancora una ripresa ma il suo apporto è sempre stato determinante al risultato della squadra. Difficilmente il Verona ha perso punti per strada quando Hallfredsson ha giocato da Hallfredsson. Per lui un campionato da incorniciare, assolutamente OTTIMO.
Dal Dossier 2012-13:
Il nostro islandese si conferma sul livello stratosferico visto la scorsa stagione. E' un'ira di Dio a centrocampo, recupera e riparte nell'azione con la forza di una ruspa, un numero di palloni giocati indescrivibile. Decisamente un giocatore di categoria superiore. Forse un po' in ombra in generale visto l'innalzamento del tasso tecnico di tutta la squadra rispetto all'anno scorso ma sempre importante e vero pilastro del nostro centrocampo. Se quest'anno ha segnato meno, solo tre volte, la statistica dice che ben otto reti sono state propiziate da lui. Il suo giudizio resta OTTIMO
Dal Dossier 2013-14:
All'inizio della stagione (come ogni anno) c'è sempre il dubbio che Emil non stia giocando al 100%. Lento, legnoso, quasi abulico. Ci aggiungiamo anche le paranoie relative al prolungamento del contratto in scadenza e le presunte sirene cinesi e così la prima parte di stagione è stata in chiaroscuro. Poi basta un attimo però al campione per ritrovarsi, firmare il contratto, sentirsi ancora parte del progetto e rientrare in forma. Così nella seconda parte del campionato l'islandese torna ad essere il trascinatore che conoscevamo, quella pedina imprescindibile nello scacchiere di Mandorlini. Un ritorno in serie A assolutamente da BUONO
Dal Dossier 2014-15:
Stagione assolutamente da incorniciare per il nostro islandese. Sempre leader del nostro centrocampo, importantissimo uomo-assist per i compagni. Solita ruspa in mezzo al campo. Cosa vogliamo di più? Anche l'anno scorso aveva fatto bene ma era stato frenato nella parte centrale della stagione da noie contrattuali. Quest'anno si è invece confermato come pedina fondamentale anche in serie A, lui che era con noi in Lega Pro, va ricordato... A nostro parere il giudizio è OTTIMO
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