Nato a: Verona(VR)
Il: 30.05.1884
Scomparso a: Milano (MI)
Il: 13.02.1964
Nazionalità: italiana
Se è vero che l'Hellas Verona nasce alla fine del 1903, è altrettanto vero che il calcio in città era già sport vivo e vitale. Lo dimostra una cronaca datata 20 agosto 1899, che si riferisce a un incontro fra soci della «B i» il primo di cui si abbia traccia: tra i protagonisti con due reti segnate un giovane socio, Alberto Masprone. Logico che sia lui, nel 1908, a rilevare la presidenza dell'Hellas: ma di lui vanno ricordate, soprattutto, le imprese come discobolo.
Giuseppe Carlo Alberto Masprone nasce a Verona il 30 maggio 1884; a dodici anni è già socio della «Bentegodi», dove eccelle nei lanci e nella lotta, dal momento che quest'ultima faceva allora parte del programma del pentathlon, modellato sullo stile greco d'Olimpia. I lanci, invece, erano inclusi nelle prove ginniche: il disco pesava kg. 1,923 e si lanciava nei modi più svariati, non esclusa una rincorsa libera con la sola avvertenza di non superare una riga tracciata per terra. Dedicatosi al disco nel 1905, Masprone l'anno successivo guadagna il passaporto per le Olimpiadi Intermedie di Atene, dove è eliminato in qualificazione, per poi riscattarsi l'8 settembre a Verona con un lancio di 44 metri esatti ottenuto da campo libero in un tentativo supplementare. Lo stesso giorno realizzò 18«2 sui 150 metri, m. 3,06 nel lungo senza rincorsa e m. 43,95 nel giavellotto. Nei lanci da pedana, Masprone otterrà il massimo nel 1908 con un 40,10 a Piacenza, il 7 settembre, dopo aver fallito la qualificazione per i Giochi di Londra, e battendo lì l'azzurro Umberto Avattaneo. Poi smetterà, salvo un ritorno di fiamma ai campionati veneti del 1911 (peso a 10,71, disco a 36,09 e giavellotto a 44,20). Di lui si ricorde-ranno le pionieristiche imprese come pilota dell'Aeronauti-ca e una sfortunata partecipazione al dannunziano volo su Vienna: il suo fu uno dei quattro velivoli, su 11, costretto ad atterrare poco dopo il decollo per avaria (fonte Il Verona dello Scudetto, Gazzetta dello Sport)
Fu uno dei più grandi promotori dello sport a Verona e col suo entusiasmo fu determinante nello sviluppo cittadino del gioco del calcio. Fu giocatore prima, presidente poi e anche allenatore, sempre presente nella “commissione tecnica” che a più riprese ha allenato la squadra. Era un atleta nel vero senso della parola, seppe eccellere anche nel calcio portando agonismo e spirito di competizione, sempre con l'innata voglia di sperimentare e cavalcare la novità.
Ebbe un grande peso “politico” anche nelle varie federazioni diventando dirigente FIGC locale e regionale nel 1914, successivamente fu anche dirigente CONI. Insignito dei titoli di “arbitro ad honorem” dall'AIA e di “pioniere del calcio” dalla FIGC. Nel 1925 fu uno dei fondatori del Corriere dello Sport.
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