Nato a: Sedegliano (UD)
Il: 26.03.1981
Nazionalità: italiana
Altezza: 186 cm
Peso: 75 kg
Ruolo: Centrocampista-Mediano
Palmares: 1 promozione in Serie A (Atalanta 1999-00); 1 campionato scozzese (Celtic 2007-08), 1 coppa di Scozia (Celtic 2008-09)
Club Scuola: Atalanta
Massimo Donati è il primo acquisto di categoria del nuovo Verona di serie A. L'arrivo dell'ex golden-boy del calcio italiano va a dare spessore ed esperienza ad un reparto molto delicato come quello del centrocampo.
Il nome di Massimo Donati circola nel calcio che conta da oramai quasi una quindicina d'anni quando il giovane talento venne fatto esordire nell'Atalanta da Lino Mutti.
La sua storia fino ad un certo punto è simile a quella di tanti giovani: ottime giovanili, esordio nella squadra di provincia, acquisto da parte dello squadrone di turno (Milan) e poi via con una sequenza di prestiti per farsi le ossa (Parma, Torino, Sampdoria, Messina, Atalanta). La maturazione arriva ma il ruolo in campo è impegnativo da interpretare e lo squadrone preferisce monetizzare il prima possibile.
Arriva a questo punto l'offerta che non si può rinunciare, offerta che risulta affascinante per qualsiasi cultore del calcio: indossare la maglia a righe bianco-verdi del glorioso Celtic. Ad aspettare Donati c'è l'eredità della bandiera Neil Lennon appena passato in Premier, la possibilità di giocare in Champions League e anche la prospettiva di qualche titolo nazionali che bene o male si alterna con una certa regolarità da una sponda all'altra nella città di Glasgow.
La stagione scozzese per Donati resterà un capitolo indimenticabile della sua carriera. Il primo anno soprattutto quando gode della piena fiducia dell'allenatore e gioca per tutta la stagione contribuendo in maniera decisiva alla conquista del titolo nazionale. A novembre l'apoteosi quando segna un gol allo scadere contro lo Shaktar Donetsk in Champions League che permette agli scozzesi di passare al turno successivo. L'avventura al Parkhead non preosegue però al meglio e la stagione successiva Donati è relegato ai margini della rosa. L'addio alla Scozia avviene nell'agosto del 2009 con un gol sempre in Champions in casa dell'Arsenal. Nonostante il triste epilogo Donati affermerà poi: «Il Celtic è il club in cui ho vissuto il miglior periodo calcistico, ho giocato in Champions League in grandi stadi e contro grandi squadre. Ho vinto un campionato per mia prima e unica volta. Posso avere solo bei ricordi».
La carriera riparte da Bari nel 2009-10, buona la prima stagione ma la seconda si conclude con la retrocessione in B. Solo metà stagione per Donati tra i cadetti, decisamente sprecato, poi il passaggio al Palermo, quasi regalato dalla società pugliese in completo dissesto economico-societario. Anche a Palermo la seconda stagione non si conclude nel migliore dei modi nonostante Donati sia uno dei pochi che si è sempre salvato dalle critiche e uno degli ultimi a mollare.
A Palermo tra l'altro Donati ha dato prova della sua capacità di adattamento dovendo sacrificarsi per necessità come difensore centrale in un contesto di squadra letteralmente allo sbando. Si trattava chiaramente di un ripiego tattico, dato che lui si trova a suo agio come centrocampista, meglio se davanti alla difesa recuperando palloni e facendo ripartire l'azione. Sarà un fratello maggiore per Jorginho, gli insegnerà il mestiere e allo stesso tempo guiderà il centrocampo con l'esperienza, la serietà e l'impegno che in tutte le piazze dove ha giocato gli sono sempre stati riconosciuti.
Si prospetta un innesto prezioso, quindi, dalla resa immediata e garantita.
Dal Dossier 2013-14:
Inizio di stagione da protagonista, spesso impiegato anche nei momenti più critici delle partite quando serviva esperienza. Poi nel corso della stagione le prestazioni sono andate in calando fino a venire quasi tagliato fuori dal giro dei possibili titolari. Ritorna in campo contro la sua Atalanta alla 34a giornata, segna una rete spettacolare con gran tiro da fuori che sblocca la partita e poi si infortuna seriamente chiudendo la stagione in anticipo. Va fatta una media tra andata e ritorno, quindi possiamo dargli uno (stiracchiato) SUFFICIENTE
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