Nato a: Hanau (Ger)
Il: 12.11.1964
Nazionalità: tedesca
Altezza: 185 cm
Peso: 81 kg
Ruolo: Difensore/Mediano
Club scuola: Eintracht Francoforte (Ger)
Nazionale: 61 pres. 1 gol
Thomas Berthold giunse i Italia nel 1987 quando aveva solo 22 anni, eppure poteva già vantare 5 stagioni da titolare in Bundesliga e alcune presenze in nazionale maggiore. E proprio con la maglia tedesca aveva dimostrato tutte le sue qualità nei mondiali del Messico in cui aveva impressionato per la scioltezza delle sue avanzate laterali e per le sue potenti incursioni. Molti già lo paragonavano a Briegel, ma una volta giunto a Verona dimostrò ben presto di essere di una spanna inferiore al connazionale. Nonostante fosse atleticamente dotato e in possesso di buona tecnica, Berthold era un professionista svagato e talora irritante, che si segnalava soprattutto per pretenziose incursioni sulla fascia all'ombra dei tabelloni pubblicitari. C'è chi osservò ironicamente che se avessero spostato i tabelloni, lui avrebbe seguito loro piuttosto che il campo. La prima stagione in gialloblù non fu eccezionale ad esclusione dell'importantissimo gol segnato in Olanda contro l'Utrecht che in pratica ipotecò la qualificazione agli ottavi di finale, ed alcune (rare) buone prestazioni in campionato. La società però aveva investito forte su di lui e non aveva intenzione di privarsene. Disputò così un altro discreto campionato con l'Hellas confermando pregi e difetti, finché a fine anno venne ceduto alla Roma. Nella capitale dimostrò un notevole miglioramento e nel 1990 riuscì a conquistare al termine di un'ottima stagione un prestigioso 6•° posto, con conseguente qualificazione in Coppa Uefa. E proprio in questa competizione la Roma dimostrò l'anno successivo il meglio di sé approdando in finale, dove però venne sconfitta dall'Inter di Trapattoni. Fu questa l'ultima partita disputata in Italia dal difensore tedesco. Fu infatti il Bayern Monaco a riportarlo in patria. Con la più forte squadra tedesca giocò due stagioni senza vincere nulla, passando la seconda totalmente in infermeria. Venne allora ceduto allo Stoccarda dove iniziò per lui una seconda giovinezza. Disputò sette stagioni a grande livello sfiorando più volte la conquista dello scudetto e perdendo in finale la Coppa Coppe 1998 contro il Chelsea di Vialli. L'anno scorso con i turchi dell'Adanaspor ha chiuso una carriera felice (61 presenze in nazionale, un mondiale vinto nel 1990) ma anche piuttosto sfortunata (un mondiale nel 1986, due coppe europee e tanti scudetti persi sul filo di lana).
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