Nato a: Milano
Il: 11.07.1993
Nazionalità: italiana
Altezza: 183 cm
Peso: 75 kg
Ruolo: Mediano, centrocampista destro
Nazionali: 6 pres. 0 gol in Under 16, 3 pres. e 0 gol in Under 17, 2 pres. 0 gol in Under 18, 1 pres. 0 gol in Under 19
Club Scuola: Atalanta, Milan
E' il meno chiacchierato dei nuovi arrivi di questo scoppiettante primo scorcio di calciomercato gialloblu, eppure è quello che sulla carta può avere le più interessanti prospettive di crescita. Stiamo parlando di Simone Calvano, un ragazzo fresco diciannovenne che ha già alle spalle una storia da campioncino in erba, e che ora si appresta ad affrontare la prova più difficile, quella di conquistarsi un posto al sole tra i professionisti.
Chiariamo subito che tipo di giocatore è Calvano: Simone è un mediano classico, che gioca preferibilmente in posizione di interno destro, ma che sa ricoprire anche il ruolo di centrocampista centrale. Fisicamente appare ben strutturato (1.83cm per 75kg), senza tuttavia avere le caratteristiche di fisicità debordante di un Tachsidis, è dotato di progressione, buona tecnica, ottima corsa e capacità di inserimento, calcia preferibilmente di destro ed a corto raggio, mentre deve ancora migliorare nel lancio lungo. Nella Primavera del Milan si è fatto notare in particolare per la forte personalità dimostrata sul campo, da giocatore già maturo (qualcuno lo ha paragonato a De Rossi), anche se a livello caratteriale alcuni rumors (non si sa bene quanto fondati) provenienti da Milanello lo dipingono come un giocatore fin troppo sicuro di sé, quasi “montato”, tanto che il Milan ne avrebbe limitato l'inserimento in prima squadra proprio per evitare un nuovo caso Santon. Staremo a vedere, certamente in una piazza come quella gialloblu la personalità rappresenta un ingrediente indispensabile per l'affermazione di un calciatore e starà al ragazzo ed a Mandorlini trovare la chiave per incanalare il carattere forte sui giusti binari.
Dicevamo che il passato di Simone è quello di un campioncino in erba. Senza andare troppo per le lunghe basti qui ricordare che Calvano ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili azzurre ed è cresciuto nell'ottimo settore dell'Atalanta per poi passare, a 16 anni e mezzo (era il gennaio 2010), al Milan al notevole prezzo di 300 mila Euro. Nei primi 6 mesi, considerando ancora la giovanissima età, è stato impiegato prevalentemente negli allievi Nazionali (partecipando però con la Primavera al Viareggio), poi dal 2010-11 è diventato un punto di forza della Primavera, attirando l'attenzione di club prestigiosi come Arsenal e Juventus. E' stata proprio questa finora la sua migliore stagione: Calvano ha collezionato 22 presenze ed 1 gol (segnato nella fase finale) e si è guadagnato l'attenzione della prima squadra, venendo considerato da alcuni osservatori come il miglior prospetto della squadra. Significativi, in tal senso, sono stati il MilanNews Awards conferitogli nel gennaio 2012, dopo essere stato scelto dai lettori dell'omonimo sito internet come il miglior giovane della società rossonera nel 2011, nonché l'esordio in prima squadra in una partita di Coppa Italia nel corso dello stesso mese. La stagione 2011-12, nonostante questi importanti riconoscimenti, è stata però caratterizzata da un rendimento inferiore alle attese, per colpa di due infortuni che lo hanno fermato ad inzio campionato (operazione alla cartilagine) e nell'ultima parte della stagione, quando Calvano si è dovuto sottoporre ad un delicato intervento chirurgico per la ricostruzione dei legamenti della caviglia sinistra (lesionata in allenamento ad inizio aprile). La prognosi fatta dai medici che lo hanno operato è quella di un ritorno all'attività sportiva dopo circa 3 mesi, pertanto è probabile che Simone dovrà svolgere un lavoro differenziato nella prima parte del ritiro gialloblu o che comunque non sia ancora pienamente recuperato all'inizio dello stesso.
Calvano è arrivato a Verona con la formula del prestito con diritto di riscatto della comproprietà: si tratta di una buona opportunità per i gialloblu che a fine stagione, in caso di un suo rendimento positivo, potranno rilevarne la metà del cartellino. A voler essere maliziosi, però, si potrebbe leggere questa formula come un segnale che la società rossonera non è convinta fino in fondo delle potenzialità del ragazzo. Si sa infatti che i giovani del campionato cadetto per poter far parte della lista Under non possono essere in prestito secco; per i calciatori più promettenti tuttavia (vedi Viviani, ceduto dalla Roma al Padova, ma anche lo scorso anno Tachsidis) le società di Serie A hanno escogitato una soluzione “all'italiana”, che permette di assecondare le esigenze delle formazioni cadette, senza tuttavia doversi sobbarcare il rischio di perdere la metà del gioiellino ceduto. Si tratta della formula del prestito con diritto di riscatto della metà e di contro riscatto da parte della stessa. Il fatto che il Milan non abbia optato per questa soluzione (oppure per quella del prestito secco utilizzata per esempio per Comi, bomber della primavera rossonera passato alla Reggina) può far presumere appunto in una fiducia in calo da parte della società lombarda, che solo un anno e mezzo fa considerava Calvano come uno dei predestinati per un posto in prima squadra.
Pensieri maliziosi a parte, un ultimo aspetto da valutare sarà quello dell'impiego a livello tattico di Calvano nello scacchiere designato da Mandorlini; nella primavera rossonera il giovane lombardo ha infatti ricoperto una posizione molto simile a quella che lo scorso anno spettava a Tachsidis; come detto, le caratteristiche di Simone sono diverse da quelle del greco e si sa che Sogliano è al lavoro per individuare un alter ego (per quanto possibile) dello stesso Tachsidis, quanto meno dal punto di vista fisico e dell'interdizione. Calvano potrebbe quindi essere destinato a ricoprire il ruolo di prima riserva (sostituendo in questo senso Esposito), ma non è da escludere un suo impiego in posizione più laterale sulla destra come vice-Russo (o Jorginho). Già le prime uscite stagionali potranno dare qualche indicazione utile in tal senso; Calvano, al netto dei dubbi sopra esposti, rappresenta comunque una buona risorsa nella rosa a disposizione di Mandorlini e non sorpenderà troppo vederlo eventualmente ricoprire il ruolo di rivelazione della prossima stagione gialloblu.
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