Nato a: Bologna
Il: 18.03.1995
Nazionalità: italiana
Altezza: 188 cm
Peso: 80 kg
Ruolo: Portiere
Club Scuola: SPAL
Non ci capita spesso di preparare la scheda per un giocatore giovane senza esperienza a livello professionistico. Tuttavia Su Pierluigi Gollini, il nostro nuovo portierino, qualche parole vale la pena di spenderla.
Dopo la scelta esotica dello scorso anno quando come vice Rafael è stato scelto il bulgaro Mihaylov, quest'anno Sogliano torna alla tradizione puntando tutto su un italiano giovane e di ottime prospettive.
Gollini è uno di quei talenti che sono cresciuti in Italia e poi sono andati all'estero a cercare fortuna. I primi passi li muove a Ferrara nella Spal, anche se all'epoca veniva schierato in difesa o a centrocampo perché la sua tecnica pedestre sembrava quasi sprecata per essere messa in porta. E' solo su insistenza del giocatore che alla Spal gli danno l'opportunità di giocare nel ruolo che lui ha sempre sentito suo e da lì inizia la storia di Gollini portiere.
Tra i pali Gollini cresce velocemente, anche in altezza, e viene notato dalla Fiorentina che ci investe sopra 400 mila euro per farlo giocare negli allievi. A 16 anni arriva una chiamata da Manchester ma la Fiorentina non ci sta, impugna il trasferimento e fa praticamente perdere quasi tutta la prima stagione al giocatore per problemi di tesseramento.
Nello United gioca sempre e solo nella rappresentativa giovanili, prima con l' under 18 e poi con l'under 21 con significative esperienze nella Youth Cup e qualche convocazione in prima squadra tra panchina e tribuna.
Ma è in nazionale dove da il meglio di se: Under15 per uno stage e poi Under18 con Alberigo Evani che lo promuove come sottoetà nell'Under19. Attualmente è convocato anche in Under20.
Indubbiamente stiamo parlando di un prospetto interessantissimo per il calcio italiano. L'altezza, 192 centimetri, è quella giusta. Sulla potenza e sulla forza ci sta lavorando ed è in crescita. Così come è in crescita sulla tecnica specifica per il ruolo: in fondo ha cominciato a fare il portiere molto tardi e, dicono, gli manchi ancora un po' di tecnica di base. Con i piedi però come dicevamo se la cava molto bene ed è in grado di fare rilanci molto lunghi e precisi che spesso si trasformano in assist. E' abile nelle uscite aeree e anche negli uno contro uno.
Alberigo Evani ebbe a dire su di lui: «L'esperienza estera lo ha fatto sicuramente maturare. Ha sviluppato una grande personalità e una grande autostima che non sconfina però mai nella presunzione. Certo, proprio per questa sua sicurazza a volte va un po' «oltre» a livello comunicativo e negli atteggiamenti ma basta una chiacchierata per riportarlo in riga. In questo momento è uno dei portieri più importanti del nostro panorama. Il gruppo gli riconosce la qualità del leader. Offre ottime garanzie alla difesa grazie alla sua capacità di comandarla e di farla sentire tranquilla».
Lo osserveremo con molta curiosità rassicurandolo anche riguardo a quella benedetta mancanza di tecnica di base che sicuramente tutti, quando non sapranno cosa dire, gli rinfacceranno di continuo: nemmeno Claudio Garella aveva la tecnica di base eppure... le prendeva tutte!
Dal Dossier 2014-15:
Una delle belle sorprese di questa stagione. All'arrivo dall'Inghilterra c'era molta curiosità nei suoi confronti. Fisicamente si conferma un portiere maturo, nelle poche presenze che ha fatto l'abbiamo visto bello carico e sicuro. L'impressione quindi è stata positiva. Sarebbe bello raccogliesse l'eredità di Rafael nei prossimi anni. Anche per l'exploit nel Torneo di Viareggio gli diamo un bel DISCRETO
Dal Dossier 2015-16:
Non siamo di fronte ad un fenomeno, di questo siamo più o meno consci tutti, esclusa la pubblicità sacrosanta che va fatta per riuscire a venderlo bene. Però si è dimostrato un buon portiere, abbastanza affidabile ed essendo ancora molto giovane per il ruolo gli si riconoscono ampi spazi di miglioramento. Poche amnesie in porta, ha dato più sicurezza alla difesa e si è messo in mostra per qualche prestazione maiuscola. Diremmo che si è abbondantemente salvato.
A fine stagione Gollini viene venduto all'Aston Villa per una cifra attorno ai 5 milioni di euro, nel gennaio successivo passa in prestito all'Atalanta collezionando poche presenze. In nessuna delle due esperienze il suo rendimento è stato particolarmente impressionante.
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