Nato a: Benevento
Il: 28.03.1984
Nazionalità: italiana
Altezza: 174 cm
Peso: 68 kg
Ruolo: Centrocampista
Club Scuola: Sassari Torres
Palmares: 1 promozione in serie B (Pisa 2006-07)
Siamo al 118' della finale play-off per la promozione in serie B 2006-07, Ciotola prende palla a metà campo e, in azione di contropiede, si invola verso la porta avversaria; giunto sul vertice destro dell'area di rigore punta il difensore avversario; con un doppio passo e un rapido cambio di direzione il difensore è fuori causa e Ciotola si trova a tu per tu con il portiere; altra magia: fingendo un tiro lo mette a sedere e mentre il portiere sta perdendo l'equilibrio, tira fuori dalla sua Ciotola un cucchiaio che si va insaccare implacabile in fondo alla rete; è il 2-0 che regala al Pisa la certezza della promozione (all'andata finì 0-0) dopo una battaglia estenuante; il fatto che succeda sotto la curva dei nerazzurri poi fai il resto: Ciotola sparisce tra gli abbracci dei compagni prima di venire portato in trionfo dai tifosi a fine partita.
E' questo sicuramente il vertice più alto raggiunto nella giovane carriera di uno degli acquisti di punta del mercato estivo 2009, quel Nicola Ciotola, chiamato, nelle volontà di Remondina, a dare insieme a Rantier, Berrettoni e Farias la vivacità sulle fasce che era totalmente mancata nel Verona costruito da Previdi.
Certo, il biglietto da visita che ci presenta Youtube, è di quelli da stroppicciarsi gli occhi - sono passati probabilmente anni dall'ultima volta che al Bentegodi si è visto un gol così esaltante sotto la curva sud - tuttavia limitare il giudizio a questo video risulterebbe fourviante, altrimenti non si spiegherebbe come mai la carriera di Ciotola, a 25 anni, sia ancora confinata ai campi della Lega Pro.
Una carriera partita, non appena ventenne, dalla periferia napoletana di Giugliano (da dove spiccò il volo anche un'altra ex, poco rimpianta, ala gialloblù: Aniello Cutolo) e proseguita nel magico biennio di Pisa dove, il nostro conquista prima la promozione in B, mettendo a segno quattro reti, e poi arriva a sfiorare la A grazie al calcio spettacolo di Ventura che con il suo 4-3-3, targato Cerci-Castillo-Kutuzov per metà stagione domina il campionato con raffiche di gol, salvo calare nel finale a causa degli infortuni a catena che bersagliano i tre grandi protagonisti. Al loro posto vengono chiamati in causa proprio Ciotola e l'altro neo-acquisto gialloblu Colombo (che andrà a segno nelle semifinali play-off contro il Lecce), ma il risultato non è all'altezza dei titolari.
Così a fine stagione il Pisa lo lascia andare ad Avellino, dove Ciotola può finalmente giocare da titolare, seppur in una squadra disgraziatamente destinata alla retrocessione, e si può togliere la soddisfazione, il 21 marzo 2009, di stendere i suoi ex-compagni pisani con una pregevole doppietta (finisce 2 a 0 per l'Avellino).
Il resto è storia recente: l'Avellino lo riscatta dal Pisa (in una busta lasciata desolatamente vuota da entrambe le società, ormai già fallite) ma deve subito liberarlo a seguito del fallimento. Su di lui si avvinghiano diversi club (in primis il Frosinone) ma è Bonato a strapparlo dalla concorrenza e a portarlo a Verona con un contratto triennale.
Il progetto che gli viene presentato è costruito su misura: il 4-3-3 di Remondina sembra infatti l'ideale per esaltarlo. Ora i tifosi gialloblu lo attendono al varco, dopo un pre-campionato che, a dir la verità, è stato un po' sottotono anche a causa dell'infortunio rimediato nell'esordio a La Spezia. Da lui ci si attende la capacità di sfruttare con rapidità gli spazi che si creano in trasferta e di esaltare il dribbling e l'uno contro uno per creare superiorità numerica contro le arcinge difese avversarie asseragliate al Bentegodi. Le doti sulla carta ci sono tutte, non manca che tirarle fuori dalla Scudela con continuità.
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