Natale Gonnella Nato a: Montelanico (Roma) Il: 19.01.1976 Nazionalità: italiana Altezza: 180 cm Peso: 70 kg Ruolo: Difensore Palmares: 1 promozione in A (Hellas Verona 1998-99) Club Scuola: Inter

dalla scheda del 2001-02

Quella che sta per iniziare è la quinta stagione in gialloblù per il difensore romano che è ormai riuscito a conquistare un posto stabile nella rosa del Verona. Marcatore centrale duro e specialista nel gioco aereo, Gonnella è piuttosto lento e viene spesso superato in corsa. Non è molto dotato tecnicamente e raramente abbandona la sua posizione nelle retrovie, ad eccezione dei calci d'angoli in cui sa farvi valere riuscendo spesso a creare pericolose palle gol (un esempio è il gol contro il Bari nella prima giornata dello scorso campionato). Negli ultimi tempi ha mostrato degli importanti segni di miglioramento, basti pensare alla partita d'andata dello spareggio con la Reggina in cui è stato autore di un paio di interventi difensivi di gran classe. E' chiaro però che deve ancora migliorare soprattutto in concentrazione visto che spesso gli capita di lasciare libero l'attaccante avversario.

Cresciuto nelle giovanili dell'Inter Gonnela è stato prestato prima al Gualdo e poi al Ravenna. Proprio nella squadra emiliana, sotto la guida di Novellino, Gonnella ha mostrato tutte le proprie qualità, contribuendo allo splendido campionato del Ravenna (che partito da neopromossa e con tre punti di penalizzazione sfior� la promozione in serie A) e conquisatndo l'interesse di molte società prestigiose. Tra queste il Verona di Gigi Cagni che punta ad un'immediata risalita in A. Tutti sanno come finì quel campionato, in modo assolutamente deludente, come del resto la stagione di Gonnella. Il giovane romano si riscattò tuttavia la stagione successiva ed insieme a Filippini, Foglio e Falsini costituì una difesa di ferro che contribuì in modo determinante alla promozione in A. Nella massima serie Gonnella dopo un'anno di panchine e tribune, si è riscattato nella passata stagione, riuscendo a sfruttare le disavventure di Franceschetti ed Appolloni.

Aggiornamento Gennaio 2008

Riprendiamo in mano la scheda preparata da Francesco ed Enrico nell’ormai tanto lontana quanto terribile stagione 01/02 per proseguire con la storia di Natale Gonnella.
Il Verona quella stagione retrocesse in serie B dando inizio alla nota serie di sciagure, Gonnella era allora titolare fisso in quella formazione. Alla retrocessione seguirono partenze illustri ma Gonnella rimase con tutta l’intenzione di tirare quella scalcinata carretta. Purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco e a gennaio 2003 Gonnella viene ceduto all’Atalanta. Il giochetto di Pastorello lo conosciamo un po’ tutti ma vale la pena di ricordarlo: il contratto di Gonnella scadeva a giugno 2003 e viene proposto sia il rinnovo sia il cambio di procuratore. Il rifiuto del giocatore equivale ad una cessione sicura per riuscire a monetizzare il più possibile. E Pastorello monetizzò, perché cedette il buon Natale in serie A, all’Atalanta appunto. A Bergamo Gonnella gioca una cinquantina di partite in due stagioni e mezza, più in serie B che in serie A. A gennaio 2005 viene ceduto in prestito all’Arezzo serie B grazie ad una serie di scambi tra le due società e la stagione successiva sempre in prestito va a Pescara. In Abruzzo Gonnella gioca due stagioni intere e ritrova una certa continuità. Nella sua prima stagione, nel 2005/06 conosce Sarri. Arriviamo così a gennaio 2008, quando a cinque anni esatti dalla sua partenza Gonnella torna a vestire la casacca gialloblù. Sicuramente lo fa con piacere nonostante sia obbligato a scendere di categoria, perché proprio al Bentegodi è maturato ed ha passato i suoi anni migliori.

Rispetto a quanto indicato nella prima parte di questa scheda ci sentiamo di aggiungere che il Gonnella versione attuale è diventato un solido difensore centrale, sempre molto abile di testa ma migliorato sotto il profilo tecnico. L’esperienza acquisita è molta e ci auguriamo di vederlo finire la carriera in gialloblù, sia per una questione affettiva legata ai bei ricordi di stagioni passate, sia perché siamo certi che il contributo che saprà darci sarà concreto e di spessore.

Valeriano