Nato a: Meulan-en-Yvelines (Fra)
Il: 04.01.1983
Nazionalità: marocchina, francese
Altezza: 172 cm
Peso: 68 kg
Ruolo: Centrocampista, Mediano
Palmares: 2 promozioni in Ligue 1 (Troyes 2011-12, Monaco 2012-13), 2 promozioni in Ligue 2 (Angers 2006-07, Troyes 2009-10)
Club Scuola: Paris Saint Germain (Fra)
Nazionale: 4 pres. 0 gol
Prima che qualcuno se lo chieda lo anticipiamo: no, Mounir Obbadi non è il primo franco-marocchino a vestire la maglia del Verona ma il secondo.
Il primo è stato il misterioso Hakim Khadrejnane, quello che Giannini a Fosse portava sottobraccio, quello che ha vestito per una partita di Coppa Italia di C (contro la Sambonifacese, disfatta 5-2) la maglia del nostro Verona.
Tutte cose assolutamente da dimenticare...operazione di mercato fantasiosa, giocatore poco più che adolescente, categoria ripugnante.
Parliamo di tutt'altre cose presentando questo non più giovane giocatore prelevato in prestito con diritto di riscatto dal A.S. Monaco: Mounir Obbadi.
Il nostro nuovo straniero è nato in Francia oramai 31 anni fa ma da tempo ha scelto come prima nazionalità quella marocchina dei genitori. Fisico compatto, 172 cm per 68 kg, perfetto per il ruolo che dovrà presumibilmente rivestire cioè quello di mediano davanti alla difesa.
La sua carriera è la parafrasi esatta della vita da mediano. I sacrifici sono cominciati dopo le giovanili nella gabbia dorata del PSG. Quattro stagioni all'Angers, tra B e C, l'ultima in prestito dal Troyes che nel frattempo lo ha rilevato intravedendo del potenziale. La stagione successiva, nel 2007-08 il Troyes lo inserisce in prima squadra per il campionato di B dopo aver contribuito a riportare l'Angers nella serie cadetta. Là in mezzo al campo ha vissuto ben cinque stagioni e mezza, con una discesa in terza serie e una risalita veloce fino alla Ligue 1, la serie A francese. Con questo background, se vogliamo possiamo dire che è preparato mentalmente a giocare per il Verona.
A metà della stagione d'esordio in serie A viene contattato dal Monaco di Ranieri che all'epoca guida la classifica della League 2, dopo la disastrosa retrocessione di due stagioni prima.
L'occasione per Obbadi è di quelle che non si possono rinunciare. Lascia consapevolmente la serie A e il suo Troyes per tornare a lottare in una categoria inferiore ma con la prospettiva di giocare per un grande club e di poter entrare stabilmente nel calcio che conta.
L'arrivo nella squadra monegasca non è stato accolto da particolare entusiasmo. L'acquisto (1,5 milioni di euro) non di quelli da prima pagina e pur avendo sempre giocato nel Troyes dalla C alla A, il nome del giocatore non era conosciutissimo ma in molti alla fine si sono dovuti ricredere: il suo innesto nel Monaco è stato determinante per dare equilibrio alla squadra e lanciarla definitivamente verso il ritorno nella massima serie.
Il nostro centrocampista è infatti un giocatore molto aggressivo e calcisticamente intelligente, tecnicamente è sufficientemente dotato per ben figurare, è un giocatore con polmoni d'atleta e capace di dare ordine alla manovra. Abile ad inserirsi se è il caso e dotato anche di un bel tiro dalla distanza che gli ha fruttato diversi gol in carriera. Mentalmente non si discute, la concentrazione e la serietà sono il suo punto di forza e dove ha giocato ha sempre lasciato un ottimo ricordo nei compagni e nei tifosi.
Nell'ultima stagione a Monaco, in serie A, è riuscito a ritagliarsi uno spazio che ad inizio stagione era insperato visto la campagna acquisti faraonica della squadra del Principato che sulla carta lo relegava in panchina. Tuttavia per lui le prospettive per la stagione a venire non erano delle migliori visto anche l'esonero di Ranieri che è stato uno dei suoi più grandi estimatori.
Proprio questa sua voglia di continuare a giocare stabilmente da titolare e l'incombente Coppa d'Africa lo hanno spinto a cercare una sistemazione a lui più congeniale.
Ultima nota, che per gli atleti desta sempre una certa curiosità, lui essendo musulmano praticante segue attentamente i dettami per il periodo del Ramadan. A suo dire questo periodo di privazioni (che in questo 2014 cade proprio in luglio) non è un ostacolo alla preparazione ma al contrario è uno stimolo e una fonte di forza interiore.
dal Dossier 2014-15
Si è rivelato il centrocampista della rosa più dotato tecnicamente. Ottimo tocco di palla, intelligente nell'impostazione e abile nell'interdire. Purtroppo abbiamo scoperto anche che è fatto di cristallo. Due infortuni muscolari l'hanno tenuto fuori per tutta la parte centrale del campionato. Qualcuno dice anche che non avesse poi questa gran voglia di rientrare, però una volta in campo ha fatto fare spesso il salto di qualità alla squadra. Ha segnato una rete sola ma pesantissima, nel recupero a Firenze. Proprio un bel giocatore, che non resterà a Verona. Campionato DISCRETO
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