Nato a: Milano
Il: 28.04.1970
Nazionalità: italiana
Altezza: 186 cm
Peso: 82 kg
Ruolo: Attaccante
Club scuola: Chievo Verona
Palmares: 1 promozione in C1 (Chievo Verona 1988-89), 1 in B (Chievo Verona 1993-94), 1 in A (Venezia 1997-98)
Debutto in serie A: 26.01.2000
I veronesi si ricorderanno a lungo ciò che Cossato ha fatto il 24 giugno 2001 a Reggio Calabria. Siamo all'85' e il glorioso Hellas sembra condannato ad una retrocessione che lo costringerebbe a guardare dal basso all'alto i cugini del Chievo. Lo stadio è tutto per la Reggina, ogni azione dei nostri è accompagnata da una bordata di fischi e il pubblico intimidisce i giocatori. Tutto sembra ormai finito e quasi nessuno ha ancora la forza e la voglia di sperare, tranne lui, Super Mike che intercetta uno splendido assist di Giuseppe Colucci, salta con un delizioso pallonetto Taibi e insacca poderosamente di testa. Per i trentamila reggini è un incubo per i veronesi invece è gioia incontenibile: il concittadino Cossato ha dato la soddisfazione più grande alla città, una salvezza che pareva impossibile ed un derby inedito per la serie A.
Michele Cossato non è certo un giocatore dalla tecnica sopraffina, dal dribbling fulminante o dallo scatto irresistibile, però con il suo fisico imponente e con la grinta che mette in campo in ogni partita riesce a sopperire a queste lacune. Soprattutto nelle mischie e nei corner Michele riesce a dare il meglio di sé, la sua presenza infatti si sente ed è difficile per il difensore che lo marca fermare il suo impeto e la sua generosità.
Cossato ha debuttato tra i professionisti a soli 17 anni con la maglia del Chievo, club che ha in pratica segnato la sua carriera per 11 anni (con alcuni prestiti: Valdagno, Oltrepò e Perugia). Dopo l'esaltante stagione 1996/97 che aveva visto il Chievo sfiorare la promozione in A, lascia insieme all'amico Malesani il club gialloblù e si trasferisce a Venezia. I suoi 11 gol sono determinanti per la conquista della massima serie ma quando la squadra lagunare si appresta a disputare il campionato più bello del mondo, Novellino e Zamparini gli fanno sapere che per lui non c'è più posto. Decide allora di passare all'Atalanta, ma l'esperienza bergamasca non è esaltante. Prima un'inconsueta sterilità, poi una interminabile serie di infortuni lo bloccano e lo fanno entrare in un tunnel pericoloso. Ci pensa il Verona a far tornare la luce nella sua carriera chiamandolo inaspettatamente in serie A nel gennaio del 2000. Anche qui però è bersagliato dalla sfortuna e nelle poche occasioni che gli vengono concesse, nonostante si applichi con grande generosità c'è sempre una zolla od un palo a negargli la gioia del gol. Anche questa stagione sembra precludergli la possibilità di andare a rete, fino alle ultime partite in cui Mike segna 3 gol, due dei quali determinanti (contro Parma e Reggina).
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