Nato a: Vicenza
Il: 06.09.1993
Nazionalità: italiana
Altezza: 181 cm
Peso: 62 kg
Ruolo: Centrocampista/attaccante
Club Scuola: Albinoleffe
Dove gli altri vedono uno scarto, Sogliano vede una possibilità. Oramai ci siamo abituati alle scelte di mercato di Sogliano: ci sono gli usati sicuri, ci sono i giovani di belle speranze e ci sono i giocatori da rimettere a nuovo.
Il caso di Mattina Valoti potrebbe essere il riassunto di questi ultimi due casi citati.
E' un giocatore ancora relativamente giovane, 21 anni, e pur essendo ancora una vera e propria promessa del calcio italiano è anche un giocatore da riscoprire e riportare ai livelli a cui era in predicato dovesse arrivare fino a qualche anno fa.
Restiamo sempre un po' allibiti a sentire certe storie: Mattia ai tempi della primavera dell'Albinoleffe era una delle più grandi promesse del calcio italiano quando viene notato dagli osservatori rossoneri e inserito nella primavera rossonera. Purtroppo (non per il Milan ma per il calcio in generale) il famoso «buco-nero Milan» colpisce ancora: attrae giovani promettenti come una calamita e poi li inghiotte schiacciandoli. Solo i più fortunati riescono ad emergere e sono veramente pochi. Al Milan, società allo sbando completo a partire dalla testa, non ti danno una seconda possibilità e così al povero Mattia non resta che tornare mestamente all'Albinoleffe, a casa sua praticamente, dove il papà Aladino è ancora direttore sportivo.
Valoti Jr. a nemmeno 20 anni si ritrova a dover ripartire quasi da zero, per sua fortuna in un ambiente questa volta «amico», con gente che sa quanto può valere questo ragazzo. I risultati infatti arrivano subito, fisicamente Valoti si irrobustisce e gioca da protagonista per due stagioni in Lega Pro. Dove lo mettono lui sta: dietro le punte o seconda punta, a volte anche davanti da solo, oppure esterno a sinistra dove può accentrarsi per cercare la conclusione. Al contrario di Aladino, Mattia è molto elegante nelle movenze e tecnicamente molto dotato, rapido negli spazi brevi e con un buon dribbling. Del padre ha preso la duttilità: noi l'abbiamo conosciuto avanti con l'età quando si piazzava a centrocampo o davanti alla difesa ma in gioventù prediligeva ruoli ben più offensivi per poi via via arretrare gradualmente il raggio d'azione.
Forse anche lui col tempo, e in categorie più impegnative rispetto alle giovanili o alla Lega Pro, troverà la sua collocazione verso centrocampo, come mezzala «alla Romulo» anche se difficilmente diventerà un mediano-mastino come Aladino.
Arriva al Verona con la formula del prestito con diritto di riscatto già fissato e quindi si presenta come una scommessa assolutamente da giocare perché se va bene ti porti a casa un campione per pochi spiccioli.
Si dice che Mandorlini straveda già per lui e che forse per lui potrebbe fare qualche piccolissimo ritocco tattico (anche se su questo noi non ci metteremmo la mano sul fuoco).
Le premesse per far bene ci sono tutte, anche perché... qua non siamo mica a Milanello!
dal Dossier 2014-15
L'abbiamo visto abbastanza poco e lui, essendo nato trequartista, forse non è riuscito a calarsi bene nei ruoli in cui l'ha proposto Mandorlini. Probabile che la sua evoluzione naturale sia quella di diventare una mezzala con compiti offensivi, la stoffa ce l'ha, la grinta non gli manca. Siamo curiosi di vedere cosa diventerà “da grande” il figlio di Aladino. Stagione SUFFICIENTE
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