Nato a: Odense (DK)
Il: 08.05.1988
Nazionalità: danese
Altezza: 184 cm
Peso: 74 kg
Ruolo: Centrocampista
Palmares: 2 Coppe di Danimarca (FC Nordsjaelland 2009-10, 2010-11; 2 promozioni in Serie A (Pescara 2011-12, Verona 2012-13)
Club Scuola: Tårup
Basta solo evocare la nazionalità per scaldare subito gli animi dei tifosi gialloblu. Sei danese e allora sei automaticamente uno straniero speciale, più simpatico e sicuramente «più bravo» degli altri. L'equazione viene naturale a Verona dopo aver visto all'opera i precedenti danesi, uno su tutti, Preben Elkjear Larsen, ma anche l'altro, Martin Laursen. Ora facciamo spazio nell'archivio ad un altro danesino, il terzo della storia centodecennale del Verona. Matti Lund Nielsen, 25 anni ancora da compiere, professione centrocampista tuttofare. Abbiamo avuto l'attaccante danese, il difensore danese e ora c'è il centrocampista.
Nielsen è un biondino, faccia pulita, ben piantato coi suoi 184 centimetri d'altezza. Nasce a Odense e con la squadra più forte della sua città l'Odense BK (squadra per cui tifa) esordisce a 19 anni nella Superligaen danese. L'anno dopo viene mandato in prestito nella seconda serie, dai vichinghi in declino del Lyngby collezionando un buon numero di presenze e anche di gol. La speranza è quella di trovare più spazio nella sua squadra però le attese del ragazzo vengono deluse e nel gennaio 2010 arriva la cessione definitiva al FC Nordsjaelland (l'ex Farum per capirci), squadra in ascesa che ha meno pretese forse del titolato OB e quindi si può permettere il lusso di dare spazio ai giovani emergenti. In effetti in questa situazione Nielsen dimostra di meritare lo spazio riservatogli. La prima stagione colleziona 13 presenze e con la squadra vince la Danish Cup, nella seconda stagione gioca l'intero campionato, 26 presenze e 7 reti, e la squadra fa il bis vincendo ancora una volta la Coppa nazionale. La rivincita nei confronti dei dirigenti dell'Odense che non hanno creduto in lui arriva nell'aprile del 2011 quando, nella sfida ad Odense tra l'OB e il suo Nordsjaelland, Nielsen segna una doppietta decisiva. Marca il primo gol con un tap-in e corre dietro la porta mostrando qualcosa sulla coscia. I suoi ex tifosi lo intendono come gesto di scherno nei loro confronti, lui invece voleva mostrare il tatuaggio dell'Odense come segno comunque di appartenenza alla squadra della sua città. Il secondo gol di quella giornata invece è un vero capolavoro, prende palla nella sua metà campo, avanza saltando tutti fin dentro l'area dell'OB e insacca con un tiro preciso. Questa volta esulta in maniera piena, giustamente, il grande gol (qui il video della gara: http://www.superliga.dk/superligaen/hoejdepunkter.html#/saeson-2010-2011/runde-26/kamp-3 ). Regolato il conto con l'OB, se ne va dal Nordsjaelland a metà della stagione successiva, senza festeggiare quindi lo scudetto, il primo, che la squadra di Farum conquisterà in quella stagione. Nel gennaio 2012 sbarca al Pescara di Zeman per la ridicola cifra di 50.000 euro, giocando una buona stagione contribuendo in maniera attiva alla promozione della sua squadra in serie A segnando anche tre reti. Ma se la nostra serie B può essere forse paragonata alla Superligaen danese, con la serie A il discorso cambia. La squadra pescarese fa molta fatica, ha cambiato moltissimo e i risultati sono quel che sono. Si pensa a difendersi più che ad attaccare e anche il rendimento di Nielsen ne risente rispecchiando un po' l'andamento altalenante della squadra. Non è più il brillante centrocampista che si inserisce in attacco sfruttando gli spazi regalati dalle difese avversarie ma diventa un giocatore di quantità che deve legnare, recuperare palloni e darli via il prima possibile.
Non si capisce bene in quale ottica societaria (forse un'ottica di sbando completo) il Pescara si sia privato di un giocatore così prezioso dandolo in prestito con diritto di riscatto totale al Verona. Diritto di riscatto che indicativamente potrebbe attestarsi attorno al milione di euro.
Matti Lund Nielsen va ad aggiungersi alla folta schiera di centrocampisti di cui disponiamo, è un giocatore dall'indiscussa presenza fisica, dal carattere determinato, gioca indifferentemente con entrambi i piedi, generoso quando serve pressare e abile nello smistare i palloni grazie alla visione di gioco accoppiata a buone doti tecniche. Mezzala, mediano, regista, vice Jorginho, vice Laner, vice Hallfredsson...oppure sarà titolare in uno di questi ruoli alternandosi ai suddetti? Le soluzioni tattiche oramai sono diventate innumerevoli e tutte di primo livello. Nielsen tra l'altro, se ben curato e fatto crescere ulteriormente, potrebbe essere l'ideale per colmare senza rimpianti l'eventuale partenza di Jorginho nella prossima stagione.
Tornino quindi a sventolare le bandiere danesi al Bentegodi come ai bei tempi!
Dal Dossier 2012-13
Il biondo danese è arrivato a gennaio per colmare una mancanza cronica di centrocampisti vista anche la latitanza di Bacinovic. Il suo ruolo quindi l'ha rivestito in maniera più che decorosa, cercando di fare il vice-Laner ma senza però riuscirci pienamente. Poteva fare meglio, come fece meglio la scorsa stagione a Pescara, però non può essere sempre festa e tutto sommato la sua parte l'ha fatta.
Nielsen non convince appieno la società gialloblu e a fine stagione viene rispedito a Pescara, in serie B.
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