Nato a: Prato
Il: 29.08.1979
Nazionalit�: italiana
Altezza: 182 cm
Peso: 74 kg
Ruolo: Centrocampista
Palmares: 1 promozione in C1 (Prato 2001-02)
Club Scuola: Fiorentina
Nel giorno in cui sono partiti Lomi e Diliso, arriva in cambio del secondo e per sostituire il primo Luigi Pagliuca, venticinquenne centrocampista toscano, ex-promessa nella Fiorentina prima e nel Perugia poi perdutosi, anche a causa di un grave infortunio, nella scorsa stagione a Catania. Ma andiamo per gradi.
Pagliuca fa la sua prima apparizione nel calcio che conta nella stagione 1998/99 quando la Fiorentina, club nel quale ha fatto tutta la trafila delle giovanili decide di mandarlo in prestito in C1, all'Arezzo. L'esperienza tra gli aretini non � esaltante. Pagliuca fatica ad abituarsi al clima agguerrito della serie C e in solo quattro occasioni viene schierato titolare. Il bottino finale � di dieci presenze ed un gol in una squadra che chiude il campionato a met� classifica. Insomma non un granch�.
Al ritorno alla base per� Trapattoni rimane colpito durante il ritiro dalle sue doti e cos� decide di tenerlo per tutta la stagione. E' quella forse la miglior Fiorentina di Cecchi Gori, capace, grazie alle prodezze di Toldo e ai gol di Batistuta, di eliminare l'Arsenal dalla Champions League (con tanto di vittoria ad Highbury) e di arrivare ad un passo dai quarti del massimo torneo europeo. In una squadra cos�, per di pi� con un allenatore poco avvezzo a dare spazio ai giovani come Trapattoni, per Pagliuca � impossibile andare oltre a qualche �comparsata� in panchina.
La stagione del lancio sar� dunque quella successiva. Non ad Ancona per�, dove nel giro di un paio di mesi viene acquistato e ceduto dopo essere stato ritenuto non ancora pronto per la serie B, dall'allenatore Brini. Bens� a Montevarchi, in C2. E in effetti il ritorno in una categoria meno esigente rilancia le ambizioni del giovane Pagliuca che a fine anno, dopo una buona stagione, corona il sogno di giocare nella squadra della sua citt�, trasferendosi al Prato.
E' un successo. Il Prato infatti disputa un campionato straordinario conquistando il primo posto e la conseguente promozione in C1 con due giornate d'anticipo. Pagliuca, � uno dei principali protagonisti della cavalcata vincente. Mette il sigillo sulla prima vittoria della sua squadra, alla quarta giornata contro il Legnano e si ripete nelle vesti di goleador alla diciottesima contro il Pavia e alla ventottesima contro il Meda. Ma � soprattutto nel suo ruolo da intenditore che Pagliuca si fa apprezzare. Aiutato forse dal fatto di giocare nella squadra della sua citt�, dimostra temperamento, grinta e pure buone doti tecniche sia in fase di costruzione del gioco, sia soprattutto nel tiro da fuori, una delle sue specialit�. Un campionato cos� positivo da non poter passare inosservato ed infatti a fine stagione sul giovane centrocampista cadono gli occhi di una vecchia volpe del calcio italiano, il vulcanico patron del Perugia Luciano Gaucci che in quattro e quattr'otto lo strappa dalla citt� natale e se lo porta in Umbria.
E' questa la grande occasione per Pagliuca che ha negli exploit dei vari Liverani, Baiocco e Grosso gli esempi da seguire per poter sfondare dopo la C anche in serie A. Il debutto arriva alla quinta giornata, nella trasferta di Parma e Pagliuca � subito decisivo. I grifoni infatti, sotto di 2-0, si trasformano dopo il suo ingresso e trovano un insperato 2-2 con Pagliuca che il giorno dopo colleziona 6,5 e i 7 in pagella. Il proseguio del campionato non � all'altezza dell'esordio ma rimane comunque positivo. Pagliuca infatti gioca quasi tutte le partite prima di essere fermato da un infortunio. Al ritorno in campo si toglie la soddisfazione del primo gol in A decidendo al 78' il match contro l'Atalanta (1-0). Gaucci in tribuna si sfrega le mani e lo nomina tra i suoi pupilli venendo per� un po' deluso nelle successive opache partite disputate da Pagliuca. La stagione si chiude con 18 presenze (4 da titolare), 738 minuti giocati e un 5,99 di media in pagella.
Un risultato interlocutorio che spinge i Gaucci a trasferirlo a Catania dove Pagliuca potr� ritagliarsi un ruolo da protagonista. E invece succede che dopo solo quattro minuti dall'inizio della partita d'esordio, contro il Cagliari, il centrocampista si rompe i legamenti ed � costretto ad una lunghissima riabilitazione. La sua stagione in pratica finisce qui. Quando infatti a fine febbraio fa il rientro in campo l'allenatore Collantuono non gli d� pi� fiducia e cos� Pagliuca, che tra l'altro subisce un nuovo infortunio che lo tiene fermo quasi un mese, conclude con il triste bottino di otto partite di cui solo tre da titolare.
Ora per lui si presenta la possibilit� di riscossa a Verona. Gibellini lo ha fortemente voluto e, memore dell'ottimo campionato disputato a Prato e dei bei sprazzi mostrati a Perugia, � convinto che Pagliuca possa diventare uno dei protagonisti della prossima stagione. In effetti i numeri, almeno sulla carta, non gli mancano. Si tratta infatti di un giocatore dal grande temperamento, con ottime doti di interditore ed un buon destro da fuori area. Sa giocare sia come centrale che come esterno destro e a nostro parere con le qualit� di cui dispone non dovrebbe faticare a trovare un posto da titolare. Bisogner� per� valutare l'integrit� del suo ginocchio e soprattutto se e come � riuscito a recuperare la condizione fisica e psicologica dopo il gravissimo infortunio subito lo scorso anno.
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