Nato a: Castellamare di Stabia (Na)
Il: 23.05.1981
Nazionalità: italiana
Altezza: 184 cm
Peso: 75 kg
Ruolo: Attaccante
Palmares: -
Club Scuola: Parma
Debutto in serie A: 23.05.1999 (Lazio-Parma 2-1)
De Angelis è indubbiamente una delle grandi promesse del vivaio del Parma. In terra emiliana ci è giunto a soli 13 anni quando dopo strabilianti stagioni disputate nelle fila del Gragnano (piccola squadra campana), si trovò di fronte alla possibilità di scegliere tra 4 allettanti offerte: Juventus, Sampdoria, Parma e Napoli. Tifoso del Napoli e simpatizzante della Samp alla fine scelse i gialloblù per le comodità che la società gli avrebbe potuto offrire. In Emilia De Angelis mantiene le promesse, tanto da entrare nel giro della Nazionale Under 16. A spezzare momentaneamente i sogni di gloria tuttavia ci pensa un bruttissimo infortunio (rottura dei legamenti crociati). Ma il ragazzo si riprende alla grande e passo dopo passo arriva al debutto in serie A. E' il 23 maggio del 1999, il giorno del suo diciottesimo compleanno, quando Malesani decide di farlo scendere in campo all'Olimpico contro la Lazio (per 17 minuti). L'attaccante combina ben poco ma capisce di essere ormai diventato un calciatore.
Nella stagione 2000-01 De Angelis viene prestato al Benevento. Nella sua terra d'origine il ragazzo mostra tutte le sue doti, conquistando subito un posto da titolare e trascinando con 4 gol e tanti assist la sua squadra ad un'insperata salvezza (senza ricorso al play out). Niente male per un ragazzo di 19 anni. La riconferma avviene in questa stagione. Cambia la squadra, il Sora, ma non le prestazioni, tanto che il dato numerico è pressoché identico a quello dell'anno precedente: 28 presenze e 4 gol. I giornali gli attribuiscono un lusinghiero 6,16 di media-voto e qualche assist, un buon bottino che ancora una volta contribuisce alla salvezza della propria squadra (dopo i play-out contro il Castel di Sangro). Tornato a giugno a Parma è stato girato in comproprietà al Verona nell'operazione Gilardino.
Giocatore vivace, abile più nel dribbling e negli assist che non nella fase realizzativa, come tutti i giocatori di fantasia paga una certa discontinuità ed un'endemica tendenza a portare il pallone. Tutte caratteristiche comunque che ben si adattano alla concezione che Malesani ha dell'esterno d'attacco. Con le sue serpentine infatti potrebbe creare quella superiorità numerica che il mister veronese ricerca nelle fasce, permettendogli di sfruttare le sue ottime doti di assist-man, senza pagare lo scarso peso in zona rete.
Difficile stabilire attualmente se e quanto potrà essere utile al Verona questo giovane attaccante napoletano. Il giocatore infatti appare ancora acerbo, prematuro per grandi palcoscenici. In C1 si è ben comportato senza però dimostrare qualità superiori al resto della categoria. Per questo, a meno di clamorose esplosioni, rimangono dei dubbi sulle sue concrete possibilità di sfondare in un club dalle grandi tradizioni ed ambizioni come il Verona.
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