Nato a: Oderzo (Tv)
Il: 25.11.1944
Nazionalità: italiana
Altezza: 176 cm
Peso: 78 Kg
Ruolo: Attaccante
Palmares: 1 scudetto (Juventus 1966-67)
Club scuola: Juventus
Nazionale: 1 pres. 0 gol (debutto 25.06.1967 Romania-Italia 0-1)
«Fosse stato solo per me non avrei mai lasciato una città come Verona»
Sicuramente una delle leggende e dei giocatori più amati dai tifosi dell'Hellas è Gianfranco Zigoni, il quale ha caratterizzato con i suoi gol e le sue prodezze l'era Garonzi portando al Verona 3 salvezze ed una promozione in A. Grintoso, stravagante, fantasioso, Zigoni coi suoi centosettantasei centimetri di agilità e guizzi imprevedibili, scorazzava sulla fascia sinistra e lasciava il segno sui sentieri del calcio. Impossibile perderlo di vista, nemmeno in mezzo a mastini meglio piantati di lui. Nessuno poteva togliere la ribalta a Zigo-gol, quando decideva di distribuire magie sui suoi palcoscenici.
Gianfranco Zigoni (1,76m.X 72kg.) nasce in un piccolo paesino in provincia di Treviso: Oderzo, il 25 novembre del 1944. Più tardi lo stesso Zigo farà notare come proprio da un paese vicino ad Oderzo siano originari i nonni di un protagonista del Verona d'oggi: Adailton. Il ragazzo dimostra subito di saperci fare con il pallone, tanto che dopo un breve trascorso nelle giovanili del Pordenone viene ingaggiato dalla Juventus che lo fa esordire in A alla tenera età di 17 anni, il 10 dicembre del 1961 contro l'Udinese. Dopo tre stagioni viene mandato a maturare a Genova dove tra serie A e B colleziona 58 presenze segnando 16 gol. La Juve decide allora di riprenderselo al volo e anche grazie al suo contributo riesce a conquistare lo scudetto nel 1966-67 dopo un lungo testa a testa con l'Inter di Helenio Herrera. Trascorre altre tre stagioni alla Juve (82p.-22gol) e poi nel 1970 passa alla Roma dove segna 12 gol in due stagioni.
Finalmente nel 1972 viene acquistato dal Verona dove diventa ben presto l'idolo della tifoseria per le sue devastanti discese nella fascia sinistra ma anche per il suo carattere bizzarro e il suo amore per le donne, i motori e l'alcol. Nonostante queste passioni che talora lo distraggono Zigo in campo da sempre tutto dimostrando ogni partita il suo grande attaccamento ai mitici colori gialloblu. In 6 stagioni in riva all'Adige mette a segno una trentina di gol, tanto da meritarsi l'appellativo di Zigo-gol. Nonostante ciò la qualità maggiore di Gianfranco non è tanto la capacità realizzativa ma piuttosto l'abilità ad aprire spazio ai compagni e a supportare la prima punta. Ancora oggi è nei cuori e nei cori dei tifosi dell'Hellas e del resto questo amore è pienamente ricambiato da Zigo-gol che più di una volta ha manifestato il desiderio di morire sul terreno di gioco del Bentegodi che tante soddisfazioni gli ha dato nella carriera di calciatore. Un'ennesima dimostrazione d'affetto si è avuta in un recente sondaggio di •«solohellas•» dove il 21% de supporters veronesi lo hanno scelto come miglior attaccante gialloblu del secolo secondo solo al danese Elkjaer.
Ora, superati i 60 anni, è tornato alla vita tranquilla della campagna trevigiana dove però continua a seguire con passione ed ardore le sorti della nostra squadra sperando che il figlio, che dicono sia particolarmente dotato, prima o poi possa ripercorrere le sue gesta in gialloblu.
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