Gabriele Puccio Nato a: Milano Il: 03.08.1989 Nazionalità: italiana Altezza: - Peso: - Ruolo: Centrocampista Club Scuola: Internazionale F.C.

Prima di cominciare con la scheda di Puccio, il primo acquisto del Verona di Remondina, fermiamoci un secondo e guardiamo la tabella riportata sotto con le presenze.
Ebbene sì, Gabriele Puccio è un giocatore che arriva direttamente dalla primavera. Primavera dell'Inter, per l'esattezza, ma pur sempre primavera.
Entriamo quindi nell'ottica che questo è solo un abbozzo di giocatore, è un giovane all'inizio della carriera; Puccio è un giocatore che deve crescere, maturare e dimostrare ancora tutto il proprio valore.
Tutto questo preambolo per spegnere gli entusiasmi di chi pensa che sia un campione e per tranquillizzare chi può pensare che non essendo ai livelli di Balotelli debba essere necessariamente uno scarpone mandato a Verona come «rifiuto».

Una volta che si è riportato il caso alla giusta dimensione annotiamo che il ragazzo che abbiamo preso in comproprietà dall'Inter è un centrocampista molto duttile che si muove con buona tecnica preferibilmente davanti alla difesa ma che non disdegna posizioni più avanzate. Spesso è stato impiegato nel campionato primavera come esterno d'attacco, lato sinistro essendo lui un mancino puro. Il ragazzo è da sempre considerato molto talentuoso e ad inizio stagione è stato anche inserito nella seconda lista della rosa interista per la Champions League (a titolo statistico segnaliamo anche il suo esordio con la prima squadra nerazzurra nella partita di Champions League contro il PSV). Nell'ultima stagione Puccio perde un po' di continuità e finisce ai margini della squadra titolare giocando in tutto una quindicina di gare. E' proprio a causa di questo altalenare di prestazioni che viene tolto dallo stretto giro di primavera che frequentano la prima squadra. Per lui quindi si preclude l'entrata dalla porta principale del calcio che conta e si apre l'ingresso secondario delle serie inferiori, come spesso è successo a tanti altri giocatori, ora campioni, ora eterne promesse, ora mediocri pedatori.

Le possibilità ci sono e le referenze «scolastiche» pure. Ora sta a Puccio esprimere le proprie potenzialità, per il bene suo e per quello del Verona.
Nessuno gli chieda la Luna però... almeno per il momento.

Valeriano