Nato a: Napoli
Il: 05.12.1982
Nazionalità: italiana
Altezza: 185 cm
Peso: 78 kg
Ruolo: Attaccante
Palmares: 1 promozione in seie B (Gallipoli 2008-09)
Club Scuola: Napoli
E' stato il tormentone della scorsa estate, quando fino all'ultimo giorno di mercato Bonato ha cercato, senza riuscirci, di trascinarlo a Verona. E' stato ancora un tormentone quest'inverno e stavolta alla fine Bonato l'ha spuntata. Francesco Di Gennaro è un attaccante del Verona. Finalmente, diciamo, se non altro perché questo ci solleva da un continuo flagello che francamente ci aveva un po'...stancato.
Si diceva di Francesco Di Gennaro, punta centrale, punta «che fraca» ma anche punta che sa manovrare. Un fisico possente, una grande abilità di testa ma allo stesso tempo con buoni piedi e tiro dalla media distanza. Non è un Colombo e non è tantomeno un Selva ma piuttosto potremmo definirlo «una terza via» che avrà il compito di metterà a dura prova l'integralismo tattico di Remondina.
Il ragazzo nasce all'ombra del Vesuvio 27 anni fa e dopo alcuni campionati tra i dilettanti passati a gonfiar reti fa il debutto come professionista nel Lanciano. L'impatto non è dei migliori, le doti sono ben visibili ma il «bomber» stenta a mantenere le promesse. Anche a Lucca non conclude troppo ma la sua è una continua crescita e il gran lavoro che fa in campo per la squadra ne fanno un soggetto «molto interessante». Nella stagione 2006/07 il Gallipoli ne rileva la comproprietà ed è in quel momento che arriva la svolta. Nella prima stagione Di Gennaro gioca 27 partite e mette a segno ben 13 gol. Il prezzo del suo cartellino si impenna e su di lui mettono gli occhi diverse squadre. Durante l'inverno 06/07 il procuratore Di Campli e lo stesso giocatore fanno il diavolo a quattro per passare alla Reggina ma il presidente del Gallipoli non ne vuole sapere e non cede alle lusinghe calabresi. L'obiettivo del Gallipoli è la serie B in due stagioni e Di Gennaro dovrà essere uno dei protagonisti dell'impresa. Detto fatto. Durante l'estate 2007 Di Gennaro viene riscattato completamente dalla Lucchese e, anche se in Lega il contratto riporta la ridicola cifra di 85.000 euro, la metà del giocatore è stata pagata tra i 500 e i 600 mila euro (la Guardia di Finanza sta appunto accertando la cosa perché sembra che i due presidenti delle oramai fallite società abbiano fatto qualche magheggio...). Nella stagione passata la storia del Gallipoli la conosciamo bene, il girone B è stato vinto in carrozza dalla squadra salentina composta all'epoca da tanti giocatori che poi avrebbero vestito la maglia gialloblu. Di Gennaro in quella stagione conferma ancora una volta il bottino di 13 reti e si conferma come pezzo pregiato del mercato di Lega Pro.
Quest'estate, come dicevamo, il giocatore e il Verona si sono rincorsi a lungo e la trattativa avrebbe anche potuto concludersi positivamente se non si fosse atteso troppo tempo dando modo alla nuova proprietà del Gallipoli di subentrare alla precedente e di bloccare tutte le cessioni in vista del campionato di serie B.
Di Gennaro passa la prima parte del campionato ancora a Gallipoli, debutta in serie B, segna il primo gol del Gallipoli in B e poi viene lentamente messo in disparte. Verso la fine dell'anno Giannini lo recupera e lo reintegra tra i titolari. Alla fine per lui si contano 4 reti in 16 presenze sempre ben figurando in campo.
Com'è possibile che ora il Gallipoli abbia deciso di mollare Di Gennaro? Semplice. Il giocatore ha voluto fortemente «sposare il progetto Verona» (i maligni direbbero che ne ha sposato piuttosto il «sontuoso contratto») e dato che il Gallipoli ancora gli doveva alcune mensilità arretrate, il giocatore ha chiesto la messa in mora della società con l'obiettivo di svincolarsi. A quel punto la società ha liquidato il giocatore di quanto gli spettava di diritto e lo ha messo sul mercato. Martinelli ha sborsato 300mila euro circa per averne la comproprietà «pulita», cioè da ridiscutere col Gallipoli poi nel mercato estivo.
Cosa ci dobbiamo aspettare ora da Francesco Di Gennaro? Avrete capito che non stiamo di certo parlando del fenomeno che ti risolve la partita con un colpo di genio improvviso, quindi niente miracoli. Quello che vedremo sarà un giocatore d'area di rigore, un giocatore che se ben assistito dalle retrovie e dai lati è in grado di mettere a segno un discreto numero di reti ma anche un giocatore in grado a sua volta di assistere i compagni sacrificandosi per la squadra. A Gallipoli ha giocato sia in attacco a due con il supporto del trequartista sia in un attacco a tre, come punta centrale, quindi fa esattamente al caso di Remondina che ha dovuto rinunciare a Selva proprio quando si era deciso di provare l'attacco a due supportato da Berrettoni.
In definitiva, con lui la squadra potrà sicuramente migliorare ma difficilmente Di Gennaro da solo potrà cambiare il volto della squadra.
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