Nato a: Oslo
Il: 16.04.1933
Nazionalità: norvegese
Altezza: - cm
Peso: - kg
Ruolo: Interno
Palmares: 3 coppe di norvegia (Skeid Oslo 1954, 1955, 1956)
Nazionale: 10 pres. 2 gol
Club Scuola: Skeid Oslo
Finn Gundersen è stato, insieme al brasiliano Del Vecchio, il terzo calciatore straniero ad indossare la maglia del Verona. Era l'estate del 1957 quando Giorgio Mondadori, ansioso di allestire una squadra in grado di reggere al meglio il suo primo campionato di Serie A a girone unico, decise di acquistare i due •«forestieri•»: prima di loro in riva all'Adige avevano giocato solo lo svizzero Liniger (1912-13) e l'uruguagio Icardi (1938-39). Fu forse anche per questo, per il fascino esotico e la desuetudine ad un nome non italiano, che l'acquisto del ventiquattrenne norvegese venne accolto con grandi speranze da parte del popolo gialloblu. In realtà ben poco si sapeva di chi fosse realmente Gundersen, e di come giocava.
Finn, nato a Oslo nel 1933, era cresciuto con una grande passione per lo sport mettendosi in luce come atleta polivalente. Spinto anche dal clima della sua terra, Gundersen infatti si impegnò sin da bambino su due fronti: d'inverno praticava hockey su ghiaccio e d'estate, quando il tempo era più mite, giocava a calcio. Il bello è che il ragazzone norvegese ci sapeva fare, tanto da raggiungere la nazionale in entrambi gli sport. Ma soffermandoci sulle sue abilità calcistiche, Gundersen era un interno che univa buone doti tecniche a un fisico poderoso. A diciannove anni aveva debuttato nella massima serie norvegese, con la maglia dello Skeid Oslo, la squadra che lo aveva cresciuto e con la quale spenderà tutta la sua carriera in patria. Nelle stagioni successive Gundersen diventò una delle stelle della formazione della capitale, contribuendo in maniera decisiva alla conquista di tre coppe nazionali consecutive (1954, 1955 e 1956). Nel 1957, poi, Finn disputò una stagione super, mettendo a segno ben 8 gol in 12 gare ed entrando stabilmente nel giro della nazionale. Fu così che il Verona lo notò e decise di portarlo in Italia, convinto di aver fatto un affare.
Il debutto nel nostro campionato Gundersen lo fece alla seconda giornata, nel sentitissimo derby con il Vicenza. Fu un successo, con il norvegese sugli scudi e autore del gol della vittoria per 1-0. Finn sembrava così essere in grado di rispondere alle grandi attese che si erano create sul suo nome; ma la favola durò poco. Il Verona disputò sì un girone d'andata favoloso, sublimato alla 14•° giornata dalla vittoria casalinga per 4-3 contro il Milan, partita nella quale andò a segno anche Gundersen. Poi però la squadra si sfaldò, inanellando un incredibile serie di risultati negativi che valsero, a fine campionato, la retrocessione. La stessa parabola venne vissuta dal norvegese che, col passare delle partite, si dimostrò più discontinuo che fantasioso, tanto da finire la stagione spesso in panchina, e con un bilancio di 22 gare e 3 gol (il terzo messo a segno alla 26•° giornata nella sconfitta casalinga per 2-4 contro l'Inter).
L'anno dopo Gundersen rimase a Verona ma la sua presenza risultò impalpabile, con due sole gare in campionato e una in coppa Italia (persa incredibilmente per 3-2 contro il Pordenone). E così, senza lasciare alcun rimpianto tra i sostenitori gialloblu, se ne tornò in patria, sempre allo Skeid Oslo, dove chiuse la carriera nel 1962.
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