Emanuele Berrettoni Nato a: Roma Il: 14.07.1981 Nazionalità: italiana Altezza: 175 cm Peso: 70 kg Ruolo: Attaccante Palmares: 1 campionato Primavera (Lazio 2000-01), 1 Coppa Intertoto (Perugia 2003), 1 Coppa Italia Serie C (Bassano V. 2006-07), 1 promozione in Serie B (Hellas Verona 2010-11) Club Scuola: Lazio

Correva la stagione 2000-01. La formazione primavera della Lazio vince il campionato e la stella di quella squadra è Emanuele Berrettoni, ovvero colui che sarebbe dovuto diventare «l'erede di Giuseppe Signori». Il giovane attaccante sembra veramente all'inizio di una folgorante carriera. Il debutto in prima squadra avviene a novembre del 2000 in Champions League nell'incontro Sparta Praga - Lazio. La stagione successiva il giocatore viene aggregato alla prima squadra e fa l'esordio a settembre 2001 contro il Perugia proprio pochi giorni prima di passare in prestito alla squadra umbra. Tutti aspettano l'esplosione di quel talento puro ma nei tre anni passati a Perugia il tanto sperato salto di qualità viene sempre rimandato. Berrettoni le qualità le ha, ma quando scende in campo sembra spegnersi come una candelina al vento. Eppure in allenamento è sempre tra i migliori e segna anche caterve di goal. L'unico guizzo sarà nella finale di Coppa Intertoto quando con un tiro dal limite segna una delle reti del successo perugino. Da li in avanti la carriera di Emanuele comincia un inesorabile declino. Berrettoni sembra sempre sul punto di esplodere ma puntualmente viene frenato da palesi limiti caratteriali e difficoltà d'ambientamento. Una mezza stagione al Catania in serie B dove qualcosa ha fatto, poi una capatina a Crotone sempre in B prima di finire nel problematico Napoli del primo anno di C, quindi sempre nella stessa categoria con Grosseto e poi con la Spal. Diverse partite giocate, pochi spunti degni di nota, tante delusioni. Una carriera praticamente segnata e destinata ad una impietosa fine.

A metà del campionato 2005-06 arriva però la svolta: Berrettoni passa dal Grosseto alla Virtus Bassano scendendo di categoria. L'attaccante trova subito la fiducia della società e della squadra, fiducia forse che finora gli era sempre stata negata a priori, e ricambia con un buon finale di campionato contribuendo attivamente alla salvezza della squadra. Nell'estate successiva il Bassano lo riscatta e da li comincia la parentesi felice della carriera dell'attaccante romano. Tre stagioni e mezza giocate con continuità, 45 reti all'attivo e una infinità di assist per i compagni. Berrettoni prende praticamente per mano la squadra e la trascina verso importanti risultati: per tre stagioni consecutive il Bassano centra i playoff mancando sempre la promozione per un soffio e nella stagione 2007-08 vince la Coppa Italia di categoria.

Finito questo ciclo, il presidente del Bassano decide di tagliare il monte ingaggi della squadra e non rinnova il contratto a Berrettoni che così, da svincolato, può accasarsi all'Hellas Verona con un contratto triennale.

Che giocatore è ora Emanuele Berrettoni?
Innanzitutto è un elemento molto tecnico, sicuramente di livello superiore alla media di entrambe le categorie di Lega Pro. Emanuele è molto agile e veloce, per dirla alla Mattè, è un giocatore da corto-lungo, capace di correre negli spazi con la palla mettendo in croce le difese (spesso statiche) degli avversari. E' un giocatore che segna e fa segnare e può essere ben inserito per caratteristiche sia come esterno in un tridente d'attacco sia come seconda punta classica.

Difficile dire ora se Berrettoni farà bene o farà male al Verona ma, viste le tre ottime stagioni dalle quali è reduce, non si può proprio parlare di «scommessa» o di «oggetto misterioso» ne tanto meno di «rivelazione».

Dal Dossier 2009-10:

Per gran parte della stagione Berrettoni è stata una spina nel fianco per gli avversari. Le sue discese travolgenti e il suo guizzo hanno dato qualcosa in più all'attacco gialloblu. Nell'ultima parte di stagione invece il calo è stato vertiginoso tanto da renderlo irriconoscibile. Ha speso tutto nella prima parte del torneo e quindi è stato gestito male? Fatto sta che lo score alla fine del campionato è veramente misero e se rekazionato alle occasioni mancate i suoi soli tre gol gridano assolutamente giustizia. Giustizia che siamo sicuri troverà nel prossimo campionato, quando sarà impensabile non ripartire da uno come lui. Bilanciando il girone d'andata (discreto) con quello di ritorno (insufficiente) possiamo dire che il suo rendimento globale è sufficiente.

Dal Dossier 2010-11:

Pensate un po', Giannini lo aveva messo a fare addirittura il centrocampista. Lui non ci credeva ma abbozzava. Poi lo spostava di qua e di là, lui non ci credeva, ma abbozzava e ovviamente non rendeva. Poi la botta a Gubbio: rottura totale del legamento crociato. Mesi e mesi di stop. Il suo rientro, a febbraio contro la Reggiana, coincide esattamente con l'inizio della cavalcata. Subito tre-quattro partite giocate ad altissimi livelli partendo da titolare, poi un calo fisiologico dovuto al periodo di inattività e quindi un finale di campionato a buoni livelli. Niente media in questo caso, il giudizio è tutto merito del suo miracoloso ritorno in squadra e conseguente finale di girone: buono.

Dal Dossier 2011-12:

Cosa dovremmo dire di Emanuele Berrettoni che non si sappia già? Non è un giocatore adatto alla categoria, buono per una dignitosa Lega Pro, sufficiente per una Lega Pro di alto livello, inconsistente per la serie B. Una riserva senza troppe pretese, magari qualche volta gli riesce il numero, raramente gli riesce il tiro. Teniamocelo per quel che è, un rincalzo destinato a non cambiare le partite ma che ci mette sicuramente l'impegno.

Nella stagione successiva, quella del rilancio gialloblù, Berrettoni è tra i primi a doversi trovare una nuova collocazione. Si accasa a Bassano, un ritorno per lui, anche se non riesce a confermare quanto di buono aveva fatto nel periodo precedente al suo arrivo a Verona.

Valeriano