Nato a: Maribor (Slo)
Il: 24.10.1989
Nazionalità: slovena
Altezza: 183 cm
Peso: 76 kg
Ruolo: Centrocampista centrale
Palmares: 1 Coppa di Slovenia (NK Maribor, 2008), 1 Campionato Sloveno (NK Maribor 2009), 1 Supercoppa Slovena (NK Maribor 2009)
Nazionali: 11 pres. 4 gol in Under 21, 9 pres. e 0 gol nella maggiore
Club Scuola:NK Maribor
Spesso in questo ultimo decennio di vacche magrissime, nel presentare i nuovi arrivi gialloblu, abbiamo cercato di risollevare il morale dei nostri lettori e di alimentare un po' i sogni di cui si nutre il calciomercato, ricordando come il ragazzo di turno fosse stato seguito in un passato più o meno recente da club molto importanti. In genere si trattava di interessamenti estremamente labili riferiti al periodo dei 15-16 anni, poi la realtà si era presa il compito di ridimensionare le capacità del presunto campioncino che, a seguito di una serie di annate deludenti, finiva al Verona per provare ed invertire la sua ormai inevitabile parabola discendente. Di veri e propri colpi, insomma, nemmeno l'ombra, ed il richiamo al glorioso passato suonava quasi come un patetico tentativo di auto-convincimento del buon affare fatto dalla società scaligera. Finalmente per una volta non sembra essere andata così: il Verona infatti ha ingaggiato, con un blitz che ha sorpreso non poco, quello che - usando un'espressione un pò inflazionata - può essere autenticamente definito un top-player per la serie B: il nazionale sloveno Armin Bacinovic. Un giocatore che è sì reduce da una stagione deludente, ma che non ha ancora 23 anni, e possiede delle qualità che avevano spinto il presidente del Palermo Zamparini a valutarlo 14 milioni di euro non più tardi di 18 mesi fa.
Bacinovic è uno dei più brillanti rappresentanti della recente insolita fioritura di talenti del calcio sloveno (che annovera i vari Ilicic, Kurtic, Lazarevic, Belec, Matavz, tutti nati tra il 1988 ed il 1990 e con ottime prospettive di crescita). Di lui si inizia a parlare nel calcio che conta nel corso dell'agosto del 2010, quando, affrontando con il suo NK Maribor il Palermo in Europa League, attrae assieme al compagno di squadra Ilicic le attenzioni del club rosanero, venendo ingaggiato per un tozzo di pane (si fa per dire, 800 mila Euro) proprio in chiusura del calciomercato estivo. In realtà, seppur sconosciuto all'estero, Bacinovic è già all'epoca un giocatore affermato in patria. A soli vent'anni, vanta oltre cento gare ufficiali con la squadra della sua città, 3 trofei conquistati (la coppa di Slovenia nel 2008 ed il campionato e la supercoppa nel 2009), è capitano della nazionale Under 21 slovena ed ha già fatto il suo debutto in quella maggiore (il 12 agosto del 2009 in una gara vinta 5-0 contro San Marino).
Nonostante queste credenziali, il suo arrivo a Palermo viene accolto con un certo scetticismo e Bacinovic sembra destinato ad un impiego limitato come riserva di Liverani. Niente di più sbagliato: gli bastano infatti pochi scampoli di partita per dimostrare di avere personalità e grinta da vendere e per garantire un rendimento assai più elevato rispetto a quello ormai declinante del regista italiano. Insieme al connazionale Ilicic, Bacinovic è la rivelazione di un Palermo che, sotto la guida di Delio Rossi, nel girone di andata macina gioco e spettacolo. Ad inizio gennaio 2011 la squadra siciliana è addirittura quinta, ad un punto dalla zona Champions League ed a 9 dal Milan capolista; Bacinovic è titolare inamovibile (con 17 partite disputate sulle 19 complessive ed una media Gazzetta di 6,06) ed ha all'attivo due reti, segnate contro Bologna e Milan. Su di lui c'è l'interesse dello stesso Milan, del Chelsea di Ancelotti, del Liverpool e, soprattutto dell'Aston Villa, che si presenta da Zamparini con un'offerta di 10 milioni di euro, prontamente rifiutata. Ma il calcio d'oggi è figlio della realtà che lo circonda, freneticamente e (spesso) dissennatamente protesa al cambiamento, e tanto fulminea è stata l'ascesa, quanto rapida arriva anche la caduta per Bacinovic, la cui valutazione di mercato si sgonfia nel giro di pochi mesi con la rapidità degna di una bolla speculativa sui mercati finanziari. Di mezzo ci sono gli errori della società e dello stesso calciatore: dopo un umiliante sconfitta per 0-7 contro l'Udinese (è il 28 febbraio), Zamparini esonera Delio Rossi, salvo poi richiamarlo un mese più tardi quando la squadra è ormai allo sbando; i rosanero si riprendono nel finale chiudendo con un ottavo posto e la finale di Coppa Italia. Nel complesso, il rendimento di Bacinovic riflette la flessione della squadra, senza tuttavia che venga mai messo in discussione il suo posto tra i titolari.
In estate il Palermo rifiuta una nuova importante offerta (6 milioni di Euro) questa volta proveniente da una società tedesca, ma Bacinovic non ricambia la fiducia della società siciliana. Armin si presenta al ritiro con 5 chili in più rispetto al suo peso forma ed alle prime panchine si lancia (specie attraverso il suo procuratore) in manfrine di insoddisfazione per l'ambiente rosanero. Il suo atteggiamento arrogante non lo agevola, ed una certa debolezza di carattere lo fanno ulteriormente sprofondare nel caos totale dell'inizio stagione rosanero. La squadra esce inaspettatamente dall'Europa League già a luglio; Zamparini è una furia ed esonera Pioli a fine agosto, mettendo al suo posto Devis Mangia che non arriverà a Natale. Il nuovo ds Sogliano se ne va sbattendo la porta il 1 novembre 2011 per dissidi con lo stesso Zamparini. Nel frattempo la squadra è nona in classifica e Bacinovic trova spazio a singhiozzo. A gennaio, vedendosi ormai le porte per la maglia da titolare sbarrate, lo sloveno sembra in procinto di passare al Padova ma un infortunio al ginocchio fa saltare la trattativa. In aprile c'è il ritorno in campo, giusto per giocare due spezzoni di partita e chiudere con sole 13 gare all'attivo una stagione vissuta da assoluto comprimario.
Al di lè delle ombre del recente passato, Bacinovic rimane comunque un autentico lusso per la cadetteria specie se, come garantisce Sogliano, saprà vivere la stagione con la giusta voglia di riscatto. Lo sloveno è un centrocampista centrale ordinato e dinamico, con le capacità di interdizione ed agonismo di un mediano e la visione di gioco e la razionalità del regista. Pur non eccellendo in termini di stretta qualità tecnica ha un lancio preciso e sa gestire la palla con sapienza e lucidità, è robusto nei tackle, partecipa alla fase difensiva ma ha anche buone capacità di inserimento, usa prevalentemente il piede destro e cerca spesso il corridoio per gli attaccanti dando profondità all'azione. Come punti deboli si segnala l'eccessiva irruenza negli interventi (in carriera ha collezionato ben 48 cartellini gialli e 4 rossi in 164 partite disputate!) ed un carattere che tende a vacillare in contesti di difficoltà. In ogni caso appare verosimilmente difficile pensare ad un calciatore migliore per raccogliere la pesantissima eredità lasciata da Tachsidis; sebbene con caratteristiche diverse, Bacinovic ha tutte la carte per non far rimpiangere il greco e, perché no, per fare anche un pò meglio. In fondo ha due anni e tanta esperienza (anche a livello internazionale) in più. Su di lui, malgrado il prestito secco, il Verona ha investito molto: a Palermo lo sloveno aveva un ingaggio di ben 700 mila Euro annui e, sebbene una parte dello stesso rimarrà a carico dei rosanero, l'impatto sul bilancio gialloblu sarà significativo. D'altro canto per tornare a sognare qualche piccolo sacrificio bisogna pur farlo.
aggiornamento 2012-13
Non è il giocatore che ha fatto fare il salto di qualità al nostro centrocampo. Lento, lezioso, a tratti forse anche svogliato. Il tasso tecnico è sicuramente elevato ma forse sarebbe stato più adatto per un calcio di trent'anni fa. Ora bisogna correre e aggredire (possibilmente senza prendere giallo al primo intervento). Bacinovic viene scartato in tronco da Mandorlini e mestamente a fine stagione torna al Palermo. A giugno 2014 rescinde coi rosanero e trova l'accordo per un triennale con la Virtus Lanciano.
Enrico
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