Nato a: Bitonto (Ba)
Il: 19.11.197
Nazionalità: italiana
Altezza: 173 cm
Peso: 71 kg
Ruolo: Mediano
Club Scuola: Bari
Quando si parla di Bellavista si parla di Bari. Bellavista nasce a Bitonto e nel Bari cresce come giocatore facendo tutta la trafila delle giovanili. Il Bari grazie ad una sua rete vincerà il suo primo ed unico Torneo di Viareggio nella stagione 97/98. L'esordio in prima squadra arriva in serie B, nella stagione 1996/97 dopo aver iniziato la stagione in prestito alla Pistoiese in C1. Stagione successiva ancora in prestito in C1 sta volta al Giulianova e successivamente al Treviso in serie B. Dalla stagione 1999/00 giocherà sempre con il Bari. Due stagioni in serie A, l'ultima da capitano, e poi tante stagioni in serie B, ogni anno rincorrendo una salvezza acciuffata sempre per il rotto della cuffia. La cuffia dei Matarrese.
Passano gli allenatori e Bellavista è sempre titolare giocando oltre 250 partite con la squadra pugliese, la maggior parte con la fascia da capitano. Un vanto per un barese ed un vanto anche per la società che l'ha cresciuto. Sembra un amore «per sempre» ed invece all'improvviso l'incanto si rompe. Succede che dopo l'esonero di Maran e l'arrivo di Materazzi i risultati continuano a non arrivare e la classifica si fa deficitaria. I giocatori si sollevano contro Materazzi e chiedono un incontro con la presidenza per chiedere il ritorno in panchina di Maran. Bellavista si fa portavoce di quel gruppo di temerari la cui richiesta viene respinta senza appello. Da quel giorno Matarrese si fa il segno della croce e di quei rivoltosi non vuol più sentir parlare. Materazzi se prima già vedeva di cattivo occhio Bellavista, ora gli dà la mazzata finale e lo mette ai margini. A buttare benzina sul fuoco ci si mette anche l'oramai ex capitano del Bari che in diretta TV sbotta contro società e tifosi. Evidentemente dopo diversi anni nella stessa squadra arriva puntuale il momento di cambiare aria. Alla fine del campionato Bellavista soffre di pubalgia e così non serve inventare una scusa da parte del giocatore per non partire per il ritiro ne tanto meno da parte della società per non convocare il giocatore. Bellavista resta fuori rosa per metà stagione, Materazzi se ne va e arriva Conte. Si apre qualche spiraglio di reintegro ma oramai lo spogliatoio (che non è più in mano sua) non lo vuole più. Arriva Giovanni Galli, protettore dei giocatori che non giocano e se lo porta a Verona.
Come si diceva, oltre a Piocelle e Garzon, arriva un altro mediano. L'apporto che Bellavista potrà dare alla squadra gialloblù sarà più di quantità che di qualità. I piedi buoni non appartengono a Bellavista che però sa sopperire alle difficoltà tecniche con una buona dose di grinta e di tenacia. Negli ultimi anni si è adattato con grande spirito di sacrificio a giocare nei ruoli più disparati e tra i tanti esperimenti si è disimpegnato abbastanza bene anche come terzino destro. Non è certo un acquisto da salti di gioia ma siamo convinti che di questi tempi tutto faccia brodo e di riserve valide a centrocampo non ce ne abbiamo poi molte. In ogni caso ereditiamo un altro giocatore in cerca di rivincita e noi lo consegniamo idealmente tra le mani di Sarri.
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