Protagora di Abdena era un sofista vissuto intorno al 450 a.C. Arrivò a questa famosa conclusione: «di tutte le cose è misura l'uomo; di quelle che esistono, in quanto esistono; di quelle che non esistono, in quanto non esistono». E cioè: il reale e l'irreale sono determinati attraverso la rappresentazione che l'uomo ne ha. L'oggetto è necessariamente connesso col soggetto. Non c'è una verità che valga per tutti gli individui, in quanto ogni verità è relativa.
Protagora, seguendo il percorso di Eraclito (tutto scorre, nulla permane) introduce il principio della relatività: per ciascuno di noi è vero solo ciò che ci sembra tale. Come anche le sensazioni, i bisogni: il vino che è dolce al mio palato quando so
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