dal nostro inviato nez
La settimana finalmente è passata, è stata veramente pesante, ma ci siamo! La «formazione» è quella collaudata che ci ha visto mandare a casa il Sorrento due settimane fa, i punti di ritrovo e le postazioni in auto anche... ma oggi è IL giorno, si deve tornare da Salerno con qualcosa di importante.
Il viaggio scivola via tranquillo anche se la tensione è già alta fin da subito, provo a proporre una giornata alternativa in spiaggia sulla costiera amalfitana ma non riscuoto particolari consensi.
Dopo esserci radunati all'autogrill prestabilito veniamo condotti in uno spazio della zona universitaria per controlli e perquisizioni dei mezzi, le operazioni vanno come prevedibile per le lunghe e si intuisce che difficilmente si arriverà per il fischio d'inizio.
Mancano pochi minuti alle 18 quando ci rimettiamo in moto, siamo a circa 15 km dallo stadio, accendiamo la radio sulla stazione locale che trasmette la partita e restiamo sbalorditi dall'imbarazzante professionalità dei radiocronisti, cose veramente da non credere.
Eccoci finalmente sul piazzale a noi destinato, è perimetrato da due file di container, il servizio della sicurezza pare aver lavorato bene, adesso però temiamo ulteriori controlli, tornelli, ecc..qui non si entra più!
E invece con grande sorpresa vediamo di fianco ai tornelli dei grandi cancelli spalancati, si entra di corsa! Non c'è un attimo da perdere, c'è da portare a casa la serie B!
Il nostro settore è pieno, davanti un muro granata, sarà l'effetto dell'acustica dovuta alla nostra posizione ma loro non si sentono granchè, il nostro è invece un tifo continuo, rabbioso, compatto.
Senza grosse preoccupazioni si arriva al quarantacinquesimo del primo tempo quando un affrettato intervento causa un giusto rigore regolarmente trasformato e così quasi senza accorgersene ci troviamo all'intervallo col vantaggio dimezzato! Non è possibile, ci diciamo, non può andare male anche stavolta, non può!
L'inizio del secondo tempo ci fa apparire più determinati, ci mettiamo a giocare un po' di più, ci siamo anche noi in campo, ma corriamo anche due tre grossi rischi e il tempo un po' alla volta passa; più ci si avvicina al traguardo e più la tensione sale, a circa dieci minuti dalla fine capisco che la mia partita può anche terminare qui! Vado a farmi un giro nel retro della curva e trovo qualche decina di persone che ci tiene quanto me alle proprie coronarie... «Ammiro veramente chi è di là a cantare» mi dice uno... scene di sofferenza pura.
Da «di là» però non arrivano particolari sensazioni negative, il silenzio crescente del muro granata fa da contrapposizione alla nostra bolgia, mi sento rinfrancato... . ma sì, rientro!
Siamo nei quattro minuti di recupero, abbiamo in mano la partita! Loro non ne hanno più! Questi secondi passano quasi veloci! Ci si «mette» anche l'arbitro che fischia una manciata di secondi prima, quando invece si pensava ad una punizione... è un attimo! L'esplosione della curva è letteralmente tale, incredibile, scene indescrivibili, lacrime, tante lacrime.
Ce l'abbiamo fatta, non sembra vero, è una gioia incontenibile, siamo ancora capaci di vincere un campionato!
Le due ore di attesa per uscire dallo stadio valgono ampiamente da sole la trasferta, si canta, si festeggia, siamo venuti a prenderci la serie B in terra «nemica», è bellissimo! Arriva anche la squadra, cantano con noi... ..è proprio il caso di dirlo: CI STIAMO DIVERTENDO, CI STIAMO DIVERTENDO...
Nez