Anthony Seric è ritornato in questi giorni un po' a sorpresa a Verona, ma a breve farà le valigie per una nuova destinazione. Da parte sua infatti c'è la volontà di giocare in Serie A e la società scaligera intende utilizzarlo come importante pedina di mercato per ottenere qualche soldo o, forse meglio, un'adeguata contropartita tecnica. Le ultime notizie danno ormai per certo il ritorno del croato al Brescia, che ha intenzione di ingaggiarlo a titolo definitivo. In cambio all'Hellas potrebbe andare la comproprietà di uno tra i giovani Dallamano (classe '83, difensore, 21 partite 0 gol, media voto 5,95) e Cortellini (classe '82, difensore, 27 presenze 2 reti, media voto 6,15), bresciani in prestito quest'anno al Lumezzane. In attesa di saperne di più, per ora di certo rimane che la trattativa tra le due società è già in corso, come ha confermato lo stesso Seric in un'intervista al quotidiano «Bresciaoggi» che vi riportiamo qui sotto.

«E' vero: la trattativa c'è, esiste ed è a buon punto. Io sinceramente non vedo l'ora che sia tutto a posto. Non vedo l'ora di potermi di nuovo considerare un giocatore del Brescia. Stavolta a tutti gli effetti».
Il Brescia rivuole Seric a titolo definitivo?
«Esatto. Ho parlato con il mio procuratore, Pastorello: mi ha detto che il Brescia sta trattando per avere l'intera proprietà del cartellino. La notizia mi ha reso felicissimo. Dopo l'esperienza di Parma sono tornato a Verona, non penso di giocare in B e vorrei ritrovare la A con la squadra che mi ha fatto sentire più protagonista. A Brescia sono stato benissimo. Mi piacerebbe tornare per mettere radici».
E' in Italia dal 1999: 47 presenze e 1 gol nei primi tre campionati all'Hellas, 16 partite a spizzichi e bocconi nell'ultimo torneo con il Parma, 29 gettoni e una rete decisiva, al Bentegodi contro il Chievo, nella finora unica stagione biancazzurra. I numeri dicono che il Brescia è proprio la squadra che fa per Seric...
«Evidentemente è così. Due anni fa facevo parte di una grande squadra, con Appiah, Matuzalem, Guardiola, Filippini, Toni, Tare, Sereni, Bachini. Senza contare Roberto Baggio, che è semplicemente di un'altra categoria. Due anni fa però mi sentivo un giocatore in prestito. Adesso sarebbe diverso. Mi fa piacere che il Brescia pensi di riacquistarmi del tutto. E' la dimostrazione che due stagioni orsono avevo lavorato bene. Ora sono contento, sono davvero ottime le possibilità di tornare a Brescia. Se tutto va bene, bisogna solo aspettare qualche giorno».
Esterno mancino nel 3-4-2-1?
«Il mio ruolo naturale è quello. Credo che sarei utile in quella posizione. Ma posso adattarmi. In passato ho dimostrato di poter fare anche il terzino sinistro. Chiaro che le mie caratteristiche naturali sono più offensive».
Nell'ultima stagione a Parma ha avuto meno spazio del previsto.
«La concorrenza era notevole, ma non mi posso lamentare troppo. Abbiamo conquistato un posto in Europa, mostrando un buon calcio. Sul più bello, quando avevo strappato un posto da titolare, mi sono infortunato. Ma è passata. Ora sto benissimo».
Cosa pensa del Brescia che verrà?
«Io non ho certo chiesto garanzie, perché sono sicuro che i dirigenti stiano costruendo un'ottima squadra. Io sarei felice di farne parte. So della conferma di De Biasi, un punto di ripartenza importante. E so che rimarrà Di Biagio, un campione capace di fare la differenza. Questi sono segnali davvero positivi. Da parte mia, l'ho già detto, non ci sono problemi: sto aspettando soltanto la chiamata giusta. Il mio procuratore mi ha detto di tenermi pronto, ché la telefonata risolutiva può arrivare da un momento all'altro. Io attendo con fiducia».
Quando ha saputo della trattativa?
«Ero in vacanza e sono stato avvertito della possibilità che si stava creando. Non ho avuto dubbi, ho detto subito sì. Ero in Australia, dove sono nato. Sono tornato in Italia e ripartito per la Croazia, dove mi riposerò al mare. La mia parte l'ho fatta. Tocca alle società adesso trovare l'intesa definitiva».

[Leggi la scheda di Anthony Seric]