dal nostro inviato Aquilante
Domenica mattina, mi alzo insolitamente su di giri, e ne ho i motivi! Sabato sera passato con la donna della mia vita (sposata con un francese e con una bellissima bambina, ripetutamente ricevute promesse di matrimonio in gioventù, ovviamente mai mantenute). Quattro cicheti e «a ciacolàr e a bèvar do goti de Prosecco», con una delle più belle e famose donne «de Venessia». Ottima serata!!!
E «ancùo zoga el Verona e vado a vardàrlo», a Sassuolo.......ma và bene anche così. Saluto mio papà (che el me risponde «ti g’ha da essàr tuto sèmo, ti ghe somègi a to mare!»). Ma chi può spiegare l'emozione di entrare in uno spalto, con gli occhi puntati addosso di centinaia di persone «straniere» e tacàr a sigàr:
Uè Uè, tireve via da parte che passa i Veronesi che bate tuti quanti, no ghè Napoletani, e gnanca i Milanesi, che bate i Veronesi al zugo del balòn balòn,balòn balòn balòn! Aprite.............. impagabile! Altro che le donne!!!
Mentre vado verso Piazzale Roma dove arriva il Mago a prendermi, mi telefona lo stesso chiedendomi se gli trovo un cappello di paglia simile al mio!!! Il mio è irripetibile (de me mare dei anni '70), comunque faccio il possibile per 6 euro. (vedere foto).
Venezia, Verona. Si uniscono, a me ed al Mago (impareggiabile autista), anche Canegrandis e Nez. Partiamo avendo la strana sensazione che saremo in pochi, il primo autogrill conferma la nostra impressione, solo un paio di Butei a fare sosta. Ci sbagliavamo.
Arriviamo a Sassuolo. Pensavo fosse prima di Modena, nella piatta pianura Padana. Invece siamo ai primi contrafforti dell'Appennino. Cittadina tranquilla, ovviamente non abbiamo visto il centro storico. La «periferia» rovinata da palazzoni stile ex-DDR! Un vero peccato.
I dintorni dell'entrata allo »stadio«, sono stracarichi di tifosi dell'Hellas! Un vero spettacolo, anzi, i tifosi dell'Hellas saranno il solo spettacolo che ammirerò nel pomeriggio. Nota ridicola, io entro allo »stadio« dopo i miei compagni di viaggio (mi sono bevuto in tutta fretta una birra in un bar vicino). Ad un certo punto la Polizia fà levare a tutti la cintura, pur non avendo un posto dove depositarle. Perchè? Risposte varie. Allora io vado nel primo bar e chiedo se mi possono tenere la cintura (resistendo al tentativi di ordinare una birra), loro dicono: «Certo, il tuo nome?» io pronuncio con orgoglio il mio nome e cognome venetissimi. Loro: «Come?». Beh, per farla breve, attaccano un biglietto sulla mia cintura a nome: Elvise!!!
Stadio parrocchiale, «gnanca el tempo de trovàr el posto che el Verona el segna!». Un energumeno a petto nudo dietro di me mi solleva, apparentemente senza sforzo (io sono 1 metro e 84 per 90 kili) (se ti lezi stò sito te fasso i me complimenti!!). Del resto siamo l'Hellas, cosa ci facciamo in C, è naturale che vinciamo.
Infatti...una partita da piangere, umiliati dal Sassuolo!!!! Tra l'altro allo stadio eravamo più noi!!!
Basta! Ma fino a che punto si vuole arrivare. Abbiamo toccato il fondo, ma stiamo anche incominciando a scavare!!! L'unica nota positiva, per me stesso, è stata la conoscenza di Albi all'intervallo.
Secondo tempo inguardabile, tensione palpabile sugli spalti gialloblù. Triplice fischio ed è finita...finita? Abbiamo ancora perso. Ultimi. ULTIMI in C1!!!
Mentre, mesti mesti, rimontiamo nel macchinone del Mago, ci tocca anche sorbire una paternale da parte di un tifoso Sassuolese che, evidentemente mosso da pietà, ci raccomandava tempi migliori.
Ma alla fine, tornato in laguna, stanco e deluso, penso che alla fine rifarei tutto di nuovo.
«Cambieranno i giocatori, il presidente, l'allenator, ma il Verona resterà per sempre nel mio cuòr!»