dal nostro inviato fabio_s
Cari amici di Hellastory, che dire di questo mio ritorno come inviato? Tutto il bene possibile per avere rivisto tanti amici, tutto il male possibile per avere condiviso con loro la visione di uno spettacolo indegno!
Mai come ieri ho avuto netta l'impressione di un nome, una storia, una coppia di colori calpestata dal menefreghismo, dall'incompetenza, dall'incapacità cronica di essere qualcuno da parte dei «protagonisti» di questa disgraziata parte di storia gialloblù.
Se una squadra come la nostra è in grado in 96 minuti di gioco di produrre una sterile supremazia di 20 minuti contro una compagine di undici improponibili giocatori in un catino che più che uno stadio sembra un campo sportivo di periferia, allora è arrivata l'ora di mollare, di lasciare perdere, di fare altro la domenica!
Che gusto ci può essere nell'assistere per 70 minuti all'inutile e fastidioso giochetto intellettuale di un emerito signor nessuno che si crede chissà chi? Un ometto insignificante, con le spalle coperte da buona parte della stampa locale, incapace oggi di leggere nel disastro di ieri la realtà, preferendo vedere il bicchiere mezzo pieno laddove è preoccupante ed evidente ad ognuno di noi la vuotezza di contenuti delle squadre che ogni volta manda in campo?
Come fa quell'ometto a proporre per 70 minuti due birilli esterni e un bue magro in mezzo senza rendersi conto che al di là di qualche sequenza di passaggi laterali non si riesca ad andare?
Come può ostinarsi a lasciare in panchina l'unico attaccante con un pò di qualità e visione della porta per poi proporcelo esterno di fascia? Come può non capire per 70 minuti che Parolo è fondamentale per questo Verona, perchè trattasi dell'unico giocatore con un pò di piede e visione di gioco?
Ma soprattutto, la domanda che più mi tormenta è come quest'ometto sia riuscito a trasformare un centrocampo forte come quello che ci aveva lasciato la scorsa stagione in un coacervo senza identità, in cui Bellavista langue in un ruolo alla Furino in cui serve a nulla, in cui il povero Corrent corre da una parte all'altra del campo senza toccare biglia e senza avere di conseguenza lucidità nei momenti decisivi, in cui il Campisi o il Garzon di turno sembrano dei leoni in gabbia che strepitano, scalpitano, sbuffano, ma non riescono a concludere nula?
Ce ne vuole Sig. Remondina, per riuscire a vedere il bicchiere mezzo pieno in questa visione scriteriata del calcio in cui si ostina a ogni partita e a cui ci costringe ogni partita! E non ci venga a dire che questa volta i cambi sono stati azzeccati, perchè Tiboni ha segnato e Parolo ha fatto l'assist e Puccio ha giocato bene! Troppo facile contraddirla dicendole che Tiboni l'ha fatto entrare in fascia, in ossequio a una demenziale idea che le era venuta in precampionato e che, evidentemente, non l'ha abbandonata, invece che al centro dell'attacco, come doveva essere da subito e non per 15 minuti soltanto!
Se questa è l'idea di calcio che lei ha, mi spiego perchè a più di 50 anni lei non sia riuscito a trovare una collocazione stabile nel mondo del calcio, ma mi domando perchè noi siamo costretti a rivedere sempre lo stesso film, che si chiama in maniera diversa e a seconda delle situaizoni Salvioni, Sarri o Remondina, ma sempre ci si ripropone a rovinarci il fegato! Basta!
Già abbiamo il nostro ad arrabattarci ogni domenica per trovarci una scusa buona per vedere il nostro Verona invece di fare altro, chiedo almeno che si faccia di tutto per non metterci davanti al bivio di scegliere EFFETTIVAMENTE di FARE ALTRO! Perchè noi non ce lo meritiamo, una tifoseria che si ostina a credere che il gialloblù è uno solo tutti gli altri son in più non possono essere traditi quando di fronte c'è uno di quelli in più! La dignità e i maroni devono essere sempre messi in campo, perchè fare parte dell'HELLAS VERONA significa adattarsi a farne parte, non il contrario! Il suo amico Prandelli l'aveva capito molto bene, ma Prandelli che tanto bene le vuole è un fuoriclasse, lei, sig. Remondina, purtroppo è un somaro e ce lo dimostra ogni domenica.
Detto questo che altro dire, che è stato un piacere rivedere gli amici, conoscere Facy che non avevo mai incontrato, rivedere il buon Smarso a fine partita e ricordarci un pò dei tempi del Torneo di Hellastory (l'ho visto ancora sconvolto per le parate che feci in Vinceremo a Graz - Bondola Smarsa :-)), ma il calcio (nel senso di tiri in porta, punti, coglioni in campo) è un'altra roba, che non si è vista ieri e pare non si vedrà a Verona finchè in panchina ci sarà questo ometto senza personalità. Rassegnamoci, dalla serie C1 o lega pro come si chiama adesso si può uscire in altra maniera non certo seguendo i deliri inconcludenti di questo allenatore e di chi si ostina ad affidargli ogni domenica questo gruppo di calciatori.
Avrei voluto scrivere di altro, dei cori di incitamento sempre ironici dei butei, del «trattamento» riservato a Brivio, del grido «Stracciatella» inirizzato ai dirimpettai CREMAschi, ma francamente non ce la faccio, troppa è la rabbia contro il «nostro» allenatore e chi lo ha scelto, perchè loro è la colpa dello scempio che ci hanno propinato! Con questo passo e chiudo, perchè della partita non c'è niente altro da raccontare e non me ne vogliano gli amici che non hanno visto la partita. La cronaca la potete leggere sull'arena, ma la realtà, amici miei, è un'altra!!
Un caro saluto a tutti e alle prossime volte.