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Tutti ricordiamo con ricchezza di particolari quella fantastica stagione
1984/85 che ci regalò l'unico (per ora) titolo nazionale ma per
quanto mi riguarda la trasferta di Napoli fu un'esperienza che ancora
oggi mi piace ricordare.
Nel gennaio 1985 il nord Italia fu sommerso
dalla neve che ricordo resistette grazie alle basse temperature per
qualche settimana. Fu forse per sfuggire a quel clima rigido o forse per
celebrare il mio compleanno che mio padre sorprendentemente mi propose
di seguire la squadra nella trasferta di Napoli.
I calcio club di allora
frequentemente abbinavano partita e ‘gita turistica' e così,
saltando la scuola del sabato mattina, partimmo in aereo da Venezia, e
una volta arrivati accolti da un clima primaverile, approfittammo della
giornata di sabato per la visita alla costa amalfitana. Ricordo che al
ristorante venne a salutare la comitiva il sig. Porrino che ricordavo
come secondo portiere gialloblu immortalato sulle figurine Panini in
plastica parata alta.
Alloggiammo assieme alla squadra all'hotel Royal
sul lungomare e dopo una pizza speciale ricordo con emozione il poter
avvicinare da privilegiato tutti i giocatori che nella hall
dell'albergo oziavano in attesa di ritirarsi in camera. Il giorno
successivo i racconti di Fontolan riferivano di una notte non proprio
tranquilla trascorsa con Elkjaer che si agitava sui terrazzini
dell'albergo mentre la solita colonna sonora di clacson organizzata
mirava a disturbare il sonno nostro e degli atleti.
La domenica ci
portarono poi con un pullman allo stadio, ma rimanemmo invischiati nel
traffico caotico arrivando a destinazione soltanto pochi minuti prima
della gara; come da copione, ci rendemmo conto che i biglietti che
l'organizzazione aveva procurato erano in proprio mezzo ai
‘calienti' tifosi locali che adoravano il Pibe de oro.
Non fu una
bella partita ma portammo via un punto prezioso; lo stadio esplose in
occasione dell'episodio del gol annullato a Caffarelli che invece era
regolare; ipocritamente ai miei vicini di posto confermai che
l'arbitro prese un abbaglio ma sotto i baffi la mia era una mascherata
felicità. Da quelle piccole cose cominciammo a capire che forse era
l'anno buono.
Sul pullman che ci riportava all'aeroporto ricordo di
aver assistito con Puliero alla polemica via radio tra Ameri e Bagnoli
sulla prestazione di Garella il quale, con quelle parate, aveva gettato
le basi per la sua successiva stagione in Campania.
Rientrammo in serata
giusto in tempo per la domenica sportiva, per fare la cartella in cui
oltre ai libri, inserii anche copia del biglietto dello stadio in
maniera da supportare il giorno successivo i racconti della trasferta ai
miei stupefatti compagni di scuola.
Arturo
Hellastory, 08/04/2016