dai nostri inviati Fabio e Florin
Cari amici, arrivare in curva sud a Grosseto è stato un film: prima sembrava che si dovesse andare per forza coi locali (settore ospiti riservato ai residenti a Verona e provincia), e chi mi conosce sa quanto detesti il tifoso «mummia»; poi allargano la vendita a tutto il territorio nazionale però Florin si ammala.
Venerdì pomeriggio sta meglio e quindi vado a prendere i biglietti settore ospiti, però il circuito ticketone non funziona e quindi si torna al punto iniziale. Inoltre Florin è fortemente in bilico, sia per l'influenza che per le avverse previsioni meteo, e sta per avere la meglio la pista rinunciataria quando con un perentorio e condiviso sussulto d'orgoglio prendiamo la decisione finale: andremo in tribuna e chissenefrega! Ma le avversità non sono finite: sabato mattina il bus che deve portarci a Termini non passa, 10-20-30 minuti di attesa, si mormora di uno sciopero, e mentre sto pensando al da farsi ecco che arriva, ma ormai siamo al limite. Proviamoci: in effetti arriviamo alla stazione alle 9:43, tre minuti dopo l'orario previsto di partenza dell'Intercity-ciofeca per Torino: proviamo a correre, hai visto mai...e lo sforzo viene premiato, in quanto il treno è in stazione con annunciati 15 minuti di ritardo in partenza, che poi diverranno 30. Direte: e a noi che ce ne frega di tutto questo preambolo? Niente, giustamente, ma siccome sulla partita ho poco-niente da dire –vedremo perchè- qualcosa devo pur scrivere, visto che el_baruca lo pretende!
Arrivati alfine vittoriosamente a Grosseto, ove qualche goccia d'acqua si alterna ad ampie schiarite, abbiamo il tempo per acquistare i biglietti (tribuna laterale sud coperta, potrebbe tornare utile in caso di pioggia), passeggiatina per il centro storico e veloce spuntino. Sono le 14, cominciamo ad avvicinarci allo stadio: chiediamo ad una addetta l'ingresso per il nostro settore, lei intuisce che siamo veronesi, ci domanda se ci piacerebbe andare al settore ospiti, ed al nostro entusiastico cenno di assenso ci accompagna spontaneamente aldilà di un punto di «controllo»: gesto cortese e tutt'altro che dovuto, le siamo davvero grati per quanto ha fatto! Entriamo quindi nella curva sud, non ci sono tantissimi butei: faccio un giro alla ricerca di qualche viso noto, ma incontro solo il vecchio amico Max; l'ambiente mi pare un po' depresso, non si canta, e si sentono molti mugugni verso Mandorlini. Vabbè, aspettiamo a vedere che succede; appena le squadre entrano in campo l'ambiente si scalda e si comincia a cantare. Il nucleo centrale è posizionato basso dietro la porta, il campo è piuttosto lontano, c'è la pista da atletica 8 corsie, insomma da lì la partita si vede veramente male (ecco perchè dicevo che ci ho capito davvero poco!), ma io mi ci vado a mettere senza indugio perchè... va bene così!
A parte una buona occasione per Sgrigna, che tira malamente a lato, non combiniamo granchè ma neanche rischiamo (solo una parata abbastanza impegnativa per Rafael); e quando arriva il calcio di rigore per spinta su Carrozza, me la faccio sotto: penso che ci vorrebbe proprio Cacia, non so perchè, forse solo perchè rientrato da poco, ma ho una paura fottuta che Nick se la faccia sotto: rincorsa con la sua caratteristica sgambettata, e palla sulla sinistra del portiere: esplode la curva, urlano i butei, è così bello starci in mezzo!
Neanche il tempo di esultare che Crespo atterra uno dei loro: è rigore contro, ma la prendiamo con pacatezza: pare sia venuto giù il prezioso Crocefisso ligneo del '300 custodito nella vicina chiesa di S.Francesco, ed attribuito al primo Duccio da Boninsegna (il pittore, no quel che zugava con noialtri). Dalla mia postazione si intravede Piovaccari che parte ed il guantone di Rafaelino mio che respinge: altro boato, forse più forte del precedente. Neanche il tempo di riprendere fiato, e Cacciatore fa una gran discesa sulla sinistra, infilando il portiere quando tutti –ma proprio tutti- si attendevano un cross. 0-2 e partita quasi blindata. Nella ripresa mi concedo qualche scappatella in posizioni più alte e defilate, ove si vede decisamente meglio, e riesco a cogliere distintamente qualche buona azione del Grosseto, una traversa mi pare su punizione, ed una bella occasione per Ferrari che però calcia sul portiere. Oltre al grande, continuo e preciso lavoro dell'onnipresente Jorginho. Si conclude con un arrembante «stan arrivando i gialloblu»... da brividi! A fine partita Nick viene sotto la curva, lancia la maglia, coperto da applausi: mi sono emozionato e devo dire, sono davvero contento per lui, per la riabilitazione, per il gol... e poi non dimentico che dalla sua rinascita, giusto due anni fa, sono cominciati per noi tempi migliori.
In conclusione: meglio la partita vista bene comoda o la partita cantata? La seconda che ho detto!
Saluti a tutti i butei. E forza Verona!