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HELLAS VERONA / Le Ultimissime

INVIATO SPECIALE: BRESCIA-VERONA 3-2

Hellastory: Le Ultimissime

INVIATO SPECIALE: BRESCIA-VERONA 3-2
INVIATO SPECIALE: BRESCIA-VERONA 3-2


dal nostro inviato fabio_s

Parto da Milano alle 17.00 in direzione Brescia: ho un apppuntamento allo stadio Rigamonti per Brescia Verona, partita molto attesa tra due formazioni e due tifoserie rivali. Il freddo è pungente: in macchina il termometro segna 3 gradi, temperatura che via via scende fino a toccare gli zero gradi al casello di Brescia Ovest. Compagna d'avventura è mia moglie Federica, che avete conosciuto qualche tempo fa sul guestbook col nickname «LaSignora». Sono le 18.00 circa e già ci sono i poliziotti che controllano la targa delle macchine e attendono i tifosi gialloblù per scortarli allo stadio. Ritiro il mio biglietto e mi vado a fare un giro in centro in attesa di entrare allo stadio. Alle 20.15 siamo seduti in Curva Sud Brescia, proprio a fianco ai butei gialloblù che arrivano man mano accolti dai saluti «affettuosi» dei rivali bincazzurri.

Lo stadio Rigamonti è veramente fatiscente: le tribune sono quelle temporanee, tutt'intorno al terreno di gioco c'è lo scheletro di una pista d'atletica in disuso da chissà quanto tempo, il cui unico scopo è quello di rendere piccoli piccoli i giocatori e rendere difficile seguire le fasi di gioco. Eppure su questo campo hanno giocato alcuni dei più grandi di tutti i tempi: il campione del mondo Branco giocò la sua prima stagione in Italia, il «Maradona dei Carpazi» Gheorghe Hagi arrivò in terra bresciana direttamente dal Real Madrid e soprattutto Roberto Baggio legò momenti indimenticabili della sua carriera a questo campo.

Alle 20.35, agli ordini dell'arbitro Tombolini, i 22 giocatori in campo danno inizio al match. Ci sono assenze importanti da una parte e dall'altra. Nel Brescia non ci sono Di Biagio e Milanetto e in porta c'è Santoni, arrivato dal Palermo dove fu bocciato per un'incredibile serie di errori commessi l'anno scorso. Nel Verona, come previsto, Ficcadenti dà respiro a Mazzola sostituendolo con Pulzetti, lascia Iunco in panchina per Rantier e conferma Sforzini al centro dell'attacco. In difesa al posto della coppia di infortunati Gervasoni-Biasi ci sono Turati e Teodorani. Il resto è noto, con Pegolo in porta, Cassani sulla destra, Bonomi a sinistra, Munari e Ita in mezzo e Ada a svariare su tutto il campo. Sono molto contento di rivedere la fascia di capitano sul braccio di Vincenzo.

La partita inizia al rallentatore, le formazioni di Ficcadenti e Maran sono molto simili: attendiste, giocano molto negli spazi stretti attendendo che Ada da una parte, Possanzini e Bruno dall'altra trovino il varco giusto. Nella prima mezz'ora si annotano solo un grandissimo tiro del nostro brasiliano con splendida risposta di Santoni in angolo e un gol annullato per fuorigioco al bresciano Bruno. Per il resto nulla di rilevante, se non un paio di cross imbarazzanti del sempre più incerto Bonomi, qualche errore da una parte e dall'altra, un paio di pericolose giocate di Possanzini (avercelo noi un attaccante così!) molto gioco a centrocampo e tanto freddo: ormai saremo sottozero. La curva del Brescia non smette mai di cantare e incitare i suoi beniamini, ma non succede veramente nulla e si ha netta l'impressione che solo un episodio possa sbloccare l'inerzia del match.
E l'episodio puntualmente si verifica. Dalla mia postazione non mi rendo conto di cosa succeda precisamente, ma circa alla mezz'ora vedo il guardialinee alzare la bandierina e portarsi verso il centro dell'area del Brescia, l'arbito con un cartellino rosso in mano e un giocatore gialloblù a terra in area. E' rigore con espulsione a favore del Verona! La trasformazione di Adailton è impeccabile, il brasiliano torna al gol e fugge verso la panchina ad abbracciare il Ficca insieme ai suoi compagni. A Brescia, l'Hellas è in vantaggio di un gol e di un uomo alla mezz'ora del primo tempo. Inoltre, in questo momento, ho tre punti in più nel torneo pronostici :-). Tutto è perfetto.

Il Brescia subisce il colpo e non riesce a riorganizzarsi: l'Hellas ha un paio di azioni buone per raddoppiare, ma Rantier scivola con la palla tra i piedi vanificando una splendida apertura di Italiano e Sforzini sbaglia l'appoggio di petto ad Adailton già pronto per il tiro da fuori area. Sono trascorsi circa cinque minuti dal vantaggio e dalla destra arriva un cross in area del Verona che attraversa tutta la porta, Cassani controlla la palla che sfila via verso il fallo laterale, ma Stankevicius (veramente un bel giocatore questo biondo lituano!) è in vantaggio e rimette il pallone al centro dell'area dove Bruno, lasciato incredibilmente solo, ha il tempo di controllare di petto, girarsi, portarsi la sfera sul destro, guardare la posizione di Pegolo e infilare l'incolpevole numero uno gialloblù per il pareggio che manda in visibilio la curva bresciana.

Come dice un famoso adagio che calza perfettamente ai nostri eroi, non c'è fine al peggio. Teodorani scalcia inutilmente da dietro un avversario, rimedia il secondo giallo, fa contento Tombolini che non attendeva altro per riequilibrare la partita e se ne va mestamente negli spogliatoi. Al quarantacinquesimo del primo tempo la perfetta parità è ristabilita. Il mio +3 nel concorso pronostici diventa il solito zero e sensazioni negative mi assalgono, mentre i sostenitori bresciani ottengono nuova linfa dall'insperato uno-due gentilmente offerto dalla nostra squadra. Per fortuna, il primo tempo termina senza altre sorprese.

Al rientro in campo, il Ficca riequilibra la difesa inserendo Comazzi al posto dell'inutile Rantier. Il francese in quarantacinque minuti ha toccato due palloni, uno dei quali perso subito scivolando sul campo, l'altro appoggiandolo indietro. L'intento del mister gialloblù mi sembra chiaro: mantenere la partita sull'1-1 e portare a casa un punto prezioso. E i ventidue uomini in campo sembrano volerlo accontentare: la partita diventa bruttissima, lisci, passaggi sbagliati, lanci illuminanti in fallo laterale accompagnano tutti i tifosi verso un sonno anticipato. L'occasione migliore della prima mezz'ora è del Verona: Ita vince un rimpallo sul lato sinistro dell'area bresciana e mette in mezzo un bel pallone su cui Adailton si avventa girando a rete. Il tiro sembra buono, un difensore bresciano intercetta con un braccio e i giocatori del Verona chiedono il penalty. Tombolini va al centro dell'area, sembra fatta ma fischia un fallo a favore del Brescia. Si riparte col solito tran-tran e la solita sensazione che solo un episodio possa cambiare il risultato. Entra Davis al posto di Sforzini. Il gallese incomincia la sua esperienza italiana andando a prendere di testa un rinvio di Pegolo e finendo fuori dal campo per cadere sulla panchina bresciana. Per il resto dimostra buona volontà, un bel tocco di palla e una discreta velocità. E' più tecnico di Sforzini, ma non sembra proprio un punta centrale.

Tra uno sbadiglio e un colpo di piedi per riattivare la circolazione messa a dura prova dal freddo, al trentacinquesimo minuto arriva il raddoppio del Brescia: lungo cross dalla sinistra i nostri difensori sono in ritardo e dalla parte opposta sbuca Piangerelli che buca Pegolo. Un altro errore difensivo cinicamente sfruttato dalla squadra di Maran. Guardo la panchina gialloblù e mi chiedo cosa passi per la testa del Ficca, come penserà di riorganizzare una squadra che accusa il colpo e nonostante ci sia il tempo per recuperare, fatica a trovare il bandolo della matassa. O meglio, lo trova fino alla trequarti bresciana, grazie a un Italiano che sale in cattedra e a un Ada sempre attivo, ma l'iniziativa gialloblù si squaglia nell'evanescenza di un attacco che è facilmente controllato da Stankevicius e compagni. Fuori Cassani dentro Aurelio per un 3-3-3 che non produce effetti. Il bassotto napoletano con la palla tra i piedi fa ammattire un paio di volte la difesa avversaria ma poi viene fermato dalla differenza di peso e centimetri. Davis fa quel che può e Ada non riesca mai a trovare la via del tiro, purtroppo. Un contropiede veloce permette a Possanzini di entrare in area di rigore dove viene atterrato dal solito Bonomi. Pegolo intuisce ma non riesce a toccare il pallone che entra in rete per il 3-1.

A questo punto mi aspetto la goleada e invece l'Hellas reagisce orgogliosamente. In questi ultimi minuti Italiano prende la squadra per mano e la porta stabilmente nella metà campo avversaria. Al minuto 90 Ada batte splendidamente una punizione dal vertice dell'area: il cross è bellissimo e bellissima è l'incornata di Turati che centra la traversa. Nel recupero, Santoni regala al Verona una punizione a due in area bloccando con le mani un retropassaggio. Il colpo sotto di Italiano è geniale e buca il muro eretto dal Brescia a protezione della porta. Brescia 3 Verona 2, ma non c'è nemmeno il tempo di mettere la palla al centro che Tombolini fischia la fine.

«Peccato, mi dispiace proprio per il Verona» è il commento consolatorio di Federica. Peccato sì, perchè questa ennesima sconfitta di misura contro una grande del campionato mette definitivamente la parola fine alle nostre speranze di arrivare ai play-off. Ancora una volta il Verona non ha demeritato, ha giocato alla pari con una grande squadra, ma ha dovuto soccombere di fronte alla maggiore classe ed esperienza di uomini come Possanzini, Piangerelli, Bruno e Stankevicius. Tutta gente che ha giocato in A e che molto probabilmente ci tornerà presto. Troppo giovane la nostra squadra, troppo inesperta la nostra squadra soprattutto in difesa dove la mancanza di Biasi e Gervasoni si fa sentire sempre di più, troppo evanescente in avanti la nostra squadra dove Sforzini è generoso ma non è Bogdani. Eppure così simpatica, così battagliera, così incredibilmente grintosa, vogliosa, mai doma. Così Hellas Verona. Il tempo ci dirà come questa strana stagione terminerà, a questo punto può succedere di tutto tranne che andare in serie A. Nei miei occhi, nella mia mente e nel mio cuore rimarranno comunque un grazie e una sincera ammirazione per questi ragazzi e questo tecnico che stanno lottando contro la forza degli avversari e contro i propri limiti soprattutto per noi tifosi. Che dobbiamo comunque ripartire insieme al nostro Hellas.

Un caro saluto a tutti.

fabio_s

Pagelle

Pegolo 6,5: una partita in cui non tocca un pallone eppure ne raccoglie 3 in porta! Povero Gianluca, ha tutta la mia solidarietà di collega :-). I suoi rinvii sono grandiosi, precisissimi sulla testa, petto e piede dei compagni. Non spreca un pallone e arriva quasi a prendere il rigore. Incolpevole.

Cassani 6: ha una classe immensa e lontano da Verona diventerà veramente qualcuno. Scende con tempismo e appoggia benissimo i compagni a centrocampo e in attacco. Purtroppo ha responsabilità sui due primi gol, dato che i cross vengono dalla sua fascia, soprattutto sul pareggio non chiude come dovrebbe su Stankevicius. Studia comunque da Nesta.

Bonomi 4: di lui ricordo 3 cross, due in tribuna e uno sulle gambe dell'avversario. Mai protagonista in avanti (Dossena dove sei?), protagonista ahinoi in difesa, dove Possanzini gli fa vedere i sorci verdi fino all'inevitabile fallo da rigore. Imbarazzante.

Turati 6: è il migiore difensore centrale che abbiamo in questo momento. Non va mai in difficoltà sugli attaccanti avversari e si rende protagonista in avanti con un bel colpo di testa che purtroppo termina sulla traversa. E' il difensore che può diventare il punto fermo della retroguardia gialloblù del prossimo anno.

Teodorani 5: il voto è la media tra il 7 meritato per come guida la difesa fino all'espulsione e il 3 per come lascia in 10 i compagni. Cresciuto molto con Ficcadenti, la partita col Brescia poteva consacrarlo definitivamente, ma spreca l'ennesima occasione.

Comazzi 5: Quarantacinque minuti in cui non si vede e sente mai, se non per la partecipazione al raddoppio del Brescia. E' involuto parecchio, i malanni fisici hanno lasciato il segno. Deve ripartire per tornare a guidare la difesa come tempo fa.

Munari 5: Chi l'ha visto? Non entra in partita, sembra stanco il ragazzone. Deve ritrovare in fretta la grinta e lo smalto smarriti, perchè il Verona ha bisogno di lui.

Italiano 6,5: partita strana la sua, abulico nel primo tempo, mattatore nella ripresa in cui fa di tutto e tutto bene. Da incorniciare gli ultimi 6 minuti di partita in cui prende in mano la squadra e segna un gol straordinario. E ritrova la fascia di capitano. Dai Vincenzo, continua così!

Pulzetti 6: più intraprendente di Munari, fa filtro a centrocampo e aiuta in difesa, recuperando molti palloni. Ma non è mai protagonista in avanti.

Rantier 4: quarantacinque minuti giocati, tempo effettivo 30 secondi, due palloni giocati, due palloni sprecati. Sembra un omino di Sensible Soccer: quando riceve palla accelera, accelera, ma non ha mai il pieno controllo del pallone che finisce per perdere scivolando.

Adailton 7: il migliore in campo, è ovunque e ritrova il gol, non butta mai via il pallone e sui calci piazzati fa sempre paura. Corre verso la panchina ad abbracciare il mister dopo il rigore trasformato, segno una volta di più del feeling esistente tra i due. Tanti auguri Ada, di trovare l'anno prossimo palcoscenici più meritori della tua classe e generosità

Sforzini 5,5: tanto impegno, poca tecnica. Nel primo tempo ha la palla buona ma il colpo di testa è debole tra le braccia del portiere. La fotografia della sua stagione...ed è l'attaccante più in forma.

Davis s.v.: da rivedere, non è una punta centrale ma potrebbe essere un buon attaccante di fascia.

Aurelio s.v.: è un peso piuma che vola via appena toccato...fa tenerezza in mezzo ai giganteschi difensori avversari. Deve crescere in esperienza e fisico, ma il futuro è suo.

Ficcadenti 6: Impotente, un leone in gabbia. Mette benissimo la squadra in campo, ma tutto è vanificato dall'espulsione di Teodorani. A quel punto può fare poco. A mio parere dovrebbe dare più spazio a Mancinelli, Munari sembra stanco. Per il resto, fa di necessità virtù acquisendo ulteriore esperienza per il futuro.

La curva 5,5: i butei sono proprio a fianco a me, arrivano scortati dalla polizia e vengono «affettuosamente» accolti dai colleghi bresciani. Poi si sentono a tratti con i canti e cori. Ma ogni volta che mi giro verso di loro, le bandiere sono accartocciate e loro sono in silenzio...c'è forse un pò di sfiducia nei sostenitori?

Hellastory, 08/02/2006

ZANETTI, ABBIAMO UN PROBLEMA DIETRO?


Lazio e Torino, che peraltro sono formazioni superiori, hanno evidenziato un tema già affrontato durante l'estate: la difesa. È innegabile che Sogliano abbia lavorato con maggiore attenzione alla scoperta prima e all'arrivo poi di giocatori di qualità a centrocampo e in attacco, in ottica plusvalenze. E si vede. Ogni partita scopriamo un gesto tecnico superiore alla media da parte di Harroui, Kastanos, Tengstedt, e perfino di Livramento e Mosquera. Altri ne arriveranno da nuovi giocatori che al momento non conosciamo bene perché si stanno ancora integrando. Per non parlare dell'evoluzione esponenziale di Belahyane che creerà non pochi, ma piacevoli, problemi di turnover al mister al rientro di Duda e Serdar. Sulla difesa invece non si è lavorato. O non abbastanza. Gli arrivi nel finale di Daniliuc e Bradaric non sembrano decisivi in un reparto dove Frese e Okou faticano ad adattarsi al livello del nostro campionato. E neppure i ritorni di Faraoni (bloccato a Verona solo a causa di un ingaggio pesante) e Ghilardi (mai veramente preso in considerazione) sembrano essere un valore aggiunto.

[continua]

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