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PROSSIMO IMPEGNO
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Ex agli antipodi... Prima della prima contro la Virtus Entella...
Mancando di precedenti nei campionati, e sperando che quelli di quest'anno siano gli unici (si odio le anomalie calcistiche camuffate da favole, dalla prima all'ultima...) mi concentro su due giocatori della Virtus Entella, due ex gialloblu a loro modo grandi e indimenticabili.
Prima volta da avversario, di Luca Ceccarelli apprezzo tuttora la professionalità e l'attaccamento che ha avuto per i nostri colori, salvo che in un breve periodo subito dopo la delusione dei play off contro il Pescara. A causa di alcune affermazioni rischiose, fu insignito del nomignolo di Speziarelli, chiara allusione alle sirene che lo tormentavano.
Arrivato in sordina a fine mercato estivo nel primo anno di Remondina, si segnalò come il centrale più esperto della compagine. In quel campionato, oltre che per qualche cartellino evitabile, mi rimase impresso per la tranquillità con cui dirigeva i giovani compagni di reparto. Presero bene o male tutti esempio da lui in quanto a professionalità e attenzione.
Nel Remondina due, «soffiò» la fascia di capitano al buon Garzon che finì relegato in panchina dai ben più tecnici Russo, Pensalfini ed Esposito. Nella dispendiosa squadra allestita da Bonato amico di Terraciano, Ceccarelli è stato un goleador affidabile e utilissimo negli sviluppi dei calci da fermo e di gran lunga il miglior difensore. Ed assieme a Rafael, vero artefice della solida difesa che per gran parte del torneo contribuì a tenere il Verona primo. Il campionato finì in un bagno di tristezza che purtroppo contribuì a farmi sprofondare nella depressione...
Tornando al Cecca, la stagione seguente col Principe Giannini in panchina, non iniziò per lui granché bene; vuoi per i sopracitati screzi con l'ambiente, vuoi per la difesa a tre allestita dal mister, il nostro capitano perse inizialmente fascia e personalità in campo. Con l'arrivo di Mandorlini le cose cambiarono. La difesa a quattro con lui e Mimmo Maietta a fianco diventò qualcosa di unico. Da li parte la rincorsa alla serie B.
Le due stagioni in B, le disputò da capitano spesso «non giocatore», essendo il primo rincalzo della difesa, con davanti sempre Maietta e in successione prima Mareco poi Moras. La partita del ritorno in B la sigillò con un eurogol all'esordio col Pescara. Nella stagione della promozione in A, tolse letteralmente Mangia dalla panchina del Verona, segnando il pesantissimo gol del 1-1 nel recupero della partita di Empoli, salvando il Verona e Mandorlini in un periodo non felice di risultati e gioco.
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Lo abbiamo salutato mentre in mutande cantava nella pioggia « ...ce ne andiamo ce ne andiamo ce ne andiamo in serie A...» sulle note di un a sua insaputa macabro coro curvaiolo di metà anni novanta...
Aniello Cutolo. Arriva nel gennaio 2006 dall'Arezzo al posto di Martino Melis, uno dei miei personalissimi eroi gialloblu all time. Per me quindi partito già male.
Sorvolando sulle vicende post-La Spezia che lo resero protagonista più del dovuto, di lui conservo il ricordo di un trottolino panciuto, (con rotondità ben evidenziate dalla maglia a strisce strette) forse dotato tecnicamente ma sicuramente svogliato. Punto. E lo metto nei ricordi più imbarazzanti per la capacità e il «coraggio» di esultare smodatamente come un ossesso in un Cesena-Verona per un suo gol inutile in una partita inutile, a chiusura di un campionato inutile per lui e per il Verona.
Dai su. Sotto con la squadra di Chiavari ragazzi. Applaudiamo Luca il Capitano e snobbiamo Aniello l'Inutile. La loro storia con NOI la si rende giusta così.
In fede, Matteo.
Nella festa per la celebrazione dello scudetto scende in campo un Verona bloccato, pauroso, timido, inesistente per i primi 40 minuti, succube del Lecce passato meritamente in vantaggio e padrone assoluto del campo. Poi, come capita alle volte nel calcio, Suslov (finora 0 gol e 0 assist per lui) pennella una splendida palla per la testa di Coppola, che fino a quel momento aveva subito la marcatura di Krstovic autore del gol ospite, e pareggia. Nella ripresa le due squadre si sono annullate a vicenda rinviando il responso retrocessione ai prossimi 180 minuti. E' un punto importante questo che, contando anche sulle disgrazie altrui oltre che sui meriti di questa squadra terribilmente fragile, può bastare a salvarci.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
H.Verona-Lecce?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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