Il tifo risponde a regole particolari che poco hanno a che fare con la logica comune.
Così accadde che una domenica di qualche decennio fa un ragazzino milanese, entrato gratis a S.Siro grazie al vicino di casa che lavorava come bigliettaio, decise che la sua squadra non sarebbe stata quella con maglia nerazzurra, bensì quella squadra a lui poco nota vestita in giallo e blu.
A raccontare quella giornata gli viene ancora la pelle d'oca, nei suoi occhi rivive lo stupore e l'ammirazione di quel ragazzino davanti a quel gruppo di tifosi giunti a S.Siro con tute blu e caschetti gialli, che fin da subito ha fatto tremare il suo cuore urlando ed incitando la propria squadra.
Pre-partita:
L'attesa per Cremonese-Hellas è iniziata prima ancora della partita con la Spal, la prima uscita stagionale del gruppo Hellas/=Milano è sentitissima. All'apertura della prevendita dei biglietti scatta la ricerca che, dopo una mezza giornata di tentativi, risulta essere vana. A Milano non si trovano nemmeno alcuni punti vendita segnalati sul sito e ribaditi dall'assistenza clienti.
I nostri esuli milanesi non si perdono d'animo perché sanno che il cuore gialloblù è enorme e possono contare sugli amici in terra veronese: grazie a loro il biglietto per lo stadio di Cremona c'è!
Si parte in macchina domenica mattina alle 10:30, tutti in perfetto orario! E come avrebbe potuto essere diversamente?
Dopo qualche chilometro, ci si rende conto che nessuno ha idea dell'esatto percorso che ci avrebbe portato dritti dritti a Cremona. Poco male, le non poche trasferte sulle spalle fanno sentire il gruppo sicuro di sé. Alla prima uscita autostradale indicante Cremona si esce e, come d'incanto, ci si trova immersi nel classico paesaggio che noi tutti conosciamo: la Pianura Padana.
Ci rendiamo subito conto che non abbiamo fatto la scelta migliore, Cremona è segnalata a 35 Km... per fortuna siamo in anticipo!
Dopo svariate rotonde la città è in vista, ci manca solo di capire come arrivare al casello dove avremmo incontrato gli amici veronesi con i biglietti. Nel dubbio... andiamo allo stadio. Era in programma il pranzo al ristorante, quindi cerchiamo informazioni su come raggiungerlo, ci saremmo incontrati tutti là.
Mi dirigo verso gli uomini della Questura per chiedere indicazioni e la prima cosa che mi sento dire da una signora delle forze dell'ordine è “Ma tu hai la sciarpa gialloblù, sei del Modena. Cosa fai qui?”. Mmmm... per evitare problemi mi rivolgo al suo vicino che indica la strada e ci sconsiglia di andare a piedi. 10 minuti di macchina eravamo al ristorante con gli altri butei!!
Dopo un lauto pranzetto innaffiato da un buon rosso della casa possiamo dirigerci allo stadio. Dopo i saluti di rito affrontiamo i tornelli appena installati allo stadio... siamo dentro!
Partita:
La partita inizia e regala pochi sussulti e come di consueto i butei si destreggiano in una delle cose che riesce loro meglio: cantare e sostenere la squadra!
Purtroppo di fronte hanno una tifoseria non all'altezza, quindi sono a tratti costretti ad aiutarla ad intonare cori per loro, rendendo più piacevole assistere alla partita.
Tra un'azione a l'altra il primo tempo volge al termine sullo 0-0. Molti in curva sono ottimisti, l'Hellas non ha creato occasionissime, ma ha giocato a testa alta, riuscendo anche a tenere in mano il pallino del gioco contro una Cremonese che non è apparsa nulla di speciale.
Il secondo tempo inizia con una doccia fredda: dopo un paio di minuti gol su punizione della Cremonese che passa così immeritatamente in vantaggio. Né i butei né la squadra si perdono d'animo e continuano rispettivamente a cantare e a fare gioco. Proprio in uno dei momenti dell'Hellas, un malinteso a centrocampo regala un contropiede sfruttato al meglio dai cremonesi: è 2-0. Il colpo si fa sentire sia in campo che fuori, mancano solo 20 minuti alla fine e sembra difficile rimontare lo svantaggio.
Il Verona continua a giocare e a proporsi, ma non si riesce a pungere. Remondina cambia qualche carta in tavola e la squadra migliora in concretezza negli ultimi 20 metri. I palloni arrivano sul fondo, ma non c'è nessuno in mezzo all'area a raccogliere di testa. La velocità di Da Dalt crea qualche pericolo, ma ancora una volta la Cremonese concretizza l'azione creata realizzando il 3-0 chiudendo definitivamente la partita.
Sono rimasti soltanto i minuti di recupero, che permettono al Verona di siglare il gol della bandiera con un bel colpo di testa di Da Dalt.
E' ora di tornare a casa e, tra una birretta e l'altra, i commenti si sprecano. La voce è quasi unanime, il 3-1 è un risultato troppo pesante. L'Hellas ha giocato alla pari con una delle dichiarate pretendenti alla B, ma l'inesperienza, combinata ad un po' di sfortuna, ha segnato la partita.
A mio avviso la sconfitta ha un aspetto positivo: tronchiamo i facili entusiasmi. Non che ci fossero stati proclami ottimistici, ma non mi dispiace che la squadra abbia ben chiaro fin da subito il ruolo che dovrà giocare in questo campionato.
Ora pensiamo subito al Padova e speriamo vada meglio!
Pagelle:
Circuito Listicket: voto 5. Distribuiscono biglietti per società come Juventus, Fiorentina, Lazio, Roma, per cui ci si aspetterebbe un'organizzazione di un certo livello. Purtroppo è problematico trovare persino alcune rivendite, per non parlare degli errori relativi al settore dei biglietti venduti. Casinari.
Trattoria Il Foppone: voto 7,5. Ottimo rapporto qualità/prezzo. Primo, secondo, vino, caffè e ammazzacaffè a meno di 20€. Gustosa.
Hellas: voto 6. Come nelle partite precedenti l'impegno c'è, ma manca un po' di concretezza ed attenzione. Remondina potrebbe essere più rapido nel cambiare qualcosa. Evanescente.
Cremonese: voto 6,5. Non merita la vittoria, ma sfrutta le poche occasioni che si crea. Tuttavia se vuole davvero salire in B deve fare molto di più. Opportunista.
Tifosi avversari: voto 4. Nonostante l'appoggio di un gruppetto di vicentini, la curva avversaria palesa un'evidente inferiorità. Canta solo sul 2-0, poi si rispegne. Tristi.
Butei: voto 7. Cantano e sostengono la squadra anche sul 3-0. Si contraddistinguono per il supporto agli avversari in chiara carenza di idee. Goliardici.