dal nostro amico Nez
Da totale «autodidatta» ho iniziato a seguire il Verona a 6 anni, però, proprio perché la mia passione non era condivisa in famiglia il mio esordio al Bentegodi avvenne solo diversi anni più avanti, con i gialloblu nei bassifondi della serie B.
Ecco spiegato come mai la prima vittoria in serie A la vidi «solo» il 26 settembre 1982 e non fu una vittoria qualsiasi.
Era la terza di campionato, gli avversari avevano una maglia zebrata e diversi di questi, qualche mese prima, ci avevano fatto sognare al mundial spagnolo.
A tal proposito, con tutta l'ingenua sportività di quindicenne, la sera prima della partita, saputo che questa squadra alloggiava a Garda, con un amico partimmo da Peschiera per vedere se si riusciva ad incontrare in giro per il paese qualche volto noto.
La cosa impensabile al giorno d'oggi è stato addirittura poter entrare nell'albergo e stare lì con loro, i campioni del mondo, quasi tutti incredibilmente disponibili (escluso praticamente solo quello stopper lungo lungo dal cognome corto corto, che infatti campione del mondo non era...), su tutti ricordo con piacere Paolo Rossi e Scirea.
L'indomani l'impatto con lo stadio fu piuttosto scioccante: degli oltre 40.000 presenti la maggioranza mostrava essere chiaramente per quegli altri, addirittura in curva sud, lato verso la ovest, dove mi ero posizionato, io e pochi altri risultavamo totalmente circondati.
Il Verona veniva da due grandi partite contro Inter e Roma, a cui erano corrisposti altrettanti furti con conseguenti sconfitte, ma la squadra specie a Roma aveva a tratti addirittura dominato, forte di ciò, in settimana avevo scommesso con un amico ****ntino che avremmo vinto noi per 2-0!
Ma finalmente ecco la partita!
Ricordo un inizio un po' timoroso nostro con due, tre grosse occasioni loro (tra cui un palo), la squadra che pian piano prende coraggio sul campo e noi con lei sugli spalti, un probabile rigore su Penzo (sempre di quell'insopportabile stopper lungo lungo) ovviamente non dato e finisce il primo tempo.
Non male, penso, in fin dei conti stiamo tenendo testa ai campioni d'Italia (e buona parte dei campioni del mondo), ma sarà lunga!
Il secondo tempo attacchiamo sotto la curva, dopo un quarto d'ora tranquillo, Fanna parte in dribbling dalla sinistra, punta dritto la porta e spara infilando Zoff sul primo palo! Incredibile! Non sembra vero! Ma adesso si dovrà resistere mezz'ora!
È una sofferenza, gli altri ci tengono là e creano un paio di grosse occasioni, il tempo non passa, però un po' alla volta proviamo ad uscire, loro evidentemente stanno calando, riusciamo anche ad andare al tiro, manca sempre meno, dai, è quasi il novantesimo.
Proviamo un contropiede di alleggerimento, come sempre sale anche Tricella a dare man forte, arriva chiaramente spompato qualche metro fuori area spostato sulla sinistra, Sacchetti gli appoggia la palla e lui (da tutto destro) ci arriva col sinistro, come viene, male che vada finirà in curva e guadagneremo un po' di secondi.
Ma no! Quella palla invece di proseguire la sua corsa direzione Brigate decide di scendere e di infilarsi sotto l'incrocio! Nell'estasi orgasmica mi rendo conto che attorno a me sono quasi tutti a testa bassa, fantastico!
Ormai si aspetta solo il fischio finale (dato che il quarto uomo con tanto di lavagna luminosa era ben lungi dall'essere partorito), sarà il novantunesimo, boh, ecco che su una mancata presa di Garella subiamo il gol, 2-1, ma è subito finita!
Uscendo dallo stadio mi torna improvvisamente in mente la scommessa con l'amico, il 2-0! Porco cane l'ho persa per un minuto! Ma chissenefrega! Alè, alè!