Ogni tanto mi diletto a consultare vecchie riviste, ritagli di giornale, libri impolverati e documenti ingialliti dal tempo. Provo in quei momenti bellissime sensazioni; quasi in apnea mi calo nella situazione contingente e riesco a isolarmi da ciò che mi circonda. Tutto questo chiaramente succede anche quando ho tra le mani qualcosa che riguarda il nostro Verona. Ho diverso materiale al riguardo, e nei tempi grigi, come questi, trovo conforto nel passato, in alcune pagine della nostra più che centenaria storia che è ricca, fortunatamente, anche di momenti esaltanti e indimenticabili.
Tutto questo preambolo per dire che sto leggendo «L'Arena» di venerdì 22 Marzo 1991, dove si disquisiva se il gol segnato da Lunini, la domenica precedente contro il Foggia dopo 25» dall'inizio, fosse stato il più veloce nella storia gialloblù. Il tutto era importante, ai fini statistici, perché sui giornali erano stati riportati vari tempi: 26 secondi, 30, 32 …. e allora per sciogliere il nodo, fu chiesta la consulenza di Mario Puliero e dei tecnici di Telearena, che dettero questo verdetto (vediamo se Chivers se lo ricorda…): «… dopo 4 secondi Rambaudi calcia, a 6» Polonia ribatte, a 8» Pusceddu avvia l'azione, a 12» dà a Prytz, il quale a 17» allunga a Polonia che comincia a scendere lungo l'out sinistro, cross al centro dove Lunini di esterno destro anticipa Mancini sul primo palo. Quando il pallone varca la linea bianca, il cronometro indica 25 secondi, meno qualche centesimo». Ma non si tratta del gol più veloce. Il primato spetta a Scaratti e risale al 13 Giugno 1965, in apertura di Verona-Reggiana terminata 3-0, penultima giornata di Campionato. La cronaca dell'epoca, nel tabellino, riporta testualmente: «Reti: Scaratti dopo 10 secondi, Tomiet al 33' del primo tempo; Scaratti al 41' della ripresa». Questo il racconto: «Il Verona vince il campo e la Reggiana batte il calcio d'avvio. L'azione viene interrotta dal preciso interventi di Tanello che allunga in profondità a Bonatti. Doppio scambio in velocità con Scaratti, difesa granata tagliata nettamente fuori e il gialloblù non ha difficoltà a spedire in fondo al sacco da una decina di metri».
E' il caso di spendere due parole per questo valoroso giocatore, che ha lasciato a Verona sicuramente un buon ricordo. Francesco Scaratti nasce a Roma il 19 Febbraio 1939 e la sua storia calcistica inizia nella Romulea, da dove passa al Siena, serie C (1959/60), alla Spal (1960/61) dove debutta in serie A, quindi alla Tevere Roma, serie C, dove resta tre stagioni. E' al Mantova, in serie A, all'inizio del campionato 1964/65 e da qui approda al Verona nel Novembre dello stesso anno e vi rimane per tre campionati di B fino al 1966/67. Dall'anno dopo e fino al 1972/73, è alla Roma dove concluderà la sua carriera. Lui era un jolly, terzino o mediano all'occorrenza, un generoso, uno che dava sempre tutto, di quelli che non si tirano mai indietro e per questo ben voluti dalla gente. Lo accosterei a Damiano Tommasi, per intenderci. Era dotato di un micidiale tiro; delle 12 reti segnate in gialloblù, più d'una è stata realizzata su calcio di punizione. In totale 75 presenze per lui, come recita il nostro Almanacco.
Ecco comunque per gli amanti delle tabelle, la classifica dei gol più veloci nella storia del Verona:
10'' SCARATTI Francesco (13/06/1965, Verona – Reggiana)
20'' CHIECCHI (II) Egidio (19/02/1922, Verona – Spezia)
20'' BONESINI Antonio (13/02/1938, Messina – Verona)
25'' LUNINI Claudio (17/03/1991, Verona – Foggia)
25'' CLERICI Sergio (01/03/1970, Verona – Vicenza)
30'' ZANETTI Luigi (12/01/1941, Verona – Siena)
E a questo punto inserisco, per la gioia di tutti noi, anche quello realizzato da Leonardo Colucci, sabato 11 Ottobre 1997 contro il Chievo, nel famoso 4-0, del quale però non ho il cronometraggio esatto, ma comunque segnato nel 1° minuto.
Per la cronaca, l'ultima volta che questo si è verificato è stato il 9 Dicembre 2000, sul neutro di Catania, quando Bonazzoli ha portato in vantaggio l'Hellas contro la Reggina, eravamo in Serie A.
Vorrei chiudere con un piccolo cammeo, collegandomi a quanto detto all'inizio. Dovete sapere che «L'Arena», anni fa, era solita, nell'edizione del sabato, elencare tutti i giocatori convocati per le partite che si sarebbero svolte l'indomani. Per cui tutti, dai Giovanissimi alla Prima squadra, trovavano il loro nome nelle pagine sportive del quotidiano. E si scopre quindi che quelli dell'Hellas si dovevano trovare al campo di Borgo Roma, quelli dell'Audace al Tiberghien, l'Azzurra in via Adigetto, il Borgo Trento al Bar Lucia, il Cervino al campo Domenico Savio, la Dinamo al campo di San Stefano o a quello di Madonna del Terraglio, la Folgore alla Gran Guardia, l'Olympia al campo Federale, il Parona al Bar Palanca, la Tebaldi sul piazzale della chiesa di Santa Teresa e così via.
Ecco allora come «L'Arena» comunica le convocazioni dei gialloblù per la partita di andata della finale per il titolo regionale a Venezia il 30 Aprile 1944: «L'A.C. Verona convoca per domattina alle ore 7 allo Stadio i seguenti giocatori per recarsi a Venezia per la prima partita di finale del Campionato Regionale: Manzini, Lovo, Pellicari, Carton, Pinotti, Cingolani, Mascalzoni, Fenzi, Soave, Cordioli, Menegotti, Tavellin, Pernigo, Lodi, Cecconi e Zenari. L'importanza dell'incontro non ammette defezioni e quindi i giocatori consci della loro responsabilità saranno certamente tutti presenti».
Che tempi!
CARLO