Sintetizza così mister Zanetti l'avvio di Campionato gialloblù:Non neghiamo che era un sogno iniziare con due vittorie così.. Ed ha perfettamente ragione: i 6 punti conquistati contro Napoli e Genoa e, aggiungo, la prima mezz'ora contro la Juventus hanno evidenziato non solo la caratterialità che tanto ci piace ma anche una duttilità tattica sorprendente e che merita di essere affrontata perché non ha nulla di casuale. C'è una logica aziendale ben precisa. Il Verona di Sogliano ha potenzialmente due rose: alla prima, che disputa il Campionato di serie A, se ne aggiunge una seconda, che potremmo definire Verona B Fantasma composto dalla generazione di ex Primavera che sono andati a fare esperienza in Lega Pro avendo concluso il loro ciclo, più tutta una serie di giocatori a margine della prima squadra finiti in prestito in serie B e nei campionati esteri. Siamo all'evoluzione del progetto Mantova (poi concluso anche a seguito delle nuove normative federali sulla doppia proprietà). Potenzialmente Setti potrebbe tranquillamente iscrivere una squadra in Lega Pro come Atalanta, Milan e Juventus avendo quasi 50 giocatori sotto contratto. Kallon, Tavsan e Braaf sono arrivati a Verona, hanno avuto a disposizione le giuste opportunità, poi sono stati dirottati nel Verona B Fantasma come sviluppo potenziale della società non potendo contribuire alla crescita della prima squadra. Se non ci fossero limiti di età per un Hellas New Generation, nella nostra simulazione potrebbero rientrare anche i vari senatori (Lasagna, Henry e Gunter) che, per motivi tecnici e peso degli ingaggi, non fanno più parte del progetto.

La logica di fondo sta nell'evoluzione naturale dello sforzo di Margiotta di sviluppare il settore giovanile (nell'ultimo giorno di mercato sono arrivati 5 rinforzi per la Primavera), e l'obiettivo finale non è tanto quello di far crescere giovani a servizio della Prima squadra (i migliori infatti rimangono e vengono cresciuti in casa come Coppola ieri, Ghilardi, Corradi e Cissè oggi), né quello di maturare cospicue plusvalenze visti i mercati di caduta (non credo sia arrivato molto dalla cessione di Ruegg, Bragantini, Pierobon, Yeboah), quanto invece dare linfa al fenomeno attrattivo del brand Hellas utilizzandoli, al bisogno, come mezzo di scambio. Sono convinto, ad esempio, che l'esborso effettivo del cartellino di Kastanos sia stato mitigato dai prestiti di Kallon e Braaf a Salerno. Per non parlare dello scambio Hrustic - Bradaric.

Questo concetto si sposa con l'altro del mercato sempre potenzialmente aperto. Naturalmente negli slot previsti. E ciò implica che il prossimo gennaio assisteremo ad una quantità di nuovi calciatori giovani e sconosciuti che arriveranno a Verona a giocarsi le loro opportunità. Spetta poi alla società capire se saranno i nuovi Ngonge, Noslin, Cabal o meno. Quest'anno, inoltre, ho l'impressione che il contributo abituale delle cessioni importanti sia stato dosato in ottica mercato invernale. Alcuni ruoli sono stati duplicati ad arte per consentire al girone di andata di essere trampolino di lancio per alcune plusvalenze prossime venture. Pianificate.

Per consentire tutto ciò Sogliano ha bisogno della disponibilità dei tecnici della prima squadra. Ecco perché non gradisce mister troppo rigidi tatticamente e con pregiudizi nel lanciare i giovani quando ci sono le possibilità. Se meritano, giocano. Le gerarchie sono meritocratiche. L'anno scorso, prima della rivoluzione di gennaio, Baroni aveva schierato 10 formazioni differenti in 11 partite alla continua ricerca della combinazione migliore. Non trovata, anche per le esigenze di bilancio, ha reinventato poi il Verona a partire dal mercato invernale cambiando a quel punto il minimo indispensabile per la conquista della meritata salvezza. Zanetti, pur con meno stress rispetto al suo predecessore in quanto la situazione finanziaria è oggi più stabile e la logica aziendale più definita, sta continuando a cercare la soluzione più adatta in base all'avversario e al momento della partita. Nelle partite ufficiali finora giocate (Coppa Italia + Campionato) ha alternato difesa a 4 con difesa a 3, e perfino a 5 quando c'è stato bisogno; davanti ha schierato prima 1 poi 2 e poi 3 punte. La predisposizione mentale non è cambiata, fatta di controllo degli spazi e aggressività, ma i riferimenti offensivi e difensivi sì, sia nel numero che nelle posizioni. Questo non è solo conseguenza del mercato aperto perché, di fatto, non ci sono state uscite importanti non preventivate. Fa parte invece della continua evoluzione della rosa gialloblù.

Finalmente oggi, a mercato estivo chiuso, possiamo fare il punto della situazione. Con l'orizzonte temporale limitato solo ai prossimi 4 mesi. Oltre non si va.

Dal punto di vista operativo, Sogliano ha lavorato molto sulla qualità del centrocampo. Harroui e Kastanos hanno mostrato il loro valore, l'acquisizione del cartellino di Serdar e le conferme di Lazovic (spettacolare inizio il suo), Duda e Suslov dimostrano l'attenzione dedicata al reparto. Ed ecco che, in questo gruppo notevole, sta esplodendo il giovane Belahyane che gioca con un'autorevolezza impressionante.

Davanti è stata fatta una rivoluzione essendo partiti tutti gli attaccanti dello scorso Campionato. Più che stabilire, in questo momento, il valore effettivo di Mosquera, Livramento, Tengstedt, Sarr e Alidou riconosciamo il fatto che hanno tutti caratteristiche fisiche e tecniche differenti. Sarà cura di Zanetti individuare chi è più utile alla squadra. Al momento è importante avere a disposizione la massima eterogeneità possibile.

Qualche approfondimento dobbiamo farlo infine sulla difesa. Innanzitutto, perché Zanetti non è Baroni che ha dato una sua priorità sull'organizzazione difensiva. Il nuovo tecnico predilige il gioco più manovrato ed infatti vediamo sviluppare varie alternative in fase di costruzione. Si aggiungano le prossime scadenze contrattuali 2025 di Montipò, Dawidowicz e Magnani. Insomma, sul reparto andava fatto un investimento anche a medio termine. L’arrivo in prestito con opzione di Daniliuc (giocatore seguito da tempo, utilissimo a Genova) consente di avere un cambio più difensivo di Tchatchoua sulla fascia destra e un potenziale centrale aggiuntivo; quello del prestito con opzione di Bradaric completa la fascia sinistra con Frese e Okou. Infine, la conferma di Ghilardi offre al giovane centrale l’opportunità di dimostrare se è pronto per la serie A dopo una buona stagione in prestito alla Sampdoria. Si tratta di 3 giocatori che potenzialmente potrebbero giocarsi un ruolo importante nel Verona e consentono di verificare le opportunità di realizzare nuove plusvalenze a gennaio con Tchatchoua e Coppola.

In questa fase è preferibile evitare il più possibile di dare giudizi definitivi. Il Verona non appare più quello che ha subito il Cesena, ma tutte le squadre che devono salvarsi sono partite forte. I giocatori stanno imparando a conoscersi e a seguire Zanetti. L'importante, in questa fase, è avere fiducia in Sogliano sulla qualità di chi è arrivato e nel mister che lavora costantemente sulla loro integrazione. Dopo la sosta, e con il passare del tempo, la condizione del Verona e quella degli avversari saranno più omogenee e allora sarà più attendibile un giudizio sulla rosa. Per il momento, ci portiamo a casa 6 punti, molta grinta e volontà di darsi tutti una mano in campo.Niente male.

Massimo

Colonna sonora: Le Club, The Offline.

Di seguito il riepilogo operazioni di mercato della prima squadra: