|
Oh, mi sembrava strano. Adesso riconosco il Verona. Quello vero. L'altro era un semplice abbaglio, uno scherzo. Ma non dovevano essere 11 finali? Capirai. Eppure dovevamo incontrare un'Atalanta sazia per Bologna e stanca dalla prova infrasettimanale con la Juventus. A me pare invece che eravamo noi quelli appagati (evidentemente Torino e Chievo ci hanno fatto sentire forti come il Barcellona) e talmente cotti da non riuscire a vincere nemmeno un contrasto o rinviare un semplice pallone. Ecco, queste sono quelle circostanze nelle quali ti viene voglia di mollare tutto, stracciare l'abbonamento, spegnere il televisore per non rivedere nuovamente l'umiliazione di questi 5 gol (potevano essere almeno 3 in più) e poi quelle facce stordite (in tutti i sensi) e contrite tentare di sillabare la più banale delle giustificazioni. «Siamo ancora lì» Ma davvero? Tu che non sei in grado di reggere neppure 90 secondi ti senti ancora in corsa per la salvezza? Siete senza pudore. Perdere sì, ci sta. Per la carità. In campo vince il migliore o il più determinato, ma non posso sopportare di perdere in questo modo. Non ci sono giustificazioni. Mi dica, Presidente, come si fa a permettere una cosa simile?
Premessa: tu entri in campo sapendo che il Sassuolo ha vinto ad Udine (dove peraltro hai fatto schifo) e che la Spal ha fermato la Juventus e gira al quarto risultato utile consecutivo. Un miraggio per noi. Sai che il Chievo e il Crotone rischiano con Milan e Roma. E giochi una partita del genere?
Pecchia - tra parentesi appena apprezzato dal sottoscritto per il derby, segno inequivocabile di mancanza di pregiudizi nei suoi riguardi - purtroppo non cambierà mai. E', e rimane, quello dell' 1 a 5 a Cittadella l'anno scorso, quello che prende 5 gol in casa dalla Fiorentina e dall'Atalanta, quello che sbaglia gli scontri diretti con Cagliari e Crotone. Ci mette l'anima, non lo metto in dubbio, ma non comunica sicurezza. Confonde le suggestioni. E' fragile e trasmette fragilità. Vuole riconquistare il Bentegodi ma non è in grado di preparare mentalmente una partita così importante. Ma lo sanno anche i bambini che contro l'Atalanta si gioca con umiltà, si combatte su ogni pallone, non si deve consentire a Gomez, Ilicic e Cristante di fare quello che vogliono. Infatti ...
Mi chiedo come possono succedere queste cose? E perché sempre e solo a Verona? Persino i tifosi del Benevento applaudono ogni settimana i loro giocatori a prescindere, perché danno sempre l'anima in campo. C'è la consapevolezza di un'inferiorità tecnica, ma anche una volontà pazzesca di fare sempre bella figura. Di uscire a testa alta. Per sè e nel rispetto dei tifosi. Qui da noi no, non succede: siamo troppo complessati e presuntuosi. Oppure semplicemente incapaci. Scelga lei Presidente. Sono le persone che si è scelto.
Massimo
Colonna sonora: When the Leaves Come Falling Down, Van Morrison
Hellastory, 19/03/2018