Avanti così, urlando la nostra rabbia! Contro avversari affamati e disperati, contro arbitri mediocri (il gol di Esposito andava annullato per fallo in attacco e la distribuzione delle ammonizioni è stata assolutamente discriminatoria), contro la Gazzetta dello Sport (l'opportunismo di certi giornalisti è davvero sconcertante e fa il paio con la loro capacità di veicolare l'informazione a puro calcolo commerciale; ma poi, il segreto bancario che fine ha fatto?). E poi c'è il Frosinone rilanciatosi dal doppio successo consecutivo contro lo Spezia (tra le polemiche) e a Salerno. A volte mi sembra che davvero tutto giochi contro il Verona, che si sia scatenata un'invidia senza giustificazione nei nostri confronti. Ma proprio contro questa tempesta perfetta ho ritrovato il Verona che amo. Che mi rende orgoglioso. Che mi ripaga di tutte le sofferenze.
Diciamolo chiaramente, 11 punti nelle ultime 5 partite sono un bottino importante, che fortifica. Tra l'altro, in costante evoluzione. Un deciso passo avanti rispetto la caduta interna con lo Spezia. Ecco, quello è stato forse il momento di svolta della stagione, il punto più basso, quello che poteva scandire il non ritorno. Se il successo col Cittadella e il pareggio in extremis di Novara sono stati frutto di giocate individuali al termine di prestazioni ansiose, la grande vittoria di Bari (lì ho rivisto il Verona di Trapani) e il pareggio di Perugia (senza 7 titolari) sono stati merito di tutta la squadra che non ha mollato mai.
Il derby col Vicenza, poi, ha fatto gara a sé. Due storici antagonisti, in conflitto opposto anche con la classifica per non perdere tutto a poche giornate dal termine, una pioggia incessante che ha reso difficile ogni intervento, un arbitro imprevedibile (diciamo così...) nelle decisioni e persino più volte di ostacolo fisico per i centrocampisti gialloblu, un pubblico indomabile e potente nell'incessante sostegno.
La lunga battaglia ha concentrato le sue emozioni nell'ultima mezzora, quando è successo di tutto. Prima Pecchia ha cambiato Luppi con Valoti, sostituzione francamente poco comprensibile: la squadra era in pieno controllo, se serviva un attaccante fresco doveva entrare Ganz. Se invece voleva comunque inserire Valoti per sfruttare la buona condizione avrebbe dovuto prendere subito il posto di Bruno Z. diffidato e ci saremmo risparmiati in quel modo l'ammonizione del 63' con relativa squalifica alla prossima giornata. Anche perché poi Ganz è effettivamente subentrato a Bruno Z. Perché allora l'inversione di ruoli attaccante/centrocampista, centrocampista/attaccante? Così si fatica a trovare equilibrio in campo e tra i reparti. Nel frattempo il Vicenza è passato in vantaggio con il gol irregolare di Esposito. Il Verona ha tentato in tutti i modi di pareggiare con Bessa (che aveva preso un palo nel primo tempo) autore di conclusioni stupende, e Siligardi (anche per lui una partita strepitosa) protagonista di ottimi interventi in fase offensiva. Certo, il Vicenza in contropiede ha avuto almeno un paio di occasioni per chiudere la partita, soprattutto dopo l'infortunio di Caracciolo, ma anche Bessa e Pazzini, in un'unica azione, potevano cambiare le sorti della partita. Alla fine ci ha pensato proprio Bessa, con un missile intelligente, a restituire l'equilibrio sul piatto della bilancia!
A questo punto c'erano in campo una squadra frastornata (loro) e una indemoniata (noi). E 7 minuti ancora da giocare (di cui 5 di recupero). Valoti ha sforato il gol di testa, Ganz ha sprecato solo davanti al portiere, ma Romulo in posizione di esterno sinistro ha raccolto un lancio da destra e girato finalmente un pallone meraviglioso alle spalle di Vigorito. Che gioia! Ha ragione Pecchia: è stata la vittoria più bella!
Ora ci aspettano 3 gare decisive, da vivere giornata dopo giornata. Un occhio alla partita, uno alla classifica. Cominciamo sabato prossimo a Chiavari (Breda appena esonerato) senza Valoti (espulso nel finale), Bruno Z. e Souprayen; in settimana conosceremo le condizioni di Caracciolo e se Bianchetti è in grado di recuperare; probabilmente però potremo contare su Pisano. Evviva la rosa lunga a disposizione! Il Frosinone invece riceverà un Trapani affamato di punti in piena lotta playout. Rischio a mio avviso equiparabile.
A questo punto non si possono fare molti calcoli. Siamo secondi e ci vogliamo restare. Che piaccia o no. Soli contro tutti.
Massimo
Colonna sonora: Nel blu dipinto di blu, Domenico Modugno.