Il Verona chiude il ciclo terribile (Atalanta, Milan, Fiorentina, Juventus e Bologna) conquistando 3 punti, e non è poco. Aggiungo che, dopo la pessima gestione della gara interna contro l'Atalanta, abbiamo assistito a una squadra più compatta e messa meglio in campo. Sicuramente più dignitosa. Merito del rientro di Duda, dell'inserimento di Valentini (una spanna sopra i nostri difensori) e dell'abbandono del modulo a 2 punte che toglieva un giocatore a centrocampo, indebolendolo di fatto. Fa piacere, inoltre, vedere un gruppo che lotta e cerca di rimanere in partita fino alla fine. Questo gli ha permesso di battere la Fiorentina e di reggere dignitosamente a Milano e Torino, finché ha potuto. Fino a quando, cioè, una giocata di livello superiore ha rotto l'equilibrio.
A dire il vero, speravo in qualcosa di più contro il Bologna, arrivato a Verona senza Freuler e reduce da trasferte sofferte contro avversarie, come noi, in lotta per non retrocedere (a Empoli 1 a 1, a Lecce 0 a 0, a Parma sconfitto 2 a 0). Il problema è che la partita si è messa subito sul confronto diretto corpo a corpo penalizzandoci tecnicamente e il Verona ha concesso troppo possesso palla. Tuttavia, al di là di qualche decisione arbitrale che ha lasciato perplessi e all'errore di Montipò decisivo in occasione del raddoppio, trattengo anche stavolta lo spirito collettivo e una classifica che tiene. L'Empoli, che ha sorpreso la Juventus e conquistato la semifinale di Coppa Italia, per nostra fortuna fatica in campionato e l'ultima vittoria è stata proprio contro di noi lo scorso dicembre. Una maledizione per entrambi. Più vicine a noi: il Lecce non vince da 5 gare; il Cagliari da 4; il Parma deve trovare continuità con la nuova gestione. Insomma, se guardiamo con naturale preoccupazione alle nostre fragilità, ci rendiamo conto che altrove nessuno se la passa meglio e i punti li sprecano anche gli altri.
Ora entriamo in una nuova fase del campionato nella quale tutti i risultati valgono doppio. Quella decisiva. Avremo solo un paio di trasferte difficili (Roma e Inter) e quasi tutti gli scontri diretti in casa (Parma, Cagliari, Lecce) con eccezione della trasferta di Empoli, all'ultima giornata, dove speriamo di arrivarci già matematicamente salvi. Appare chiaro che, mai come quest'anno, la salvezza del Verona passa per il Bentegodi, molto povero di soddisfazioni finora. Però è fondamentale affrontare ogni prova con fiducia, ricordare Montipò per le sue parate, Suslov per i suoi tiri nello specchio della porta (prima o poi ne entrerà uno ! e sarà quello decisivo), Duda per la saggezza con cui muove la squadra. Rientrerà anche Serdar che ci manca moltissimo. E Tengstedt riprenderà a segnare. Insomma, sarà fondamentale il contributo di tutti. Il nostro, in primis.
Massimo
Colonna sonora: Good Vibrations, The Beach Boys