Stagione 1973/74 - Serie A
Ci sono stagioni che vanno via lisce nel bene o nel male, con pochi sussulti e variazioni sul tema. Ci sono altre stagioni, invece, dove succede di tutto e non ce n’è mai abbastanza. Come questo, complicatissimo, 1973-74. Ci vuole un po' di pazienza per ricostruire tutto e un po' di tempo per scoprire quanto è accaduto.
in Verona Hellas-Inter 1-3 del 14.10.1973
in Verona Hellas-Juventus 0-0 del 24.03.1974
29 agosto 73 – a Bari, Napoli, Palermo, Cagliari, Barcellona ed altre città del Mediterraneo scoppia un'epidemia di colera causata da una partita di mitili provenienti dalla Tunisia. Questo evento avrà conseguenze negative anche nella storia del Verona
11 settembre 73 – in Cile, un golpe militare diretto dal generale Augusto Pinochet rovescia il governo. Il Presidente Salvador Allende si suicida durante le ultime fasi di assalto al palazzo presidenziale.
6 ottobre 73 – in Israele scoppia la Guerra del Kippur, che termina pochi giorni dopo, il 24 ottobre; l'esercito israeliano respinge gli attacchi di Egitto e Siria, l'Egitto libera la penisola del Sinai e la Siria subisce una pesante sconfitta.
13 febbraio 74 – l'Unione Sovietica espelle il dissidente Aleksandr Solženicyn accusato di aver svolto attività antisovietiche.
12 maggio 74 – In Italia, il NO vince il referendum per l'abrogazione della legge sul divorzio con il 59,3% (l'affluenza sfiora l'88%). Stesso giorno, la Lazio vince il suo primo scudetto.
E' stata una stagione decisamente tormentata quella vissuta dai tifosi gialloblù. L’Hellas, infatti, riesce nella poco gratificante impresa di collezionare due penalizzazioni, una per competizione, dal giudice sportivo. La prima a settembre a causa della rinuncia di giocare la trasferta di Bari per timori di un’esposizione della squadra al virus del colera. I conseguenti 0-2 a tavolino e 1 punto di penalizzazione costano ai gialloblù l'accesso alle semifinali di Coppa Italia. La seconda, ben più pesante, arriva nove mesi dopo quando la Caf spedisce l'Hellas in B declassandolo all'ultimo posto a causa della famigerata telefonata di Garonzi all'ex centravanti Clerici. Le decisioni, sempre molto impulsive, del Presidente aprono un acceso dibattito all’interno della tifoseria. Siamo ancora molto lontani dalle amplificazioni dei social e dei media, ma nei bar e allo stadio si schierano due partiti agguerriti e contrapposti: Garonzi è colpevole e avventato nelle sue decisioni o semplicemente troppo appassionato e sfortunato?
- SE TELEFONANDO, Speciale Retrocessione 1973/74
- Speciale Coppa Italia 1973/74
- LA COPPA ITALIA AI TEMPI DEL COLERA
- ACCADDE OGGI: Verona-Cagliari
- La scheda di Pierluigi Busatta
- La scheda di Luigi Mascalaito
- La scheda di Roberto Mazzanti
- La scheda di Renato Zaccarelli
- La scheda di Gianfranco Zigoni
Garonzi, alla sua settima stagione da presidente (6° consecutiva in serie A) decide di rivoluzionare la squadra: Pizzaballa e Bergamaschi vengono ceduti al Milan, Batistoni alla Roma e Mascetti al Torino, in cambio però dell'importante ritorno di Maddè. Maioli appende le scarpe al chiodo e vengono relegati in panchina vecchie bandiere gialloblù come gli anziani ma pur sempre validi Mazzanti e Ranghino. Al loro posto si punta sul talento emergente rispettivamente di Zaccarelli e Bet (con capitan Sirena sempre presenti), arrivati in prestito per fare esperienza e già nel giro della Nazionale. Il tecnico Cadè è invece un punto di riferimento. Per lui questa è la quarta panchina gialloblù, seconda consecutiva (in precedenza aveva guidato la squadra nel 64-65 in B e 68-69 in A).
Uno dei problemi non risolti è la sostituzione di Pizzaballa, situazione pericolosa per una squadra che deve salvarsi. All'inizio, tra i pali, si punta su Belli (solo 9 presenze bastano e avanzano per scoprirne il valore) eterno panchinaro del Milan che mostra tutti i suoi limiti; poi si prova il giovane Porrino (12 gare) proveniente dalla Casertana e infine viene lanciato l'ex portiere della Primavera Giacomi (10 partite) che chiuderà da titolare il Campionato.
La Rosa Gialloblu in Serie A | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Vengono introdotte due novità regolamentari: la possibilità di portare in panchina un terzo giocatore (fermo restando il limite dei due cambi), due di movimento più il portiere di riserva, e l'introduzione dei cartellini gialli e rossi per segnalare, rispettivamente, le ammonizioni e le espulsioni a carico dei giocatori in campo.
LA COPPA ITALIA
Il successo del Milan della Coppa delle Coppe nella stagione appena conclusa è occasione per dare nuova visibilità al torneo. Il Verona viene inserito nel girone eliminatorio con Fiorentina, Perugia, Bari e Palermo. Dopo un buon inizio (pareggio interno con Fiorentina e successo rotondo a Perugia) accade però l’imprevisto: un’epidemia di colera si diffonde rapidamente a Napoli e in tutta la Campania e il 1° settembre vengono denunciati anche 10 casi a Bari. Il Verona decide di non presentarsi nel capoluogo pugliese scegliendo in pratica di auto-eliminarsi dal torneo: sconfitta per 2-0 a tavolino e 1 punto di penalizzazione fanno precipitare l'Hellas al penultimo posto. Per ricchi approfondimenti lo speciale dedicato.
IL CAMPIONATO
Il Campionato non riserva all’inizio emozioni positive. Il Verona parte male: 4 sconfitte e 1 pareggio nelle prime 5 partite, si infortuna gravemente al menisco Zigoni (solo 15 presenze per lui, una stagione davvero sfortunata) e poi tocca a Luppi che soffre di un malanno al rene. Alla fine del girone di andata l’Hellas appare in netta difficoltà, ha solo 8 punti in classifica e chiude al penultimo posto in piena zona retrocessione. Il ritorno in squadra di Zigoni, suggellato dal 2 a 1 inflitto al Cesena, scandisce però i tempi di un'insperata rimonta. Cadè ci mette di suo lanciando tra i pali il portiere Giacomi, prima a Cagliari e poi, definitivamente titolare contro la Juventus. E lui non tradisce le aspettative. All'ultima giornata, i gialloblù, con 24 punti in classifica, sono chiamati ad una difficile impresa a Torino contro l’ex Mascetti. Contro di noi il Foggia, 23 punti, ospita il Milan e la Sampdoria, 22, va in trasferta a Firenze. Occorre assolutamente non perdere e sperare nei risultati degli altri campi . Cadè, ex tecnico granata, conosce bene gli avversari e chiude tutti gli spazi. Con il pareggio di Foggia e Samp, è sufficiente il punto a reti inviolate per raggiungere il fatidico quart’ultimo posto in classifica e conquistare un’insperata salvezza. Questa la formazione schierata (4-4-2): Giacomi; Nanni, Bet, Cozzi e Sirena; Busatta (Mazzanti), Franzot, Maddè e Zaccarelli; Luppi e Zigoni. Ma mentre i tifosi gialloblù stanno ancora festeggiando, arriva all’improvviso la doccia fredda dell'Ufficio Indagini. E’ tutto drammaticamente spiegato nello speciale Retrocessioni. Morale: il Verona, salvo sul campo, è retrocesso d’ufficio in serie B. Una tragedia.
Massimo
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CLASSIFICA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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[1] 3 pt di penalizzazione
[2] 6 pt di penalizzazione per corruzione
[3] declassato all'ultimo posto per corruzione
I PERDENTI
L'inferno è vuoto, tutti i diavoli sono qui a Verona adesso, camuffando un po' Shakespeare. È proprio così, infatti l'evidenza dei risultati (e relative prestazioni) sta esponendo il Verona in una situazione davvero complicata, che l'assurdo ritiro punitivo non solo non ha risolto, ma addirittura amplificato. Noi ci troviamo di fronte 1) ad un allenatore delegittimato dai suoi giocatori che scendono in campo e gli giocano contro dopo aver preparato la gara con l'Empoli in «una delle migliori settimane da quando sono qui ...» 2) giocatori senza dignità, del resto un terzo è in prestito e non verrà riscattato, un altro terzo ha già la valigia in mano (non ne possiamo davvero più), l'ultimo terzo (i pochi decenti che rimangono) partono sempre dalla panchina nella speranza di recuperare 3 o 4 gol di scarto oppure di fermare l'emorragia (mi vengono in mente i vari Ghilardi, Harroui, Kastanos ma forse c'è qualcun altro che meriterebbe più considerazione) 3) una società imbambolata, indecisa, incapace di prendere decisioni. In tutto questo, ci sono poi questi americani? Perché qui bisogna pagare stipendi, fisco e prendere almeno 6-7 giocatori veri per potersi salvare.
[continua]Qual è stato il miglior gialloblu in campo in
Parma-H.Verona?
Riepilogo stagionale e classifica generale
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