Bergamo, 12/05/1985 ore 15:00 - Serie A - Giornata 29 |
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ATALANTA PIOTTI 6, OSTI 7, GENTILE 6, PERICO 6,5, ROSSI 6,5, MAGNOCAVALLO 6,5, DONADONI 7, VELLA 6, MAGRIN 7,5, AGOSTINELLI 6,5, PACIONE 6,5, SOLDÀ NG, CODOGNO NG (MALIZIA, FATTORI, LARSSON); All: SONETTI 7 |
1 |
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HELLAS VERONA GARELLA 6, VOLPATI 6, MARANGON 6, TRICELLA 7, FONTOLAN 6, BRIEGEL 6, FANNA 7, SACCHETTI 6,5, GALDERISI 6, DI GENNARO 5,5, ELKJAER 7, SPURI NG, FERRONI NG (DONÀ, BRUNI, TURCHETTA); All: BAGNOLI 7 |
1 |
Marcatori: |
H.Verona: 51' Elkjaer
Atalanta: 16' Perico
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Arbitro: |
BOSCHI DI PARMA (7) |
Note: |
SPETTATORI: PAGANTI 21.308, ABBONATI 17.731.
LA PARTITA: DIVERTENTE PASSERELLA FINALE DEL VERONA, CON L’ATALANTA CHE FA DA SPALLA E VA ADDIRITTURA IN VANTAGGIO. I GOL. 1-0: CROSS DI DONADONI, TESTA VINCENTE DI PERICO; 1-1: CORTA RESPINTA DI VELLA, RIPRENDE E SEGNA ELKJAER. |
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Cronaca, classifica e risultati nello Speciale |
12/05/1985: Atalanta-Hellas Verona 1-1 |
Atalanta-Verona sicuramente non è stata una grande partita dal punto
di vista dello spettacolo, ma l'importanza di quel pareggio che ha dato la
matematica dello scudetto fa sì che questa possa essere considerata
una delle partite più belle della storia dell'Hellas. A Bergamo arrivano
migliaia di tifosi gialloblu. Siamo alla 29° giornata, al Verona
basta un solo punto, peraltro contro una squadra già salva e tutto
lascia presagire ad una trasferta particolarmente felice, nonostante la giornata
sia grigia, piovosa più invernale che non primaverile. I nostri appaiono
determinati ed aggressivi ma l'Atalanta si mostra un avversario più tosto
del previsto, forse a causa della storica rivalità tra i due club.
La squadra bergamasca impensierisce subito la nostra difesa quando Agostinelli
scende sulla fascia sinistra e crossa in area, dove Donadoni si getta di testa
ma viene anticipato da Garella. L'Atalanta però insiste e pochi minuti
dopo (al 16') trova il gol: Donadoni crossa per Perico che questa volta riesce
a colpire di testa indisturbato e mette la palla alla sinistra di Garella.
I tifosi gialloblu cominciano a tremare. La squadra però non
perde la testa e comincia a macinare gioco. Le occasioni da gol però faticano
ad arrivare, almeno fino al 6' minuto della ripresa quando finalmente arriva
il gol.
L'azione è particolarmente articolata: Fanna crossa in mezza, Piotti
respinge fuori area, Volpati raccoglie la palla e la rimette in mezzo all'area,
Galderisi la raccoglie e l'appoggia a Elkjaer che, lasciato incredibilmente
solo dagli avversari, con una bordata manda il pallone in rete. La curva esplode
e con lei l'enorme folla riunitasi in piazza Brà davanti al maxischermo.
Gli ultimi minuti sono pura accademia: è chiaro che il pari va bene
ad entrambe le squadre. Quando l'arbitro al 90' fischia la fine della partita
inizia la festa: l'Hellas Verona è campione d'Italia. Baci, abbracci,
lacrime, stupore, felice smarrimento, voglia matta di festeggiare dominano
gli animi dei numerosi supporters. I giocatori intanto portano in trionfo
Bagnoli, il grande artefice del miracolo-scudetto. E' solo l'inizio della
festa che continua negli spogliatoi e nella città fino alla domenica
successiva, il giorno della passerella al Bentegodi contro l'Avellino.
Verona Campione!
A Bergamo l'Atalanta va in vantaggio ma segna Elkjaer, lo scudetto è sicuro.
Esplode la gioia della squadra e la città impazzisce.
E' la festa
dei veronesi che continuerà mercoledì quando arriverà il
Giro d'Italia
La Gazzetta dello Sport
Verona nella storia.
Pari con l'Atalanta, il Verona si laurea
campione d'Italia.
La grande festa gialloblu rovinata da gravi incidenti. Guerriglia
per le strade di Bergamo: quasi cento feriti
Il Corriere dello sport-stadio
Verona, sei campione!
Pari a Bergamo, 41 punti, arriva lo scudetto
Tuttosport
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Così commentò
Osvaldo Bagnoli quella storica partita: «Quando abbiamo subìto
il gol non ho avuto il minimo timore di perdere lo scudetto. Innanzitutto
perché mancavano ancora parecchi minuti dalla fine e la squadra era
determinata e bene messa in campo e poi perché c'era comunque un'altra
partita per rifarci e c'erano sempre i risultati dagli altri campi che ci
potevano laureare campioni». E sul dopo partita: «Quello che
mi preoccupava di più era il dopo-partita, il fatto di dover affrontare
mille interviste, esaltazioni, festeggiamenti e chiacchiere. Direi che la
cosa più bella è stato il ritorno a casa. A differenza di
tanti altri non c'è stato bisogno di baci, abbracci e pianti. Quando
sono ritornato a casa e mia moglie mi ha aperto la porta ci siamo solamente
guardati, senza dirci nulla e ci siamo capiti». Un'ennesima
prova del carattere semplice e silenzioso del grande Bagnoli. |
Classifica 28a g. |
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Classifica 29a g. |
pos. |
squadra |
pt. |
pos. |
squadra |
pt. |
1 |
H.Verona |
40 |
1 |
H.Verona |
41 |
2 |
Torino |
36 |
2 |
Torino |
37 |
|
Inter |
36 |
3 |
Inter |
36 |
4 |
Sampdoria |
34 |
4 |
Sampdoria |
35 |
|
Juventus |
34 |
|
Milan |
35 |
6 |
Milan |
33 |
|
Juventus |
35 |
7 |
Roma |
32 |
7 |
Roma |
34 |
8 |
Napoli |
30 |
8 |
Napoli |
31 |
9 |
Fiorentina |
28 |
9 |
Fiorentina |
29 |
... |
... |
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