Nato a: Caxias do Sul (BRA)
Il: 04.04.1992
Nazionalità: brasiliana, italiana
Altezza: 173 cm
Peso: 66 kg
Ruolo: Centrocampista
Club Scuola: Juventude (BRA)
Capita, a volte, che un direttore sportivo parta per andare in capo al mondo a vedere un determinato giocatore e che poi torni a casa con un giocatore diverso.
Come capita, che a 20 anni, ad un giocatore d'oltreoceano arrivi l'occasione della vita per sfondare nel calcio europeo ma che questa venga sprecata e che poi il treno non ripassi mai più.
Per puro caso invece, se le due eventualità si combinano tra di loro, può essere che il treno possa anche ripassare per il giocatore e che ne esca in poche parole «l'affare Gustavo Campanharo».
In poche parole abbiamo riassunto i fatti salienti della carriera di Gustavo Campanharo, brasiliano 22enne appena prelevato dal Verona nella serie B brasiliana, dalle fila del Bragantino.
Non è un nome nuovo, questo Campanharo, per gli addetti ai lavori: già nel 2010 era stato opzionato dal Parma ma è Corvino che nell'estate 2011 a portarlo in Italia alla Fiorentina, inizialmente per farlo giocare in prima squadra, poi mandato in Primavera per farlo ambientare.
Un ambientamento che in realtà non arrivò mai. Il giocatore risultava troppo discontinuo ed egoista seppur molto preparato tecnicamente. A fine stagione quello che doveva essere una spettacolare «corvinata» si rivela un flop e il ragazzo viene rimandato alla Juventude.
Campanharo all'epoca era presentato come un trequartista - seconda punta.
Lo ritroviamo ora a distanza di 2 anni come centrocampista-mediano, praticamente un regista arretrato.
Per lui una evoluzione alla Pirlo, se vogliamo. D'altronde quando sei giovane se hai i piedi buoni vieni buttato subito in attacco, mica viene messo davanti alla difesa.
Eppure il destino di questo giocatore sembra essere appunto quello di stare in quella posizione. Così trovano un senso anche le parole che spese Sebastiao Lazaroni nei confronti del giocatore un anno avanti il suo primo approdo in Italia: «Deve crescere in fisico e nell'usare il piede sinistro, ma ha una visione di gioco che presto lo farà arrivare in Nazionale».
Nazionale a parte, la visione di gioco ti serve se fai il regista e non la seconda punta.
E' proprio nel Bragantino che Sogliano lo nota. Il nostro DS era andato a vedere una partita di Coppa brasiliana tra San Paolo, squadra di A, e il Bragantino, squadra di B, per visionare Evangelista. Evidentemente deve essersi ricordato di quel ragazzino e vista la sua nuova collocazione tattica ha intravisto in lui le doti giuste per un ottimo affare.
E' un centrocampista molto tecnico, con la palla tra i piedi fa quello che vuole. E' dotato di una innata intelligenza calcistica e di un'ottima visione di gioco. Recupera i palloni, li difende e li smista per i compagni, a volte provando anche il lancio lungo. Andrebbe tranquillamente a occupare la posizione di Tachtsidis ma ovviamente è «più Jorginho che Taxi».
Chiaramente c'è bisogno di tutto il tempo per un nuovo ambientamento e per assorbire i dettami di Mandorlini che in quel ruolo è, giustamente, particolarmente pretenzioso.
Campanharo arriva in Italia praticamente a parametro zero e ha firmato un contratto di tre anni. Se ben valorizzato può essere un ottimo investimento.
dal Dossier 2014-15
Non è stato sfruttato molto, forse perché il mister non l'ha visto ancora pienamente pronto. Aveva cominciato la stagione benino ma le ultime presenze non hanno confermato le attese. Emblematico il momento in cui è entrato al 66esimo contro il Chievo ed è stato sostituito al 89esimo. Per quanto dimostrato in questa stagione è da rivedere con molta calma, semmai fosse possibile, oppure in alternativa è da rispedire al mittente subito senza perderci troppo tempo. Stagione INSUFFICIENTE
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