i giocatori acquistati in estate o in inverno da Sogliano e subito prestati nell'ottica di valorizzazione economica e/o sportiva di cui si è detto sopra.
Che ne è stato di loro fino ad oggi, al termine della prima metà dei vari campionati? Andiamo a scoprirlo con ordine, perché non mancano le sorprese.
LE LUCI (SPENTE) DELLA RIBALTA: Parliamo innanzitutto dei giocatori “silurati” in estate dopo la positiva stagione 2011-12, ossia dei vari Esposito (Perugia), Cangi (prima Cremonese e poi Perugia), Russo (Ascoli), Mancini (Salernitana), Pichlmann (Spezia), cui si è aggiunto nel corso del mercato invernale anche Abbate (Pro Vercelli). Si tratta, in pratica, dei “panchinari” del Verona di Mandorlini che ha stupito tutti nella stagione del ritorno in Serie B: giocatori apprezzati per la generosità e per un debito di riconoscenza legato alla stagione della promozione, ma i cui limiti tecnici per il campionato cadetto si erano palesati in maniera abbastanza evidente già lo scorso anno nonostante il “tocco magico” di mister Mandorlini, capace di portarli su livelli di rendimento fin lì inespressi.
L'attuale stagione, che li ha visti finire in tre casi in Serie B, in due in Prima Divisione di Lega Pro ed in uno, addirittura, in Seconda Divisione, sta sostanzialmente confermando queste impressioni. Lontani da Verona, infatti, nessuno di questa volenterosa pattuglia, ha trovato particolare fortuna. Nel campionato cadetto Pichlmann ormai non riesce nemmeno a ritagliarsi qualche scampolo di secondo tempo nel deludente Spezia (per lui si è parlato di un possibile trasferimento invernale prima al Cittadella e poi al club austriaco Wiener Neustad, ma non se n'è fatto nulla), Russo (il migliore del gruppo) è finito qualche volta in panchina ad Ascoli, mentre Abbate, pur titolare nelle due gare disputate da quando è a Vercelli, è costretto a lottare senza infamia e senza lode in una delle squadre più modeste del campionato. Le cose non sembrano andare meglio in Lega Pro, dove Esposito, titolare indiscusso del Perugia, è stato oggetto di un'uscita poco felice del suo presidente sul finire del 2012 (“Quanto sono soddisfatto di Esposito? Al cento per mille! Davvero poco, visto che sarebbe come dire il 10% e per un giocatore è certamente un po' pochino; vedi http://www.perugia24.net/?action=read&idnotizia=2121). La dichiarazione è stata subito ritrattata, come convenienza voleva, ma insomma, il senso lo si è capito lo stesso. Nella squadra umbra a gennaio è arrivato pure Cangi, che era finito in panchina nella disastrata Cremonese solo dodicesima in classifica nel girone A. Come a dire, di male in peggio. In questo scenario a tinte fosche, la più bella figura rischia allora di farla niente meno che Manuel Mancini. Praticamente fuori rosa nell'ultimo Verona di Mandorlini, ed al centro di numerose polemiche a metà gennaio per alcune sue dichiarazioni infelicissime sul suo passato a Verona (anche qui con successiva smentita d'obbligo), l'atleta di Cristo si è giovato del doppio salto all'indietro di categoria, ed è indubbiamente uno dei protagonisti della cavalcata della Salernitana di Lotito (20 partite e 2 gol, con la sua squadra che ha ben 8 punti di vantaggio sulla seconda in classifica). Buon per lui, che, comunque, ormai alla soglia dei 30 anni difficilmente frutterà ancora qualcosa (anche solo in termini economici) al Verona.
Tabella 1 - Dati aggiornati al 04.02.2013:
Calciatore |
R |
Squadra |
Formula |
Anno |
Prs |
Gol |
Abbate |
D |
Pro Vercelli (B) |
Prestito con diritto riscatto |
1983 |
2 |
0 |
Cangi |
D |
Cremonese/Perugia (LP1) |
Prestito con diritto riscatto |
1982 |
10/4 |
0/0 |
Esposito |
C |
Perugia (LP1) |
Prestito |
1985 |
18 |
1 |
Mancini |
C |
Salernitana (LP2) |
Prestito |
1983 |
20 |
2 |
Pichlmann |
A |
Spezia (B) |
Prestito con diritto riscatto |
1981 |
12 |
0 |
Russo |
C |
Ascoli (B) |
Prestito |
1983 |
19 |
1 |
Il bilancio del primo gruppo di prestiti gialloblu è quindi negativo: si tratta in tutti i casi di giocatori maturi, inadeguati per un campionato di vertice di Serie B (men che meno di Serie A), molto spesso ancora con un lungo contratto in gialloblu frutto della generosità di Martinelli (scadenza nel 2014 per Abbate e Mancini, addirittura nel 2015 per Pichlmann ed Esposito) ma che presumibilmente non porteranno nulla (o quasi) alle casse scaligere.
Che si può dire degli altri? Lo scopriremo martedì prossimo nella seconda parte della nostra inchiesta.
Enrico