L'arrivo di Nenè, del quale troveremo a fondo pagina l'irrinunciabile scheda di Valeriano, è importante almeno per un paio di motivi nelle varie soluzioni offensive che Mandorlini vuole dare al nuovo Verona. Il brasiliano ce lo ricordiamo per la rete risolutiva a Cagliari in una delle peggiori prestazioni gialloblu della scorsa stagione. E già questo è un buon motivo per vederlo giocare adesso dalla parte giusta.
Nenè, come alternativa a Toni rappresenta un bel passo avanti rispetto a Cacia e Rabusic. Il primo ha dimostrato di avere un blocco psicologico di fronte al campionato di serie A, il secondo è ancora troppo grezzo. Non ci fossero limitazioni o pregiudizi di sorta, a Rabusic farebbe bene giocare una stagione in una squadra di vertice di serie B per essere pronto per l'Hellas. Forse lui (o il suo procuratore) possono ritenere la serie cadetta una diminutio, anche in ottica nazionale, per questo non escludo che chiederà spazio all'estero. Fatto sta che ha bisogno di giocare minuti e migliorarsi tecnicamente convogliando tutta la potenza che ha nel gioco di squadra e nell'efficacia realizzativa.
Nenè vertice offensivo del tradizionale 4/3/3 è una soluzione più che accettabile. Non è un fenomeno, ma ha sufficiente esperienza, tiro, un buon possesso palla e un gran colpo di testa. A destra c'è sempre l'affidabile Gomez o, in alternativa, il funambolico Chanturia, giovane molto dotato tecnicamente ma che deve crescere in concretezza e continuità. A sinistra c'è l'imbarazzo della scelta tra l'esperienza di Lazaros, la tecnica di Valoti e i muscoli di Jankovic (a mio avviso in questo ordine).
Fin qui, però, nulla di nuovo.
La grossa novità è rappresentata dalla necessità di Mandorlini di trovare un'alternativa tattica offensiva al modulo prevalente. Anche qui, a mio avviso, può risultare utile l'acquisto di Nenè. All'inizio del mercato il Verona ha cercato prima Quagliarella e poi Paulinho, entrambi finiti altrove. Ma cos'hanno in comune questi ottimi attaccanti? L'essere punte di movimento, dotatissimi tecnicamente, in possesso di tiro, dribbling e velocità di inserimento. Sparigliano, rendono imprevedibile la copertura avversaria. È chiaro come il sole che un eventuale loro ingaggio avrebbe costretto Mandorlini ad accantonare il 4/3/3 perché non si può chiedere a investimenti simili di parcheggiare in panchina o decentrarsi sulla fascia alla destra o sinistra di Toni dove avrebbero reso meno.
Eppure, a pensarci bene, questo modello offensivo non è una novità assoluta per i tifosi gialloblu. Lo abbiamo visto qualche volta in B quando Ferrari e Cacia giocavano insieme, oppure quando Gomez e Iturbe si accentravano e partivano in velocità alle spalle di Toni. Il capitano, spalle alla porta (anche ai Mondiali abbiamo visto che non ci sono in giro attaccanti come lui) viene coadiuvato in questo modo da un secondo attaccante veloce che trova spazi per puntare alla porta.
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Ovviamente, quest'alternativa offensiva obbliga ad una revisione del centrocampo che si schiera a 4. E l'acquisto di un giocatore come Lazaros (a mio avviso l'arrivo più importante finora) è stato pensato proprio in questa prospettiva. Il greco può ricoprire qualunque ruolo di centrocampo e della trequarti e con ottimi risultati. Chi ha avuto l'opportunità di vederlo giocare ai Mondiali con la sua nazionale (meglio ancora che nel Bologna) ne ha apprezzato la duttilità, la concretezza in campo, il senso della posizione.
Purtroppo, né Quagliarella né Paulinho saranno gialloblu. Ecco perché il Verona sta comunque cercando un attaccante, anche se meno tecnico e completo, capace di giocare in progressione sul filo del fuorigioco, sfruttando doti di potenza e velocità. Pare che i gialloblu abbiano individuato in Babacar (20 goal nel Modena quest'anno) il giocatore ideale. Non so se arriverà, ma questo è il profilo che sta seguendo Sogliano. Il mio personale sogno nel cassetto (tanto è gratis) è Giovinco.
Anche in questo caso il nostro Nenè tornerà utile. Lui, che a Cagliari si alternava a Pinilla nel ruolo di centravanti boa, è abituato ad avere intorno un attaccante veloce (come Sau e Ibarbo) al quale creare spazio. Vediamo come andrà a finire, ma condivido in pieno la strategia gialloblu.
Massimo
[Leggi la scheda di Anderson Miguel da Silva Nenê]