Dal "Guerin Sportivo" n. 12 del 21 – 27 marzo 1984

IL CAMPIONATO / DIMEZZATO LO SVANTAGGIO DELLA JUVE

Nel medesimo istante della 23^ giornata, la Juve si inchina al Verona e la Roma si rimette in corsa per lo scudetto. Cerezo rilancia i giallorossi; fatali ai bianconeri prudenti sino al suicidio Iorio e Galderisi, i due piccoletti di Bagnoli

NANI GRANDI

FRA TORMENTI arbitrali, fanfare interiste (arriva Rumenigge) e spareggi salvezza che sembravano offrire l’ultimo thrilling di stagione, il campionato si risveglia improvvisamente là dove volano le aquile e volavano i bianconeri. Nel medesimo istante della ventitreesima giornata, Galderisi dà un colpo al cerchio juventino e Cerezo ne dà uno alla botte giallorossa. Il risultato simultaneo è l'improvvisa, spettacolare cancellazione dei quattro punti di vantaggio della Juventus sulla Roma che si riducono a due a sette giornate dalla conclusione del torneo con un Roma- Juventus da giocarsi fra tre turni che è tutto un programma. La Juventus accusa a Verona una improvvisa inversione di tendenza ritornando ad una sola punta (Rossi di là dal fiume, tra gli alberi) in omaggio ad una prudenza che evidentemente non paga dal momento che neanche le vicende della partita (immediato gol di vantaggio di Platini) soccorrono la strategia del Trap. Una Juve che rinuncia all'attacco, e che cioè consente all'avversario di avere meno paura, è una mezza Juve. Per giunta, l'attuale difesa bianconera non è di quelle che assicurano la perfetta conservazione di un gol all'attivo. Risultato: con un paio di piccole stregonerie del Nanu Galderisi, che serve ghiacciate le sue vendette, la squadra gialloblù si ripropone a fatal Verona. La Roma, che si rincuora col ricomposto samba di Falcao e Cerezo, riceve dal bomberino Iorio, per metà suo, l'omaggio di un freddo rigore che anticipa il sorpasso veronese e l'avvicinamento romanista. E, nella Juve spuntata dalla tattica suicida, se Platini non fa due miracoli anziché uno solo, è notte fonda con tipici fantasmi giallorossi. Il campionato concede prossimamente alla vecchia signora un tranquillo Juve- Catania per riprendersi, mentre la Roma dovrà fronteggiare ad Ascoli sacri furori di antiche rivalità. Se, poi, la Roma ad Ascoli dovesse sambare nuovamente, lo scudetto potrebbe decidersi anche in uno spareggio assassino. Alla finestra sta la Fiorentina (a tre punti dai bianconeri) che fra due turni andrà a vedere che cosa si dice in casa Juve. Il campionato si era finto morto. Juve, Roma e Fiorentina si giocano ora lo scudetto a tressette col morto, appunto.

Il Verona sotto per 1-0 sin dal primo minuto per la rete di Platini, pareggia su rigore al 50' con la trasformazione di Iorio.

Al 65' Galderisi, dopo aver vinto un contrasto con Gentile, segna il gol del definitivo 2-1.