Dal "Guerin Sportivo" n. 48 del 30 novembre – 6 dicembre 1983

I GIOVANI LEONI / GIUSEPPE GALDERISI

È allegro, scanzonato, ama la musica di Renato Zero e i film di Sylvester Stallone, ammira Zoff e non si sente ancora maturo per il matrimonio

UN JEANS, UNA MAGLIETTA

Di Marco Montanari

VERONA. È il puffo del Verona. Galderisi: simpatico, scanzonato, giocherellone. È anche un po’ piccolo. L’altezza, però, lasciamola da parte, conta fino ad un certo punto. Per essere un gigante non occorre essere alti un paio di metri. A volte bastano 170 cm, uno più uno meno. D’accordo Giuseppe?

"D’accordissimo. Basta con questa faccenda del barattolo di Coca Cola, basta con i "papaveri e papere". Una persona non si misura col metro".

L'INTERVISTA. A proposito di "Papaveri e papere": non furono i tifosi del Verona a cantarti in giugno "lo sai che i papaveri "?

"Sì, furono loro. Cosa vuoi, sono scherzi della vita. L'importante è prendere tutto per il verso giusto".

- Lo dici proprio tu che in campo fai delle tragedie appena ti sfiorano...

"Guarda che quest'anno sono stato ammonito solo una volta e quando mi danno dei calcioni non faccio più sceneggiate".

- A proposito di sceneggiate: cos'è questa storia del ragazzo del Sud arrivato al successo eccetera eccetera?

"Semplicemente: qualcuno evidentemente aveva bisogno di un'intervista e non aveva tempo e voglia di parlarmi. Così è nata quella storia strappalacrime sull'emigrante. Sai, uno legge sull'Almanacco Panini che sono nato a Salerno e fa presto a imbastire il romanzo. Invece ho passato i primi undici anni della mia vita a Trecanali, vicino a Parma, e allora ti saluto l'infanzia al Sud... Insomma, è tutto meno poetico" .

- È vero che l'avvocato Agnelli stravede per te?

"Diciamo che mi ha sempre seguito con attenzione. Anche quando sono andato a Torino qualche settimana fa ci siamo incontrati, mi ha chiesto come stavo, come mi trovavo a Verona".

- Vai avanti a forza di exploit isolati: una doppietta e un periodo di digiuno, poi ancora una doppietta e così via...

"Non ho un rendimento regolare, è vero, ma non posso farci niente".

- E nella vita di tutti i giorni sei regolare?

"Sì, niente di strano, niente vizi. L'unica abitudine un po' particolare riguarda un braccialetto".

- Vale a dire?

"In agosto, a Verona, mi avvicinarono due ragazzi: "Stai tranquillo che questo è l'anno buono. Tieni questo braccialetto e vedrai che andrà tutto bene". Qualche giorno dopo giocai a Cagliari in Coppa Italia e segnai un gol, così da allora non scendo in campo senza quel famoso braccialetto".

- Il calcio è il tuo lavoro: quali altri sport segui?

"Non perdo un solo torneo di tennis, nel senso che quando apro il giornale vado subito a cercare tutte le notizie che riguardano i campioni della racchetta. Poi, quando posso, guardo volentieri alla televisione il football americano, una disciplina giovane che a mio avviso avrà molto successo anche in Italia... "

- Il tuo uomo di sport preferito?

"Ammiro Zoff, eccezionale in campo e fuori. Poi mi fa impazzire John McEnroe. Capisco che i due personaggi siano in antitesi, ma forse rispecchiano il mio carattere... "

- Il tuo cantante preferito?

"Renato Zero perché ha saputo costruirsi un personaggio, ha fatto qualcosa di veramente diverso in un mondo difficile come quello dello spettacolo... "

- Il tuo attore preferito?

"Sylvester Stallone, Paul Newman e Jack Nicholson: non saprei fare una graduatoria... "

- Gli sponsor rendono ricchi i calciatori...

"I calciatori guadagnano già molto, diciamo che la pubblicità completa l'opera... "

- Hai dei contratti pubblicitari in corso?

"Per il momento ho firmato solo con la Lotto per le scarpe da gioco... "

- Lo svincolo?

"Se lo sai sfruttare è un pozzo di petrolio, altrimenti è una vera maledizione... "

- Sei in testa al "Bravo" ma dopo l'eliminazione ti trovi tagliato fuori. Secondo te chi si aggiudicherà il nostro premio?

"Credo molto nella Roma in Coppa dei Campioni e quindi credo molto in Righetti. E dai retta a me: "Rigo" questo riconoscimento se lo merita, eccome".

- Credi nel matrimonio?

"Hai una domanda di riserva? lo sto da molto tempo con una ragazza di Torino, Gisella, e va tutto bene. Però ho 20 anni, non mi sento ancora maturo per affrontare un'avventura del genere... "

- Ma la mamma cosa ne pensa?

"La mamma adesso sta qui con me a Verona, mi controlla, mi coccola, vede che vita faccio e sta più tranquilla. Quando era giù a Salerno e ci sentivamo faceva delle lacrimate in teleselezione che straziavano il cuore... "

- Qual’è la marcatura più assillante che ti sia capitata finora?

"Quella di mia madre: provaci tu a dribblarla!"