CAMPIONATO DI CALCIO 1983-1984

DALLA 21^ ALLA 30^ GIORNATA

Se per lo scudetto tutto sembra deciso, la lotta per le posizioni d’onore è invece appassionante e riguarda, oltre al Verona, anche Roma, Fiorentina, Torino, Inter e Udinese, mentre la Sampdoria, dopo un buon avvio di campionato, è scesa in posizioni di medio-bassa classifica. Sette squadre nel giro di 3 punti e ogni settimana uno stravolgimento delle posizioni. Alla 21^ giornata il Verona fa valere la legge del Bentegodi anche contro il Catania, tenuto in serie A solo dalla matematica ma ormai virtualmente retrocesso. Grazie alla doppietta di Iorio e al gol di Galderisi il Verona affonda i rossoblu e risale al 3° posto in classifica. Solita sconfitta esterna invece a Firenze, la domenica successiva, con conseguente scivolamento al 5° posto. Una settimana dopo, il 18 marzo 1984, i gialloblu riescono a fermare il volo della Juve regalando ai tifosi la 9^ vittoria casalinga. Eppure la partita comincia malissimo: al 1’ minuto Platini segna per i bianconeri, che chiuderanno in vantaggio il primo tempo nonostante un Verona arrembante e determinato. Nella ripresa, prima Iorio, su rigore, poi Galderisi (splendida azione personale in area) ribalteranno il risultato castigando per l’ennesima volta la vecchia signora e riaprendo di fatto il campionato: la Roma infatti si porta a due punti dalla capolista. Il Verona rimane però al 5° posto ed è atteso da due partite difficilissime in Campania: prima al San Paolo contro il Napoli e poi ad Avellino. Saranno due sconfitte, entrambe per 1-0, a confermare l’andamento ormai completamente negativo del Verona da trasferta. L’Hellas rimane però al 5° posto, grazie ai risultati negativi delle altre concorrenti alla zona UEFA. A questo punto mancano ancora 5 partite alla fine del campionato e i gialloblu ne giocheranno 3 in casa: se la legge del Bentegodi continua ad essere applicata potrebbero essere decisive. Alla 26^ giornata arriva la Sampdoria, un osso veramente duro per il Verona che, solo a 5 minuti dalla fine, grazie all’unico gol in campionato di Joe Jordan, riesce a sbloccare il risultato e a guadagnare i 2 punti. Le prime posizioni si stanno ormai definendo: Juve a 38 punti, Roma a 35, Fiorentina a 33 e poi, a quota 30 Torino, Inter e Verona, a quota 29 l’Udinese. Nelle due partite casalinghe che ancora rimangono l’Hellas dovrà incontrare proprio Torino e Inter: si tratta, praticamente, di scontri diretti per l’Uefa che il Verona ha la possibilità di giocare tra le mura amiche. Ma qualcosa, purtroppo, non va come dovrebbe. Contro il Torino finisce 2-2: dopo un autorete di Fontolan nei primi minuti, il Verona pareggia con Fanna e va in vantaggio con Bruni sul finire del 1° tempo. All’inizio della ripresa il Torino pareggia definitivamente con Schachner. È un mezzo passo falso, ma la domenica successiva, dopo 4 sconfitte consecutive fuori casa, l’Hellas guadagna un punto prezioso sul campo del Genoa mentre Torino e Inter vengono sconfitte: a due giornate dalla fine l’Hellas è solo al 4° posto. L’ultima partita casalinga, contro l’Inter, è un vero e proprio spareggio per l’UEFA. Il Verona, ancora imbattuto in casa, si lancia all’abbordaggio ma non riesce a sfondare la difesa nerazzurra. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 risultato che non cambia fino alla metà della ripresa quando, in soli 5 minuti, l’Inter passa in vantaggio con Muller, raddoppia con Pasinato e subisce il gol di Fanna: c’è ancora un quarto d’ora da giocare ma il Verona non riesce a pareggiare, anzi, è l’Inter a sbagliare il rigore del 3-1. Intanto, con il pari interno contro l’Avellino, la Juventus conquista il 21° scudetto. L’Hellas chiude il campionato a Roma e rischia il colpaccio andando in vantaggio per ben due volte contro i giallorossi, ma poi finirà 3-2 per la squadra di casa. Il Verona si ferma a quota 32 punti, 6° posto a pari punti con Milan e Sampdoria. Si tratta sicuramente di un buon risultato, ma considerando che mai, dall’inizio del campionato, il Verona era sceso al di sotto del 5° posto, c’è il rammarico di non aver saputo capitalizzare al meglio le partite interne contro Inter e Torino, anche se il vero problema del Verona 1983-’84 è stata l’incapacità di fare punti anche fuori casa. In uno sguardo d’insieme si evidenzia anche un calo di risultati nel girone di ritorno, proprio come nel campionato precedente. Comunque, l’Europa non è ancora perduta: esattamente come un anno prima il Verona si trova ancora in lizza per la Coppa Italia ed esattamente come un anno prima, le emozioni per i tifosi gialloblu non sono ancora finite.