CAMPIONATO DI CALCIO 1983-1984

PREMESSA

Se il campionato 1982-'83 era stato per tanti motivi (apertura a due stranieri per squadra, affermazione del gioco a zona della Roma, ritrovata centralità del calcio italiano a livello mondiale etc.) un torneo di svolta, quello seguente sembra, fin dalle prime battute, esserne il proseguimento. La "legione straniera" viene infatti incrementata in quantità e in qualità (basta ricordare gli ingaggi di Zico da parte dell'Udinese e di Cerezo da parte della Roma) e la lotta al vertice tra Roma e Juventus finisce con l'essere il leit-motiv di tutta la stagione. Alle spalle della coppia di testa si piazza la Fiorentina; più indietro ancora la solita, indecifrabile, Inter che, dopo un avvio disastroso, agguanta la zona UEFA nelle ultime giornate. Il centro-classifica vede, nel giro di pochi punti, Torino, Sampdoria, Milan, Verona e Udinese (quest'ultima nonostante l'acquisto di Zico non riesce a migliorare il 6° posto del campionato precedente). Si salvano agevolmente Ascoli, Avellino e Napoli, mentre la Lazio dovrà lottare fino all'ultima giornata per rimanere in serie A, a spese del Genoa, del Pisa e della cenerentola Catania che, nel corso della stagione, collezionerà parecchi record negativi. Alla fine risulterà un bel torneo, con gli stranieri sugli scudi (in particolare Platini, per la seconda volta capocannoniere) e con un sensibile incremento dei gol rispetto ai tornei precedenti (i 33 gol della prima giornata fecero davvero scalpore). La Juventus oltre allo scudetto vince anche la Coppa della Coppe, mentre la Roma, come i bianconeri un anno prima, perde la finale di Coppa dei Campioni (contro il Liverpool all'Olimpico!) e conquista la Coppa Italia a spese del Verona.