CAMPIONATO DI CALCIO 1982-1983 DALLA 21^ ALLA 30^ GIORNATA Dopo il tonfo di Avellino il Verona si riprende battendo il Pisa al Bentegodi alla 21^ giornata, segnano i soliti Penzo e Fanna. La Roma pareggia con il Cesena e le inseguitrici le rosicchiano un punto. In particolare la Juventus, con un rotondo 4-0 sull'Udinese, sembra aver innestato la marcia giusta per tentare una volata finale di avvicinamento. Alla 22^ giornata il Verona lascia la seconda piazza proprio ai bianconeri: la squadra di Bagnoli viene sconfitta a Catanzaro, da una squadra già virtualmente retrocessa, mettendo a nudo ancora una volta i limiti già riscontrati contro le "piccole" e, forse, anche un certo appagamento, tant'è che la truppa gialloblù non corre più come qualche mese prima. Il pareggio interno con l'Udinese, alla 23^ giornata, ridà fiato all'Hellas che però vede il secondo posto sempre più lontano. Contro l'Ascoli al Bentegodi, alla 24^ giornata i gialloblù colgono una vittoria di misura (2-1) sofferta ma fondamentale per rimanere in zona UEFA. Siamo nel momento peggiore del campionato: alla 25^ giornata il Verona perde a Cagliari e si fa raggiungere al terzo posto dall'Inter, mentre alla 26^ giornata arriva anche la sconfitta interna contro la Fiorentina che fa scivolare i gialloblù al 4° posto. La favola sembra conclusa. I risultati sembrano confermare i pronostici di chi parlava di un Verona a termine. Difficile sperare di reinserirsi nelle prime 3 posizioni che, come da pronostico, sono occupate da Roma, Juventus e Inter; non resta che cercare di tenere la quarta piazza che potrebbe comunque essere un lasciapassare per l'Europa, nel caso si verificassero tutta una serie di risultati (esiti della Coppa Campioni e della Coppa Italia). Quando ormai il finale di campionato sembrava destinato a trascinare l'Hellas nella bolgia di mezza classifica, i gialloblù rialzano la testa: alla 27^ giornata il Verona sfiora il colpaccio a Torino contro i granata. Secondo un copione già abbondantemente noto, l'Hellas, in vantaggio con Volpati nel primo tempo, si fa raggiungere nella ripresa. L'Hellas viene appaiato al 4° posto dalla Fiorentina. Alla 28^ giornata, il Verona coglie a Cesena la 5° vittoria in trasferta, l'11^ totale e l'ultima del campionato, Fanna e Penzo condannano i bianconeri alla serie B e, grazie anche alla sconfitta della Fiorentina a Napoli, fanno mettere un piede in Europa all'Hellas. L'ultima partita al Bentegodi, alla 29^ giornata, contro un Napoli che cerca il punto della salvezza matematica, è l'occasione per festeggiare la squadra, protagonista, comunque vada a finire, di una stagione eccezionale. Oltre alle solite coreografie e ai cori della curva, tutto il Bentegodi abbraccia i gialloblù con un lungo e profondo applauso, un applauso in parte destinato al solo Dirceu, alla sua ultima apparizione in campionato nello stadio veronese: in settimana è già stato ufficializzato il suo passaggio proprio al Napoli. Qualcuno in curva dice che è meglio così, che Dirceu se ne vada, perché si rischia "de volerghe ben come a Zigoni". L'incontro si chiude sullo 0-0 e il Verona mantiene il 4° posto, ma la Fiorentina segue ad un solo punto. Nel frattempo la Roma pareggia a Marassi contro il Genoa e conquista il 2° scudetto della sua storia. Il campo principale dell'ultima giornata è quello di Ascoli, dove la squadra di casa si gioca lo spareggio salvezza contro il Cagliari: chi perde seguirà Catanzaro e Cesena in serie B. Ma è importante anche vedere chi si aggiudicherà quel 4° posto che, come già illustrato più sopra, potrebbe essere un lasciapassare per l'Europa. 30^ giornata: il Verona chiude il campionato a Marassi contro la Sampdoria. I gialloblù vanno sotto di 2 gol, ma una doppietta di Penzo al '60 e all'86 su rigore fa guadagnare all'Hellas il punto che consente di finire il campionato a quota 35, in solitaria al 4° posto, la Fiorentina infatti impatta con il Pisa. Il Cagliari, sconfitto per 2-0, retrocede in B. Per andare in Europa il Verona deve sperare che la Juventus il 25 maggio, ad Atene, vinca la Coppa Campioni, oppure che la stessa Juventus o l'Inter (classificato al 3° posto in campionato) vincano la Coppa Italia. Oppure, più semplicemente, che sia proprio l'Hellas ad aggiudicarsi la Coppa Italia entrando di diritto in Coppa della Coppe. In ogni caso il Verona conclude un campionato straordinario. I tifosi però, adesso, sono più preoccupati di avere certezze per il futuro che non di festeggiare. Nel passato recente altre provinciali sono arrivate in UEFA (Vicenza, Perugia, Cesena), ma sono stati fuochi di paglia. La paura è che il Verona segua lo stesso destino: Dirceu è già del Napoli, bomber Penzo è in procinto di andare alla Juve, Fanna è corteggiato da più squadre e lo stesso Bagnoli è diventato in pochi mesi l'allenatore italiano più ricercato. Toccare il cielo è difficile, ma è ancora più dura rimanere in quota, soprattutto se ti chiami Hellas Verona. Con il senno di poi sappiamo che non andò così, anzi, per quasi un decennio l'Hellas rimase nel novero della grandi, conquistando addirittura uno scudetto storico, ma nella primavera dell'83 il timore che l'exploit gialloblù potesse rimanere un episodio è reale, tangibile. Tornando al calcio giocato, bisogna dire che il Verona delle ultime giornate di campionato non è più il perfetto meccanismo che aveva stupito l'Italia qualche mese prima, ma è comunque una squadra forte tecnicamente e, soprattutto, consapevole delle sue capacità, questa consapevolezza ha permesso ai gialloblù di rialzarsi dopo il momentaccio seguito dalle sconfitte contro Avellino, Catanzaro, Cagliari e Fiorentina, dimostrando grinta e determinazione. La stagione non è ancora finita e già il mercoledì successivo al pareggio di Genova si giocano i quarti di Coppa Italia. Il Verona stupirà di nuovo tutti: arriverà in finale dando spettacolo e regalando ancora emozioni ai suoi tifosi. Ma questa è già un'altra storia. |
Sotto una splendida foto del tifo gialloblù con una bandiera brasiliana in onore di Dirceu. |