IL COMMENTO FINALE AL CAMPIONATO 1982-’83 DELL’ALMANACCO ILLUSTRATO DEL CALCIO 1984 Dopo 41 anni la Roma torna ai vertici del calcio nazionale conquistando il secondo scudetto della sua storia ed il diritto a partecipare, per la prima volta, alla Coppa dei Campioni. La squadra giallorossa, magistralmente guidata da Liedholm, ha praticamente dominato per tutto il torneo, controllando le velleità del Verona nella prima metà e resistendo poi al tentativo di rimonta della Juventus nella seconda parte. E' stata sicuramente una vittoria meritata quella della formazione capitolina che, oltre a dimostrarsi superiore alle altre contendenti, ha praticato anche un calcio di ottimo livello. Alle sue spalle la Juventus che, fino alle ultime battute, ha sperato di poter approfittare di un eventuale passo falso dei giallorossi e recuperare così lo svantaggio accumulato nella prima parte. Ancora una prova deludente e priva di acuti quella fornita dall'Inter, che non è mai riuscita a trovare il giusto passo per inserirsi nella lotta per la conquista del titolo. Ottimo il comportamento del Verona che, dopo un girone d'andata esaltante e terminato ad un solo punto dalla Roma, è calato vistosamente nel ritorno, riuscendo tuttavia ad ottenere la quarta posizione che gli permette di prendere parte alla Coppa U.E.F.A. Nelle posizioni di centroclassifica, oltre ad una deludente Fiorentina, troviamo Udinese, Sampdoria e Torino, che hanno saputo vivacizzare il torneo con sorprendenti risultati. Una prestazione identica quella offerta da Avellino e Napoli che, dopo un avvio alquanto incerto (da notare che la squadra partenopea ha occupato anche l'ultima posizione), hanno poi saputo recuperare. Subito dietro a pari merito Pisa, Genoa ed Ascoli, che hanno raggiunto la salvezza solo allo scadere dell'ultimo minuto a danno del Cagliari. Retrocedono dunque Cagliari, Cesena (entrambe autrici di un soddisfacente girone d'andata seguito da un disastroso girone di ritorno) e Catanzaro, già da tempo condannato. Novità di questo torneo è stata la possibilità per le formazioni della massima divisione di utilizzare un secondo giocatore straniero. |